LA
STORIA
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Festa
di Liberazione di Milano
2005
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IL TESTO DELLA NOSTRA PETIZIONE
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Alla Direzione della Festa di Liberazione 2005 di Milano
Firmo per chiedervi di diffondere, nell'ambito della Festa di Liberazione,
un'alimentazione Equa e Sostenibile, chiedo che in ogni
spazio di ristorazione della Festa sia presente un menù vegetariano (un
primo e un secondo) variabile con la stessa frequenza dei normali menù.
Chiedo anche che la disponibilità del menù vegetariano sia chiaramente
indicata all'esterno dello spazio di ristorazione che lo propone e
nell'elenco dei piatti disponibili.
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L'IMPEGNO
DI RIFONDAZIONE COMUNISTA DI MILANO
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PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Federazione Provinciale di Milano
Alla Associazione Progetto Gaia
Il Partito della Rifondazione Comunista ha da sempre nelle sue coordinate politiche una visione del mondo che si collochi in uno sviluppo equo e
sostenibile, che recuperi le risorse e non le distrugga.
Partendo da questi presupposti, avviene spesso che si ragioni sui grandi interventi da fare, sulle politiche nazionali ed internazionali e si finisca
per non cogliere le possibilità di intervento più immediate, magari di proporzioni più ridotte, che però colgono il problema, avviano un percorso,
iniziano a modificare i comportamenti, anche personali, nel senso della visione più ampia teorizzata.
Per questo motivo abbiamo accolto positivamente la sollecitazione che proviene dalla raccolta firme organizzata da Progetto Gaia all'interno della
11^ Festa di Liberazione di Milano, volta a richiedere una alimentazione equa e sostenibile anche all'interno della
Festa con menù vegetariani adeguatamente pubblicizzati.
Essendo l'attuale Festa ormai già organizzata ed avviata, abbiamo ritenuto di accogliere l'invito, iniziando a proporre nell'ultima settimana al
Ristorante Self-service, un menù giornaliero vegetariano equo e sostenibile, nell'intento di ragionarci meglio per la prossima Festa con menù di
questo tipo presenti nel maggior numero possibile di ristori al fianco di quelli tradizionalmente allestiti nelle nostre Feste.
Saluti equi e sostenibili.
Milano, 12/07/05
Carlo Rutigliano
Responsabile della 11^ Festa di Liberazione
(firma)
(I neretti sono nostri)
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NOSTRA
RISPOSTA A RIFONDAZIONE
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Siamo coscienti delle difficoltà nel modificare, in corso d'opera, il
funzionamento di una grossa struttura come la Festa di Milano, proprio per
questo apprezziamo l'impegno promesso per l'anno prossimo e
sopratutto lo sforzo di inserire il menù equo e sostenibile già da
quest'anno, nell'ultima settimana, in almeno uno dei ristoranti.
A Rifondazione Comunista in generale e in particolare ai responsabili della Festa
di Milano, vanno i nostri complimenti per aver giustamente
interpretato la nostra Petizione soltanto come l'apertura di un canale di
confronto e comunicazione tra Movimenti e Forze politiche istituzionali.
La risposta rapida e positiva dimostra una disponibilità politica al
cambiamento che ognuno di noi dovrebbe saper praticare prima di
tutto su se stesso.
Per questo motivo ora, invitiamo tutti a partecipare,
individualmente, alla Campagna "Io faccio la mia parte",
un giorno alla settimana per un consumo equo e sostenibile... si può fare! www.iofacciolamiaparte.org
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ARTICOLO
DI LIBERO DEL 12 LUGLIO 2005
Si confondono
più Associazioni, si confonde il Responsabile della Festa con il
Segretario Provinciale di Rifondazione, si mischiano a casaccio alghe,
salamelle e mezzi pubblici, si dicono una serie di sciocchezze tentando di
ridicolizzare problemi e impegni estremamente seri ed attuali...
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Crolla un mito. La tradizionale manifestazione rossa e patria
della porchetta diventa verde, promuove il consumo di alghe come alternativa
alla carne e i mezzi pubblici per non inquinare
Bandita la salamella dalla festa di Liberazione
DA OGGI, PRIVILEGIATI I MENÙ VEGETARIANI ALLA TRADIZIONALE MANIFESTAZIONE
DI RIFONDAZIONE: COSÌ SI RESTA IN LINEA E NON SI SACRIFICANO ANIMALI. I
DIRIGENTI DI PARTITO: DOBBIAMO ADEGUARCI AI TEMPI
Milano: Di due cose si poteva essere certi quando si andava alle feste di
Liberazione: delle salamelle e dell'immancabile (quanto disertato) "dibattito". Invece no: anche dalle feste della sinistra milanese si può
intuire quanto sia profonda la crisi d'ideali del popolo rosso.
Basta notare che dai tavoli dell'edizione in corso della festa è sparita la carne.
No alla tradizionale porchetta, al panino con la salamella, alle costine
innaffiate da fiumi di lambrusco. No al motivo per cui migliaia di persone visitano
ogni anno la manifestazione, a prescindere da spinte idealiste di partito.
Sì, però, alla verdura fresca e alla buona frutta. È la nuova legge
delle feste di Liberazione, o, meglio, di Liberazione dalle proteine
animali
Certo, i comunisti hanno sempre appoggiato la buona causa dell'equosolidale, del più che giustificato rispetto per il pianeta terra e
degli esseri viventi, ma ora si parla di tradire le proprie origini, fatte
di tavolate di carnivori.
Ora i compagni rischiano di ridursi a magri figurini verdognoli, dediti solo al culto zen dei vegetali. Una scelta hi-tech
che sembra non piacere ai nostalgici della brace-uguale-per-tutti.
Questa l'idea lanciata dalla campagna "Io faccio la mia parte!"
dell'Associazione Progetto Gaia presentata all'interno della Festa di Liberazione, iniziata
il 23 giugno e aperta fino al 18 luglio.
Il fine della campagna è di ottenere una partecipazione attiva del popolo, per risolvere i problemi
generali legati alla globalizzazione.
In realtà gli obiettivi sono molteplici: dal diventare vegetariani, al combattere la fame, al salvare il mondo
intero dalla guerra. Un minestrone programmatico che vorrebbe nascondere il
dramma di chi la salamella per quest'anno se la deve scordare.
Ma andiamo con ordine. Ecco come si partecipa alla campagna. Ognuno deve scegliersi
un giorno della settimana per praticare un consumo equo e sostenibile, cioè «scegliere alimenti la cui produzione non distrugga il Pianeta», come
si legge nel comunicato ufficiale.
Bisogna eliminare per un solo giorno cibi di derivazione animale. Questa è, secondo l'Associazione, solo la
condizione base per aderire alla proposta. Chi vorrà potrà impegnarsi a consumare
in maniera politicamente intelligente anche in altri settori: muoversi solo
con trasporti pubblici o non comprare nei grandi magazzini.
L'assunto di base rimane comunque uno: la vita di chiunque deve diventare un atto
politico, così come è ribadito in mille salse all'interno del sito
dell'Associazione.
Inoltre il progetto prevede la firma di una lettera da inviare alle varie
istituzioni, ai partiti e alla stampa per sensibilizzare il mondo allo
stile di vita vegetariano.
Il tentativo è quello di trasformare anche la Festa di Liberazione in un ritrovo vegan, o almeno questa è la richiesta di Gaia
agli organizzatori, in quella che è ancora (per fortuna) un'iniziativa pilota
al vaglio dei "salamella-aficionados".
Il segretario della Federazione milanese di Rifondazione Comunista Carlo Rutigliano, conferma la «grande
disponibilità del partito a questo genere di proposte».
Poi però mette le mani avanti: «Per l'anno prossimo si vedrà» . E la porchetta? «La
manterremo», dice Rutigliano, «ma non possiamo rimanere indietro:
dobbiamo stare al passo con i tempi».
L'Associazione animalista Gaia ha altre idee del genere: nei periodi "critici" (per gli animali)
come Natale, Capodanno, Pasqua e nel periodo estivo, attiva il "Numero
frescura" (02/ 86463111), che propone la dieta vegetariana per combattere l'afa e
il caldo e per tentare di porre fine alle «stragi» di maialini e galline
innocenti. Base importante della dieta sono le alghe, valida e saporita
alternativa alla sanguinolenta bistecca di maiale. Hasta l'insalata siempre.
Ilaria Morani
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Festa
di Liberazione di Milano
2006
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RIFONDAZIONE COMUNISTA DI MILANO
CONFERMA IL SUO IMPEGNO
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Milano, 23/05/2006
All' Associazione Progetto Gaia
Anche quest’anno dalla fine di giugno a metà luglio si svolgerà la festa provinciale di Rifondazione Comunista, nell’area del Mazda Palace (MM Lampugnano).
Lo scorso anno, a seguito di vostre sollecitazioni, abbiamo apportato in corso d’opera delle modifiche ai menù dei principali ristoranti in direzione di una maggiore attenzione alla cucina vegetariana.
Quest’anno, nei tre ristoranti gestiti da noi direttamente (ristorante regionale, Porto di Mare e Self Service) abbiamo approntato menù al cui interno sono previste, sia per i primi che per i secondi piatti, alternative per coloro che praticano un’alimentazione priva di carne.
Questa scelta non risponde ad esigenze commerciali ma a una attenzione che, anche nel nostro partito, vogliamo riservare a stili di vita più consapevoli ed ecosostenibili.
Ringraziandovi per i preziosi consigli e augurandoci una sempre più fruttuosa collaborazione,
vi aspettiamo alla nostra festa.
Sempre aperti a eventuali critiche costruttive
Cordiali saluti
Rifondazione Comunista
Federazione di Milano
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NOSTRA
RISPOSTA A RIFONDAZIONE
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A Rifondazione Comunista
Federazione di Milano
Cari amici di Rifondazione è stato un piacere ricevere la vostra lettera,
non ci capita molto spesso di rivolgerci a Forze politiche istituzionali e
di essere ascoltati, ancora meno ci capita (ma forse non solo a noi!) di
ricevere risposte positive e di vedere possibilità concrete di
collaborazione tra Partiti e Organizzazioni di base.
Il menù vegetariano non è più soltanto una moda o una scelta esclusivamente animalista,
"stili di vita più consapevoli ed ecosostenibili" sono una necessità strategica verso la soluzione di problemi di importanza fondamentale per noi umani.
Significa cominciare a risolvere i problemi della deforestazione, della
desertificazione, dello spreco di acqua, di energia, del furto delle terre
utili all'alimentazione delle popolazioni locali in sofferenza alimentare.
Significa una distribuzione più equa delle risorse che il Sistema Terra
è in grado di fornirci... e non è forse questa l'unica soluzione per
avviare una politica di pace?!
I singoli cittadini non possono influenzare la Politica direttamente, non
possono modificare le politiche degli Stati, però, decidendo i propri
consumi, possono diventare attori dei percorsi economici alternativi a
quelli dello sfruttamento dei popoli e dell'esaurimento delle risorse del Pianeta.
E' dunque compito, a nostro avviso, dei Partiti più responsabili
promuovere, facilitare e magari organizzare stili di vita che conducano a
cambiamenti strategici nelle nostre società. Noi crediamo che senza un
coinvolgimento diretto dei cittadini, in questa epoca storica, non sia
possibile cambiare.
Sarà una bellissima Festa di Liberazione!
Cari saluti e buon lavoro!
Associazione Progetto Gaia
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PICCOLA
MOSTRA SUL CONSUMO EQUO E SOSTENIBILE:
perchè ridurre il consumo di carne è una scelta strategica obbligata
(pdf) |