IL “MUSCOLO DI GRANO,,

Prof. Luciano Pecchiai

Primario patologo emerito Dell’Ospedale dei bambini Vittore Buzzi di Milano
Direttore del Centro di eubiotica umana

E’ ben noto che le abitudini alimentari del nostro tempo sono caratterizzate da un eccessivo consumo di alcuni nutrienti e tra questi in particolare le proteine.

Per molti, il fabbisogno 1 gr. pro kilo è infatti ampiamente superato, tanto più quanto alla base dell’alimentazione stanno i prodotti animali, cioè la carne e i formaggi, alimenti ad alto contenuto proteico, ai quali vanno inevitabilmente aggiunte nel pasto le proteine dei vegetali.

Va ricordato, che privilegiando il consumo dei prodotti animali si aggiunge al danno metabolico dell’eccessivo consumo di proteine, cioè la produzione di scorie cataboliche (acido urico, urea, acido solforico ecc..), il danno provocato dagli acidi grassi saturi, che costituiscono la componente lipidica della carne e dei formaggi. Le conseguenze negative per la salute sono ben note: incremento di alcuni tumori e arteriosclerosi fino all’infarto.

E’ per questo che, sia a livello preventivo, che ancor più nel caso di queste patologie, viene suggerito di ridurre il consumo dei prodotti animali, privilegiando quelli di origine vegetale, cereali e legumi (i cui grassi sono insaturi), o alcune loro frazioni estrattive (glutine di frumento o seitan, proteine della soia e formaggio di soia). In questo modo viene, di fatto, suggerita una alimentazione vegetariana più o meno stretta. Per molti è però difficile tradurre in pratica questi suggerimenti, che spesso stravolgono radicate abitudini alimentari e cioè una drastica riduzione della carne ed un elevato consumo di cereali e legumi, che possono provocare, in qualche caso, disturbi digestivi, rappresentare un rischio di aumento di peso e un danno metabolico per chi ha una tendenza al diabete.

Per risolvere questo problema, innanzitutto da un punto di vista psicologico, la tecnologia ha elaborato la cosiddetta carne artificiale, cioè la carne di soia, costituita dalle proteine estrattive della soia, trafilata, ristrutturata e aromatizzata al gusto di carne.

Pur riconoscendo una validità curativa di queste proteine della soia, nel senso di ridurre alcuni valori ematochimici alterati (lipidi totali, colesterolo, trigliceridi, ecc.), non bisogna dimenticare che si tratta di proteine estratte chimicamente dai pannelli di soia, cioè la farina di soia desolata, che ha subito un’estrazione chimica della componente lipidica (olio di soia) con l’esano, derivato della benzina. E’ quindi evidente che un consumo sistematico di questa proteina di soia deve essere sconsigliato.

Il Sig. Marascio, ha praticamente risolto un problema che per molti aspetti poteva sembrare insolubile, realizzando:

  1. Prodotti che, pur avendo una stessa composizione di base, hanno apparenza organolettica e gusto riavvicinabile sia alla carne che alla pasta alimentare, come tagliatelle e ravioli. Il gusto è ottenuto da erbe aromatiche e non con aromi artificiali.

  2. Alimenti, la cui proteina, di esclusiva origine vegetale, è la risultante di una trasformazione biologica del frumento e in piccole quantità della soia, ottenuta in modo assolutamente naturale, che esclude qualsiasi trattamento chimico.

  3. Questa proteina è, senza ombra di dubbio, una nuova proteina esclusiva, assolutamente diversa sia da quella del frumento, che della soia, oltre che, ovviamente, diversa da quella dei prodotti animali, come carne e formaggi.

  4. Alimenti a basso contenuto lipidico, intorno all’1,5%, con colesterolo praticamente assente.

Il consumo del muscolo di grano, che chiaramente entra nell’ottica di un’alimentazione vegetariana, dovrebbe essere validamente suggerito:

  1. a chi deve evitare l’assunzione di alimenti a base di carboidrati assimilabili, per evitare l’aumento della glicemia (diabetici);

  2. a chi deve evitare l’assunzione di alimenti ad elevato contenuto in grassi, tanto più quelli di origine animale, a base prevalentemente di acidi grassi saturi e con tasso elevato di colesterolo (arteriosclerosi, infarto);

  3. a chi deve sottoporsi a diete a basso contenuto in carboidrati e grassi, per ridurre lo stato di soprappeso;

Concludendo si può affermare che i prodotti Muscolo di grano occupano un posto privilegiato in un programma alimentare a salvaguardia della salute, aggiungendo anche qualche cosa di più a quanto già può offrire la classica alimentazione vegetariana.

Da rilevare infine che tutti i prodotti Muscolo di grano provengono da una tecnologia agronomica naturale, che non impiega concimi chimici, pesticidi (anticrittogamici e antiparassitari) e diserbanti.

Pertanto questi alimenti naturali e integri, garantiti da marchio "prodotto biologico" certificato dall’Associazione AIAB, rappresentano un fattore di salvaguardia della salute, anche per il loro equilibrio biologico-nutrizionale, l’assenza di sostanze inquinanti e l’elevato contenuto in fattori probiotici.

Prof. Luciano Pecchiai
Primario patologo emerito
Dell’Ospedale dei bambini Vittore Buzzi di Milano
Direttore del Centro di eubiotica umana