Cosa
si fa
La Manifestazione consiste nella spedizione alle Istituzioni, ai Partiti, alla Stampa
dello stesso messaggio, negli stessi giorni, da parte di tutte le persone che ne
condividono il contenuto. Il messaggio è pronto,
basta fornire i propri dati e... cliccare!
Quando...
Dal 10 al 12 dicembre 2005. Il 10 dicembre cade di sabato, come
sappiamo sabato e domenica la rete non è molto frequentata, di
conseguenza prolunghiamo la manifestazione fino a lunedì 12 dicembre.
...e perché
Il 10 dicembre 1948 veniva promulgata la
Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani.
Vogliamo celebrare la Giornata Nazionale dei Diritti con la richiesta alle
Istituzioni di un maggiore impegno per gli obiettivi dichiarati nella
Campagna del Millennio anche dal nostro Paese.
COSA PUOI FARE TU PER LA MANIFESTAZIONE
TELEMATICA
1 - Racconta ai tuoi conoscenti della Manifestazione e invitali a partecipare;
2 - Informa dell'iniziativa le Organizzazioni di cui fai parte e proponi loro di aderire
ufficialmente;
3 - Nei giorni 10-11-12 dicembre 2005 rientra in questo sito e
spedisci la Lettera collettiva al Presidente della Repubblica.
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"NO EXCUSE 2015"
Dal sito ufficiale
della Campagna:
"Nel Settembre del 2000, durante il Millennium Summit, 189 Capi di Stato e di Governo si sono impegnati a lavorare insieme per costruire un mondo più sicuro, più prospero
ed equo per tutti entro il 2015.
In tale sede i leader dei paesi ricchi e poveri hanno adottato otto Obiettivi di Sviluppo del
Millennio, i quali richiedono l’attuazione di un modello di sviluppo che ponga le persone al centro delle politiche locali, nazionali e globali.
Questi Obiettivi hanno impegnato paesi ricchi e poveri a sradicare l’estrema povertà e la fame, eliminare le disuguaglianze di genere e il degrado ambientale ed assicurare accesso ad istruzione, sanità ed acqua potabile
entro il 2015."
(Il
sito ufficiale della Campagna Onu in italia)
(Il
sito della Coalizione Italiana contro la Povertà)
E' UTILE
LA CAMPAGNA "NO EXCUSE 2015"?
Certo! Dal nostro
punto di vista è utile tutto ciò che si muove nell'interesse
collettivo, il problema è che i Governi non danno molte garanzie
sulla sincerità dei propri impegni. E' dunque fondamentale l'intervento
diretto dei popoli e degli individui: se non si costruiscono dal
basso le condizioni politiche adatte agli interventi necessari, sarà
difficile realizzare gli obiettivi del Millennio!
ALLORA PERCHE'
POTREBBE NON SERVIRE A NIENTE?
Perché se anche
riuscissimo a costruire una pressione popolare sufficientemente forte da
imporre ai Governi gli sforzi necessari, non riusciremmo a risolvere
nessun problema se non individuando le scelte strategiche necessarie
ad un reale cambiamento.
Noi aderiamo alla Campagna suggerendo tre obiettivi che non nascono
dai desideri umani, ma derivano dalle reali condizioni
dell'attuale rapporto uomo-pianeta. Ostinarci a trascurare questo elemento
ci permetterà solo di organizzare dei bellissimi progetti... ma
non potremo mai realizzarli, anzi è ormai comune la consapevolezza
che le condizioni peggioreranno in maniera drammatica nei prossimi anni.
Tenendo conto dei dati disponibili sulla condizione del pianeta
occorre:
a) - Finanziare solo produzioni agricole rispettose dell'ambiente, biologiche e finalizzate
al nutrimento diretto delle popolazioni umane locali;
b)
- Drastica riduzione dell'uso di carne e derivati animali sia nei Paesi
in via di sviluppo che in quelli industrializzati;
c)
- Una politica demografica (e democratica!) di stabilizzazione delle popolazioni a più alto tasso di crescita.
a)
Finanziare solo produzioni per uso locale
Leggiamo da
un
articolo di Davide Ranzini: "Oggi più di un terzo della produzione alimentare mondiale è costituito da foraggio che serve a supportare la zootecnia industriale cioè gli allevamenti intensivi di animali da macello che forniscono carne
per l'uomo occidentale.
Più della metà delle superfici fertili del globo è destinata a coltivare cereali, semi oleosi ecc.
per nutrire animali allevati. La sola zootecnia europea importa almeno 50 milioni di tonnellate di derrate mangimistiche all'anno. Dal Sud America all'Africa, per il nostro benessere alimentare decine di milioni di ettari di terreno, (le chiamano le terre fantasma) sono destinate a produrre
cibo per le stalle intensive europee, privando in questo modo
le popolazioni autoctone di risorse fondamentali per la loro nutrizione."
b)
Riduzione
dell'uso di carne e derivati
"Chi mangia gli animali consuma le risorse della Terra quattro volte più
di chi non lo fa, ecco perché una moda alimentare si sta trasformando in un movimento mondiale dirompente."
E' questo il titolo di un articolo firmato da Daniela Condorelli su La Repubblica, è un'ottima
sintesi dei motivi per cui è inevitabile cambiare
alimentazione.
c)
Politica demografica
Il numero di umani sulla Terra è un
problema di importanza non più trascurabile. Noi per vivere
consumiamo il mondo, se anche riuscissimo a diminuire i nostri
consumi ad un livello di semplice sopravivenza, come faremo quando (con
l'attuale crescita) saremo il doppio o il triplo? Non è difficile
capire che è indispensabile risolvere tre problemi: 1) Cosa
consumare: principalmente la nostra dieta alimentare, 2) Dove
consumare: evitare i grandi
magazzini e l'economia di scala, 3) Stabilizzare il numero dei consumatori: nel 1900 eravamo 1 miliardo, ora siamo 6,5
miliardi, nel 2040 saremo 10 miliardi... come faremo a nutrire tutti e a
soddisfare le esigenze vitali di tutti? E' inutile affermare che "qualche
soluzione si troverà"... fino a quale numero potremo trovarla?!
La realtà è che siamo già fortemente in ritardo (vedi
queste pagine in pdf). Precisiamo che non stiamo parlando di contenimento
della popolazione con metodi violenti, è naturale che ci riferiamo
a politiche pacifiche e democratiche: informazione, educazione, diffusione
dei metodi contraccettivi, ecc.
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