La sperimentazione animale e' una frode scientifica perche':
Ogni specie animale e' un'entità diversa, sia in
termini di biomeccanica che di biochimica. Le specie animali non sono differenti
solo dagli esseri umani, ma anche tra loro: nella loro anatomia, fisiologia, immunologia,
genetica ed istologia (e perfino nella struttura cellulare di base). Il cane e' diverso
dal gatto, che e' diverso dal ratto, che e' diverso dal topo; e ognuno e' diverso
dall'uomo. Ogni specie animale reagisce alle sostanze chimiche in maniera diversa:
l'aspirina uccide i gatti e la penicillina uccide le cavie, che pero' possono
tranquillamente mangiare la stricnina, uno dei veleni piu' letali per l'uomo, cosi' come
le pecore l'arsenico, e la lista potrebbe continuare all'infinito. Di conseguenza,
sostanze molto utili per l'uomo sono state messe da parte, per anni, in quanto dannose
agli animali, e moltissimi farmaci, considerati "sicuri" sulla base di
esperimenti condotti sugli animali, sono stati poi ritirati dal commercio per avere
causato nell'uomo gravi danni alla salute. In Italia, negli ultimi anni, sono stati
ritirati migliaia di prodotti farmaceutici.
Le malattie dell'uomo non possono essere riprodotte negli animali - in
realta' neanche nell'uomo - perche' la malattia riprodotta e' artificiale e diversa da
quella che il corpo produce spontaneamente. Un esempio: se tu non hai l'epilessia, nessuno
te la puo' far venire, e ancora meno la si puo' procurare ad un animale. In alcuni casi si
possono ricreare dei sintomi della malattia, come le convulsioni, ma mai la malattia vera
e propria. Fanno eccezione le malattie infettive, ma gli animali non contraggono quelle
umane (infatti non e' mai stato possibile, nei laboratori, contagiare di AIDS umano un
solo animale). Tra le mille differenze che ci dividono dagli animali, vi sono anche quelle
dei sistemi immunitari: i ratti vivono nelle fogne, i cani bevono l'acqua delle
pozzanghere ed i gatti si leccano via la sporcizia dal corpo, senza aminalarsi!
Chi sperimenta sugli animali dice che sono abbastanza "simili" all'uomo.
Ma in ternúni di vera scienza, il concetto di "simile" e' del tutto privo di
valore. Se qualcuno ti dicesse che nella stanza accanto non c'e' ossigeno, ma un gas molto
"simile" all'ossigeno, ci entreresti? Se ti servisse una trasfusione di sangue,
e qualcuno ti dicesse che c'e' una sostanza molto "simile" al sangue umano (come
il sangue di scimpanze'), lo accetteresti? Se ti dicessi che i miei numeri del lotto sono
molto "simili" ai numeri vincenti, ti congratuleresti con me?
Ti chiederai per quale ragione, allora, le sostanze destinate all'uomo vengono
ancora sperimentate sugli animali. Lo si fa per favorire le carriere
scientifiche, basate sul numero di "pubblicazioni" prodotte, e soprattutto le
industrie. La sperimentazione animale fornisce ai produttori, oltre ad una eventuale
tutela giuridica, la possibilita' di selezionare la risposta, variando la specie animale o
le condizioni dell'esperimento. Cio' consente, in un'ottica di profitto che non ha certo
come fine la nostra salute, la commercializzazione di migliaia di farmaci, spesso inutili
e talvolta dannosi.
L'attuale ricorso alle manipolazioni genetiche, per superare le
differenze tra uomo e animale con la creazione di animali transgenici nei quali sono stati
immessi geni umani, mostra ancora una volta l'irresponsabilita' dell'ambiente scientifico
che non vuole valutare le gravi conseguenze, pur spesso denunciate, di tali azioni; e
mostra anche la sua ostinazione nel perseverare in una strada errata. Infatti con il
tentativo di "umanizzare" l'animale da laboratorio (che restera' differente
dall'uomo in tutte le sue altre caratteristiche) si ammette apertamente il fallimento
della ricerca fatta con gli animali.
Dopo piu' di cento anni di massiccia e costosissima ricerca basata sulla
sperimentazione animale, pur essendo cambiati sia le malattie che i loro decorsi,
il numero dei malati non si e' ridotto. Lungi dal trovare cure per i "mali del
secolo", stiamo perdendo terreno nella lotta contro il cancro, le malattie
cardiovascolari, il diabete, l'AIDS, la distrofia muscolare, la sclerosi multipla, la
sindrome di Alzheimer e le malformazioni, per citarne solo alcune. Ed inoltre le malattie
iatrogene (prodotte da farmaci), sono sempre più presenti. La spesa sanitaria dei Paesi
industrializzati sta diventando un onere insostenibile e tutte le nazioni sono costrette,
per questo, a ridurre l'assistenza sanitaria pubblica.
In tutto il mondo e' in rapida crescita il movimento di Medici e Scienziati che si
battono per l'abolizione della sperimentazione animale, metodo di ricerca che ha
sempre usurpato all'osservazione clinica il merito delle conquiste scientifiche del
passato, che ha ostacolato il progresso della medicina e che e' causa di una
sperimentazione incontrollata sull'uomo. Questo movimento, rappresentato in Italia dal
Comitato Scientifico Antivivisezionista, si batte per una medicina che abbia basi
scientifiche e che si serva della prevenzione, della ricerca clinica e soprattutto della
logica e del buonsenso.
La scelta non e' tra un bambino e un topo.
La scelta è tra vera scienza e falsa scienza.
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