RICEVIAMO DALLA
MAILING LIST DI PROGETTO GAIA
Cara amici,
come tutti leggiamo i "fatti", vediamo le interviste in tv, l"argomento
ormai e" sempre lo stesso: MUCCA PAZZA.
Oggi mi sento di aggiungere qualche riflessione personale e qualche interrogativo che non
mi da" pace: 180-190 capi di bovini saranno "distrutti" o
"abbattuti" o "inceneriti". Tre orrendi verbi per avvertire la
"gente per bene" che può stare tranquilla, farsi la "fettina". Ieri
sera al tg il termine era "distruggere", oggi sui quotidiani è
"abbattere", poco fa alla radio, invece, "incenerire".
Ma di cosa parlano? Di pacchetti all'uranio? Di vecchi oggetti di plastica? Di lavatrici?
Di COSE? NO, parlano di mucche, vitelli, buoi.
E COME verranno "abbattuti" questi animali innocenti che hanno solo avuto lo
svantaggio di essere prede del'umano sperimentare, mangiando loro malgrado, mangimi NON
adatti a loro? CHI penserà a COME avverrà questo sterminio di massa? QUALE agonia li
aspetta? E se finissero nel'inceneritore da vivi?
Sto male, amici miei.
Riporto l'inizio della seconda pagina di Repubblica: Roma. Sarà incenerita assieme a
tutta la sua progenie, alle compagne che hanno mangiato nello stesso piatto e a quelle che
hanno condiviso i colpi fatali nell'ultima ora di vita. E' una sentenza biblica quella con
la quale il Ministo della Sanità Veronesi ha chiuso il processo alla mucca 103. Non si
faranno prigionieri: il fuoco purificatore arginerà il contagio restituendo fiducia nel
mercato.
Biblica o meno è una SENTENZA di morte. SENZA PIETA' per i giusti: sempre e solo gli
animali. A milioni moriranno. Uno sull'altro. Si vedranno morire tra loro. Nessuno avrà
pietà per dar loro una "buona morte", a loro GLI INCOLPEVOLI, mentre i
colpevoli, quelli dei mangimi infetti per intenderci, staranno a guardare.
E i consumatori saranno più tranquilli...
E gli allevatori che adesso protestano sotto la neve, prima o poi saranno
"risarciti" o cambieranno lavoro. Per loro è certo una "perdita"...
di soldi comunque.
Non sto parlando come vegetariana (anzi, potrei infiaschiarmene, io mangio qualcos'altro,
quindi...), parlo come animalisita. Come coloro che amando gli animali, soffre nel sapere,
sempre-sempre-sempre, in che misura l'UOMO è indifferente alla vita degli altri, TUTTI
gli altri.
Penso a quelle mucche. Ci penso con dolore. Vorrei andare in quell'allevamento per portar
loro un po' di conforto: mucche come "morituri" e io in veste di non so quale
"pastore dell'ultima ora". Non sono degna nemmeno di questo. Faccio parte
dell'umanità e come tale, mi sento anch'io COLPEVOLE.
Simonetta
|