OBIEZIONI
Esiste un problema demografico?
Progetto Gaia è un movimento religioso!
Non è vero che per produrre 1kg di carne sono necessari
50.000 litri di acqua!
L'animalismo e l'ambientalismo non sono ne di destra ne di
sinistra!
Anche l'energia è un obbiettivo strategico?
Esiste un problema demografico?
Abbiamo parlato di controllo demografico... e quasi siamo stati accusati di
nazismo!
Quando ancora la terra contava "solo" 4 miliardi di abitanti, si faceva un gran parlare di sovrappopolazione e si guardava con preoccupazione il momento in cui sulla terra ci sarebbero state 6 miliardi di persone.
Forse per il fatto che questo momento è arrivato e tutto sommato noi (noi italiani), non stiamo ancora "morendo di fame", il concetto di controllo demografico può suonare ad alcuni un pò sinistro.
Forse per il fatto che nuovi strumenti come l'impronta ecologica ci dicono che un americano consuma come 20 cinesi, ci stiamo illudendo che il problema "sovroppopolazione" sia ormai superato.
Ma i cinesi stanno coprendo ad ampie falcate il percorso che li porta ai nostri livelli di consumo... possiamo negare loro questo diritto?
E possiamo negare ai restani miliardi di abitanti un livello di vita, e quindi di consumi, equiparabile al nostro?
No, non possiamo! (o si?)
E allora la domanda è: può la terra, Gaia, soddisfare i consumi crescenti di 6, 8 o 10 miliardi di "nuovi americani", contando che già adesso stiamo consumando le risorse ad una velocità superiore alla loro rigenerazione?
Dobbiamo ridurre i consumi, si dirà... e ridistribuire le risorse!
Ma tutto questo sarà inutile se non ci preoccuperemo anche di (almeno) stabilizzare la popolazione mondiale.
Progetto Gaia, quando parla di questo problema, non pensa certo a esecuzioni di massa... caso mai pensa al preservativo... niente di inquietante, tranne forse per le gerarchie ecclesiastiche
E' inquietante piuttosto constatare che... c'è gente che si inquieta!
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Progetto Gaia è un movimento religioso
Progetto Gaia è un movimento religioso superstite della "new age" che divinizza la "madre terra" e che considera l'umanità un cancro.
Naturalmente, non c'è nulla di più lontano dalla verità di questa affermazione.
La teoria di Gaia non è più religiosa di quanto non lo sia la meccanica quantistica o la teoria del caos.
E' però una teoria scientifica che suggerisce una concezione del mondo che rompe con una tradizione meccanicista che ha ormai segnato il passo e che non descrive più correttamente la realtà osservabile.
Progetto Gaia si pone come obiettivo, da statuto, la diffusione di questa nuova concezione del mondo.
Progetto Gaia non considera affatto l'umanità come un cancro, così come non l'ha mai considerata un cancro James Lovelock, il "padre" della teoria.
Lo stesso Lovelock definisce demagoghi gli ambientalisti che usano la metafora del cancro.
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Non è vero che per produrre 1kg di carne sono necessari 50000 litri di acqua
Ci è stato contestato il dato che abbiamo citato riguardo la quantità di acqua necessaria per produrre un Kg di carne (50000 litri).
Secondo la University of California Cooperative Extension ("Water requirement for food production", Aldrige and Schlubach, 1978), per produrre 0,45 Kg di carne di manzo sono necessari
47.700 litri di acqua e per produrre la stessa quantità di carne di maiale sono necessari
14.910 litri di acqua.
Il dato che abbiamo fornito si riferisce al consumo tipico di carne in Italia.
Per convincersi di queste grandezze, bisogna considerare che una mucca beve più di 100 litri di acqua al giorno e mangia, sempre giornalmente,
parecchi kg di cereali.
Il consumo di acqua calcolato comprende, necessariamente, l'acqua utilizzata per la produzione dei mangimi, il cui rapporto si può considerare di 1/1000.
Bisogna ricordare inoltre, che a livello mondiale, il 70% dell'acqua consumata viene utilizzata dall'agricoltura e dall'allevamento, il 20% dall'industria e solo il 10% viene utilizzato per usi domestici.
Consigliamo, a riguardo, di visitare anche i seguenti siti aperti da Progetto Gaia:
http://www.alimentazionesostenibile.org
http://www.iofacciolamiaparte.org/
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L'animalismo e l'ambientalismo non sono
né di destra né di sinistra
Ci viene contestato che l'animalismo non è ne di sinistra ne di destra e gli animali non hanno bisogno della politica.
La stessa cosa, anche se le contestazioni sono minori, vale per l'ambientalismo.
Noi siamo convinti dell'esatto contrario!
Non risolveremo mai i problemi degli animali se non all'interno di un discorso politico generale che risolva anche i problemi dell'uomo.
Il destino dell'umanità e quello dell'intera biosfera (quindi quello degli animali) sono strettamente dipendenti.
Progetto Gaia è quindi un'associazione politica.
Ed è un'associazione dichiaratamente di sinistra... anche perché ci risulta
difficile pensare che la destra possa concentrarsi sugli interessi collettivi! Rorna
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Anche l'energia
è un obbiettivo strategico?
Naturalmente siamo daccordo: bisogna fare di tutto per cambiare regime energetico e per aumentare
drasticamente l'efficenza termodinamica di tutti i processi umani. Ma questo è un'obiettivo tattico, non
strategico!
Porsi come obiettivo la rivoluzione energetica risolve
i problemi... energetici. Lo sviluppo di una cultura sistemica, anche attraverso
la diffusione della "Teoria di Gaia", in cui consumi sostenibili e consumi equi diventano la normalità,
risolve invece alla radice molti problemi, tra cui anche quelli energetici.
L'impatto energetico, ecologico, sociale e politico dei nostri consumi alimentari è ampiamente
sottovalutato. Sembra impossibile ai più che l'allevamento e l'agricoltura, a livello mondiale, abbiano un impatto
peggiore della siderurgia... eppure è così. La rinuncia alla dieta carnea risolve automaticamente
più problemi, fra cui anche quelli energetici. Se un italiano medio rinunciasse alla carne per un
solo giorno alla settimana, ad esempio, (vedi la Campagna "Io
faccio fa mia parte!" ) eviterebbe in
un anno la combustione dei circa 85 litri di carburante utilizzato da questa "industria".
Ed eviterebbe l'immissione nell'atmosfera della quantità di CO2 equivalente ad un viaggio in macchina
di un migliaio di chilometri: il 10% del chilometraggio medio annuo di un automobilista
italiano.
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