IL GENOA SOCIAL
FORUM
oltre 800 organizzazioni non
governative italiane e straniere
COMUNICATI
UFFICIALI DEL GSF
20-9-2001
A
seguito della riunione dei "portavoce GSF" a Bologna (9-10 settembre), il Genoa
Social Forum crede importante indirizzare a tutte le organizzazioni, network, social forum
locali e singole persone la lettera aperta che trovate in allegato. Chiediamo a tutti i
Social Forum Locali di poter inviare a info@genoa-g8.org i propri riferimenti
(nome/cognome - telefono - fax - e.mail) per essere aggiornati sugli appuntamenti
nazionali. Grazie. Carlo A. Bachschmidt (Segreteria GSF)
Lettera al movimento da parte del Genoa Social Forum
Cari amic*, compagn*,
con questa lettera intendiamo render conto del lavoro svolto da parte del Consiglio
nazionale dei portavoce del Gsf riunitosi a Bologna lo scorso 9 e 10 settembre.
Il motivo del nostro incontro è stato reso noto da comunicazioni informali avute tra di
noi. Non sfugge a nessuno, comunque, che dopo la terribile ed entusiasmante esperienza di
Genova, c'era bisogno di un momento di riflessione che facesse tesoro di quell'esperienza,
si facesse carico delle, purtroppo contingenti, necessità giudiziarie e, infine,
esprimesse una propria proposta dopo la straordinaria mobilitazione che ha caratterizzato
le giornate di contestazione del G8. La riunione di Bologna ha avuto queste
caratteristiche anche se, per evidenti ragioni temporali, non ha potuto riflettere sulla
nuova, e difficile fase che si è aperta dopo il terribile attentato di New York.
In quella due giorni noi abbiamo valutato molto positivamente l'esperienza che ci ha visto
lavorare insieme. Pur consapevoli di molte nostre ingenuità, ci è sembrato che il GSF si
sia dimostrato una struttura utile e importante, capace non solo di organizzare - tra
innumerevoli difficoltà, molte delle quali hanno sovrastato noi stessi - un appuntamento
di grande portata come quello di Genova, ma soprattutto di realizzare l'incrocio e la
convivenza tra modelli di lavoro, di culture e di approcci alla politica diversi. Molti,
molte di noi provengono da anni, forse decenni, di impegno politico e civile, ma quasi mai
si sono cimentati con il confronto e la necessaria condivisione con altri, altre di
momenti di iniziativa della rilevanza - nazionale e internazionale - di Genova. Questa
esperienza è un fatto nuovo nella società italiana e per questo va valutato molto
positivamente.
Ma dopo Genova, abbiamo anche verificato che le capacità e le potenzialità del movimento
contro la globalizzazione liberista sono molto più grandi e durature della pur importante
esperienza da noi compiuta. Questo dato si è reso visibile nella quantità e qualità di
mobilitazioni susseguitesi da luglio in poi e, soprattutto, nella quantità di forum
sociali locali che si sono costruiti, spesso spontaneamente, come luoghi di sedimentazione
di una nuova partecipazione politica e di un nuovo protagonismo giovanile.
Per valorizzare quanto finora costruito, ma anche per raccogliere un movimento così
ampio, abbiamo deciso di non sciogliere il Gsf, ma di trasformarlo in un luogo di
coordinamento e di comunicazione politica aperta, verso un più ampio forum sociale
italiano. Con l'obiettivo di contribuire a questo percorso proponiamo all'insieme del
movimento, ai forum locali, alle associazioni, gruppi, sindacati, partiti, forum locali,
un primo momento di discussione comune il 20 e 21 ottobre 2001 a Firenze.
La trasformazione del GSF ha un primo effetto concreto: lo scioglimento del
"consiglio dei portavoce", costituito per reggere l'organizzazione delle
giornate di Genova e che oggi riteniamo superato. Pensiamo invece che il GSF possa
tramutarsi in una "Rete di gruppi di lavoro", aperti alla partecipazione di
associazioni, di forum locali, di singoli e di singole, finalizzati a scopi precisi. Per
il momento ne abbiamo proposti cinque: un gruppo di lavoro sul tema della Pace e della
Guerra, in cui discutere anche due importanti appuntamenti, come il vertice Nato di
Pozzuoli e la Marcia Perugia-Assisi; un gruppo sul tema FAO/WTO che si incarichi della
discussione e delle iniziative in relazione a quei due vertici che il calendario ha
sovrapposto; un gruppo sul tema della Difesa legale, che si occupi anche della concreta
difesa di decine di accusati, indagati e arrestati dopo le manifestazioni di Genova; un
gruppo sull'informazione che affronti la tematica con l'obiettivo di un allargamento e di
un maggiore coinvolgimento di quei tanti, tantissimi soggetti attivi che abbiamo visto
all'opera a Genova e che hanno compiuto un lavoro altamente meritorio; infine, un gruppo
che inizi a discutere della partecipazione italiana a Porto Alegre.
Con la costituzione di questi gruppi - di cui abbiamo individuato i referenti tecnici
nelle persone di Raffaella Bolini (pace-guerra), Gianni Fabbris (FAO/WTO), Massimiliano
Morettini (difesa legale), Anna Pizzo (informazione) e Vittorio Agnoletto (Porto Alegre),
a cui abbiamo affidato il compito di convocarli in tempi brevi - crediamo che l'intento di
mantenere l'esperienza del Gsf, ma al contempo di ampliarla e renderla utile allo sviluppo
del movimento, sia stato reso efficace. Con questo spirito abbiamo ritenuto giusto e utile
affidare a Vittorio Agnoletto un incarico da primus inter pares, coordinatore del GSF e
non più di suo portavoce.
Le riunioni dei gruppi, quelle dei forum locali, le molteplici iniziative che ciascuno,
ciascuna di noi può ritenere giusto intraprendere, costituiscono parte di un percorso di
mobilitazioni e di riflessioni che ci separano dall'appuntamento di Porto Alegre, previsto
per la fine di gennaio 2002. Fino ad allora, ci proponiamo quindi di dare vita a una
molteplicità di azioni, di campagne, di iniziative e di dibattiti attorno ai temi
fondamentali del movimento antiglobalizzazione: la pace e la guerra, i diritti del lavoro,
la sovranità alimentare, i diritti dei migranti, le misure contro lo strapotere della
finanza internazionale, la difesa dell'ambiente. Questi temi dovranno-potranno
attraversare una stagione di mobilitazione il cui appuntamento centrale crediamo debba
essere il vertice della WTO previsto per novembre in Qatar. Per quell'occasione noi
proponiamo una grande manifestazione nazionale da tenersi il 10 novembre a Roma, in
sintonia con le centinaia di iniziative che il movimento internazionale sta preparando in
tutte le capitali del mondo. Crediamo inoltre che vada appoggiata la proposta avanzata da
Via Campesina di tenere un vertice antiliberista "Contro la fame e per un'altra
agricoltura" nei giorni che precedono il vertice della Fao, così come appoggiamo il
forum delle ONG organizzato in concomitanza con il vertice stesso.
Prima di questo appuntamento, e come tappe di avvicinamento ad esso, crediamo sia utile
soffermarsi sul tema della pace e della guerra e del terrorismo, soprattutto in relazione
all'attentato nei confronti del popolo americano. Lo spostamento del vertice dei ministri
della Difesa della Nato, inizialmente previsto a Napoli e poi traferito in una base
dell'Aeronautica di Pozzuoli, è già una vittoria del movimento. Ugualmente riteniamo
giusto predisporre e invitare tutti, tutte a una settimana di mobilitazione nazionale dal
20 al 27 settembre, sul tema della critica alla guerra e al terrorismo, nella quale i vari
gruppi, associaioni, forum locali, articolino e programmino le loro iniziative: assemblee,
presidi, dibatitti, ecc. Sono già previsti per quella settimana l'assemblea dei delegati
FIOM il 21 settembre a Firenze, l'assemblea delle associazioni pacifiste a Napoli il 23
settembre, il Teatro di Pace promosso da organizzazioni e gruppi di donne sempre a Napoli
il 26 settembre e infine la due giorni di mobilitazione indetta dalla Rete No Global e da
tante altre associazioni napoletane che si compone di un convegno internazionale per il 26
settembre e di un corteo "pacifico e sorridente" con concerto di piazza il 27.
Ovviamente, in seguito ai fatti di New York, molti altri appuntamenti si stanno tenendo in
questi giorni in altre città italiane e la stessa mobilitazione di Napoli ha avuto un
ampliamento e una ridefinizione.
E' con questo stesso spirito comunque che parteciperemo alla Marcia Perugia-Assisi
convocata dalla Tavola della Pace e dagli Enti Locali per la Pace, il prossimo 14 ottobre.
L'assemblea di Bologna si è svolta infine in giorni in cui gli attacchi della polizia e
della magistratura a chi ha organizzato i pacifici cortei di Genova si sono susseguiti,
con l'intento di continuare a criminalizzare il movimento. Noi crediamo che tali attacchi
e tali iniziative, tra cui il ripristino, de facto, del reato di opinione e di quelli
associativo, siano tesi a rovesciare la verità. Per questo abbiamo ribadito il nostro
sostegno politico e concreto, quindi anche tramite l'attività del Legal Forum, agli
arrestati, agli inquisiti e agli indagati in seguito alle giornate di Genova.
Genoa Social Forum
2-8-2001
Comunicato
stampa dei componenti del servizio sanitario del Genoa Social Forum Giovedì 2 Agosto 2001
Premessa: I nostri precedenti interventi sulle testate genovesi e nazionali (Il Manifesto
23 Luglio, Il Secolo XIX 28 Luglio, Il Lavoro 1 Agosto) hanno fornito una testimonianza
dei fatti accaduti dal nostro punto di vista di operatori sanitari presenti all'interno
delle manifestazioni. Tuttavia, a seguito di una serie di interventi, riportati dalla
stampa e dalla televisione, che ci chiamano direttamente in causa, crediamo che siano
necessarie alcune puntualizzazioni rispetto alla nostra presenza e al nostro operato
durante i giorni del G8. In particolare, ci riferiamo a notizie e commenti che hanno
delineato la Scuola Diaz come una sorta di quartier generale adibito indiscriminatamente a
ospedale, e che hanno riportato la presenza al suo interno di numerosi casi pregressi,
ovvero di persone ferite nelle giornate precedenti e a cui era stata data un'assistenza
sommaria.
L'organizzazione: La presenza a Genova di centinaia di migliaia di manifestanti ha fatto
nascere l'esigenza di costituire un gruppo di lavoro formato da persone con competenze in
ambito sanitario: medici e infermieri affiancati da volontari. Circa 150 operatori hanno
aderito a questa iniziativa. Organizzati in piccoli gruppi di lavoro abbiamo partecipato
alle manifestazioni promosse dal Genoa Social Forum con l'intento di prestare un servizio
di primo soccorso a chiunque ne avesse bisogno. Eravamo riconoscibili attraverso la
maglietta bianca con la scritta rossa `Sanitario GSF', dislocati in piccoli gruppi lungo i
cortei; facevamo riferimento all'infermeria della scuola Diaz per il materiale e per
l'organizzazione.
I presupposti: Le nostre iniziative erano dettate innanzitutto dall'obbligo, per un
medico, e in generale per un operatore sanitario, di intervenire in qualunque situazione
in cui un intervento di soccorso si dimostri necessario. A questo si affianca il diritto,
da parte dello stesso medico, di vedersi garantite le migliori condizioni per prestare la
propria opera nel modo più appropriato.
L'azione: La nostra attività si è configurata essenzialmente come un intervento di
triage: un veloce esame obiettivo della situazione permetteva di discriminare i casi
lievi, che potevano essere trattati sul posto e non necessitavano, a nostro giudizio, di
ulteriori controlli, da quelli che imponevano una più accurata valutazione o un
trattamento presso un servizio di emergenza. Questi ultimi sono stati tutti indirizzati
verso i Pronto Soccorso attraverso l'intervento del 118. Citiamo come esempio l'ultimo, in
ordine temporale: una persona con una frattura scomposta, che aveva rifiutato in un primo
tempo il trasferimento, è stata trasportata all'Ospedale San Martino con un'ambulanza del
118 nel tardo pomeriggio di sabato 21.
I luoghi: L'infermeria della scuola, una stanza molto piccola nel complesso delle scuole
Diaz dove si trovava il coordinamento del GSF, ha funzionato da punto di raccolta
materiale e organizzazione logistica. Nella palestra al pianterreno, accanto al media
center, hanno trovato una sistemazione provvisoria poche persone, feriti lievi da noi
trattati, che avevano bisogno di un luogo protetto in cui riposare. Non più di quattro o
cinque di questi erano presenti la notte dell'irruzione. Nessuno dei sanitari si è mai
trovato a operare all'interno della Scuola "S. Pertini", che si trova sul lato
opposto di Via C. Battisti, laddove le forze dell'ordine hanno concentrato la loro
irruzione la notte del 21. La "S. Pertini", infatti, era stata adibita
esclusivamente a centro accoglienza, e non ha mai ospitato alcuna funzione di tipo
sanitario. Altrettanto, possiamo escludere che al suo interno si trovassero, prima
dell'ingresso delle forze dell'ordine, persone che necessitassero di assistenza medica.
Gli interventi: Nel corso dei giorni 20 e 21 abbiamo effettuato non meno di 500 interventi
di primo soccorso nelle zone in cui sono avvenuti gli scontri. In quanto operatori
sanitari era ovvio che prestassimo soccorso a chiunque necessitasse di assistenza medica,
inclusi ragazzi vestiti di nero, operatori delle forze dell'ordine, passanti. Ma non
possiamo non sottolineare che quasi tutti i nostri interventi sono stati sui manifestanti
pacifici, nonché su persone inermi. Tantissime, la maggioranza, le donne. E non possiamo
non ricordare il tipo di danno prevalente: ferite lacero-contuse causate soprattutto dai
manganelli, intossicazioni da gas lacrimogeni, fratture agli arti superiori occorse nel
tentativo di difendersi dai colpi.
I componenti del servizio sanitario del Genoa Social Forum
--------
Rimaniamo a disposizione per eventuali precisazioni, approfondimenti, e ulteriori
testimonianze. Sig.ra Monica Battifora (tel 3498691078), Dott. Enrico Cordano (tel
3389658746), Dott. Emilio Di Maria (tel 3472214927).
1-8-2001
COMUNICATO
STAMPA
CONSIGLIO DEI PORTAVOCE:
IL GSF CONTINUA L'IMPEGNO PER L'ACCERTAMENTO DELLA VERITA' E DELLE RESPONSABILITA' SUI
FATTI DI GENOVA
Si e' riunito ieri a Roma il Consiglio dei Portavoce del Genoa Social Forum. I portavoce
si sono impegnati a proseguire il lavoro per l'accertamento della verità e delle
responsabilità politiche e giudiziarie sui fatti di Genova. Prosegue la raccolta di
testimonianze e di documentazione utili al lavoro dei legali impegnati nella difesa dei
manifestanti vittime di abusi e di violenze. Prioritario nelle prossime settimane è
considerato il lavoro riguardante il pestaggio alla scuola Pertini, le violazioni dei
diritti avvenute nella caserma di Bolzaneto e le violenze indiscriminate durante le
manifestazioni di piazza. Il luogo di raccolta nazionale di questa documentazione è la
sede genovese del Consorzio Italiano di Solidarietà (tel 0102468099 fax 0102471188 email:
hovisto@genoa-g8.org, info@genoa-g8.org), dove il GSF mette al lavoro un team di
operatori. Il centro di raccolta nazionale opererà in collegamento con tutti i centri di
raccolta locali organizzati in diverse città da associazioni, coordinamenti, riviste e
mezzi di informazione. Presso il centro nazionale opererà anche uno sportello
informativo, a disposizione per richieste specifiche e informazioni. Il centro nazionale
lavorerà in collegamento con i legali coinvolti nella difesa delle vittime di violenze e
di abusi. Presso la sede di Carta proseguirà la raccolta di materiale documentario non
strettamente collegato ai procedimenti legali. Uno specifico gruppo di lavoro di operatori
dell'informazione, in raccordo con gli altri centri di raccolta aperti in diverse città,
si occuperà di garantire la più completa documentazione di tutta la settimana genovese
contro il G8, che ricordano i portavoce del GSF- non è stata solo fatta di di violenze ma
anche di una straordinaria partecipazione popolare, di manifestazioni pacifiche, di
concerti e eventi culturali e di un Public Forum molto partecipato con dibattiti di
altissima qualità. Il materiale raccolto servirà a produrre materiali documentari
multimediali di larga diffusione e farà da base alla costruzione di un libro bianco sul
movimento. Il libro bianco sarà diviso in due sezioni: la prima sarà dedicata al
percorso di preparazione di Genova, la seconda alla settimana del G8. Una parte della
riunione del Consiglio dei Portavoce è stata dedicata a un confronto con i legali
impegnati nella difesa dei manifestanti vittime di abusi e di violenze e delle 51 persone
ancora in carcere. I portavoce hanno espresso ai legali grande apprezzamento per il lavoro
svolto, e per la paziente opera di informazione e di assistenza nei riguardi non solo dei
propri clienti ma dei familiari e dei consolati stranieri. Il Consiglio dei Portavoce ha
dedicato una particolare attenzione alla situazione delle 51 persone ancora detenute, e ha
criticato aspramente la decisione di trattenerle tutte in carcere con la stessa
imputazione per "costituzione o partecipazione ad associazione a delinquere armata
denominata black block". Si tratta di una imputazione particolarmente pesante,
generalizzata indistintamente a tutti gli arrestati e riferita a persone che sono state
fermate tutte nei giorni successivi agli incidenti, non in flagranza di reato ma mentre
lasciavano la città. Tutti gli arrestati si dichiarano innocenti e rigettano l'accusa. Il
GSF teme che, dopo aver lasciato il Black Block padrone di Genova durante i giorni del
vertice dei G8, ora, a farne le spese siano 51 persone prese a caso. Il Consiglio dei
Portavoce del GSF si è dato appuntamento per la prima metà di settembre in un seminario
interno sul bilancio dell'esperienza compiuta e sul futuro di questa struttura. Il Genoa
Social Forum è nato con l'obiettivo di preparare le iniziative contro il G8 e questo
compito ha svolto, riuscendo a costruire un laboratorio politico e culturale di unità e
contaminazione fra le molte e diverse aree che lo compongono. Al GSF spetta nelle prossime
settimane la fatica di gestire i pesanti strascichi politici e umani lasciati
dall'aggressione fisica e morale a cui è stata sottoposta la struttura e lo straordinario
movimento pacifico e nonviolento che ha raccolto il suo invito a manifestare a Genova.
Alle forze che hanno creato e fatto vivere il GSF spetterà in una discussione collettiva
e trasparente come è nello stile di lavoro ormai consolidato- di decidere sul suo futuro.
Il movimento contro la globalizzazione neoliberista, per la democrazia e la giustizia e i
diritti globali è enormemente cresciuto negli ultimi mesi, ha comunicato i suoi contenuti
a larga parte dell'opinione pubblica, ha spostato equilibri politici. Ha coinvolto in
forme nuove di partecipazione attiva tanti e tanti giovani. Ha rimotivato all'impegno
sociale migliaia di persone. Ha dimostrato una grande maturità politica non cedendo alle
numerose provocazioni che tendevano tutte a spostare sul terreno della violenza una
partecipazione di massa che invece ha difeso le sue pratiche di nonviolenza e di
disobbedienza civile. In tutta Italia, nelle singole organizzazioni e nelle sedi unitarie,
già si discute dei prossimi appuntamenti: la Marcia Perugia Assisi e l'Onu dei Popoli ad
ottobre promossi dalla Tavola della Pace, l'appuntamento in occasione del vertice della
Fao a Roma in novembre, su cui da mesi già lavora la enorme rete internazionale dei
contadini, e le moltissime vertenze e iniziative locali per la difesa e la affermazione
dei diritti sociali e umani. In tantissime città d'Italia sono nati o si stanno creando i
Social Forum. Il Consiglio dei Portavoce del GSF saluta con soddisfazione il rafforzamento
di tutte le esperienze unitarie e di dialogo. La vera forza del GSF in tutti questi mesi,
e anche nei giorni duri di Genova, è stata proprio la capacità di favorire la
comunicazione, l'incontro e la collaborazione fra soggetti molto diversi, uniti da
obiettivi e pratiche comuni, chiari e condivisi. La ricerca dell'unità è un cammino a
volte faticoso, ma che produce ricchezza politica, sociale e culturale. Genova è stata
una tappa importante, anche se drammatica e anche tragica.
Il futuro comincia ora, e già è in movimento.
27-7-2001
Vogliamo
verita' e giustizia trasparenza su quanto accaduto a Genova il 20 21 22 luglio.
Su cosa e' successo nelle strade, nella scuola Diaz e Pertini - nella citta'.
Sul sito web del GSF http://www.genoa-g8.org/bianco.htm
cominciamo lentamente a ordinare i primi materiali con l'obiettivo di fare chiarezza sui
"fatti di Genova". Per adesso sono visionabili alcuni messaggi estratti da
diverse mailing list e i primi documenti pervenuti direttamente al GSF.
Chiediamo a tutti e tutte coloro che ritengono di essere in possesso di
testimonianze utili di contattarci. Testimoniare abusi violenze o presunte
illegalita' e' un gesto importante di partecipazione e coscienza civile. Per garantire
l'attendibilità e la verificabilità delle informazioni sono richieste testimonianze *non
anonime*, con un recapito telefonico e un indirizzo, gli estremi di un documento. Questi
dati verranno custoditi dal GSF per la raccolta di segnalazioni sui fatti di Genova, e per
eventuali azioni legali.
Sul sito tutte le testimonianze verranno pubblicate in forma anonima.
- Testimonianze orali: i genovesi che vogliono rilasciare testimonianze
orali possono presentarsi in V.S.Luca 15/11 dalle ore 9 alle 18. E' importante che
redigano anche una versione scritta della loro testimonianza.
- Testimonianze scritte: inviare un email a webmaster@genoa-g8.org oppure info@genoa-g8.org
- Fotografie: se possibile inviare le immagini in formato digitale
(scannerizzate) a: webmaster@genoa-g8.org oppure info@genoa-g8.org
- VHS, Cassette, audiovisivi (tutto cio' che non viaggia con la posta
elettronica): contattare tel 0102468099 fax 0102471188. La spedizione del
materiale (si invitano le persone a non inviare gli originali ma delle copie) va
concordata contattando i numeri sopra. L'indirizzo per le spedizioni e' Via S.Luca 15/11
16124 Genova
Trovate gia' alcune testimonianze (testi e foto)
sul sito web del GSF http://www.genoa-g8.org/bianco.htm
E su Peacelink http://www.peacelink.it/genova/index.html
Fuoriluogo.it
promuove L'APPELLO IN FAVORE DI VITTORIO AGNOLETTO sulla VICENDA della
CONSULTA NAZIONALE TOSSICODIPENDENZE
25 luglio 2001 - Il Ministro del Welfare Roberto Maroni ha annunciato che intende revocare
al dott. Vittorio Agnoletto la nomina a membro della Consulta del Ministero per le
politiche delle tossicodipendenze (composta da 70 esperti che offrono gratuitamente la
loro consulenza), di cui il dott. Vittorio Agnoletto fa parte dal 1993.
Tale decisione costituirebbe non solo una perdita di competenza e professionalità
all'interno della Consulta, ma minerebbe la capacità della stessa, espressa sino ad oggi,
di rappresentare la pluralità delle posizioni rispetto ad un tema così controverso e
complesso quale quello delle tossicodipendenze.
Vogliamo ricordare che la partecipazione a questa Consulta, così come per tutte le
commissioni scientifiche, è fondata sulla competenza professionale e il curriculum
scientifico dei singoli membri e non certo sull'identità di opinione politica con
l'esecutivo momentaneamente al governo. Siamo convinti che tale criterio debba essere
sempre salvaguardato.
PER ADESIONI: www.fuorilugo.it fuoriluogo@fuoriluogo.it
23-7-2001
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA CARLO AZEGLIO CIAMPI
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SIA GARANTE DELLA VERITA' E DELLA GIUSTIZIA
SUI FATTI DI GENOVA
Noi cittadini italiani che facciamo riferimento al Genoa Social Forum, cui aderiscono
oltre 1200 organizzazioni non governative italiane e straniere, chiediamo al Presidente
Azeglio Ciampi verità e giustizia. Nel ribadire, la scelta pacifica e l'assoluta
trasparenza delle nostre intenzioni, chiediamo al Presidente della Repubblica che si
faccia garante dell'accertamento della verità, cui vogliamo contribuire e del pieno
rispetto dei diritti costituzionali e dei diritti inviolabili del cittadino. Inoltre,
vogliamo comunicare tutta la nostra preoccupazione per il riproporsi di atti terroristici,
di violenza e di abuso. Per rappresentare al Presidente Ciampi le nostre richieste e le
nostre preoccupazioni chiediamo formalmente un incontro.
Genova, 23 luglio 2001
GENOA SOCIAL FORUM
- Martedì 24
luglio 2001 ore 11 Riunione GSF c/o ARCI - via San Luca 11/9
- ore 17.30 Sit-in in piazza De Ferrari
A
tutte le organizzazioni e cittadini che erano presenti a Genova dal 16 al 22 luglio 2001.
Stiamo raccogliendo tutta la documentazione utile per ricostruire e denunciare cosa è
successo nelle giornate delle manifestazioni.
L'indirizzo a cui inviare testimonianze - filmati - fotografie è il seguente:
Genoa Social Forum via San Luca 15/9 - 16124 Genova tel. 010 2461749 fax 010 2461413
e.mail info@genoa-g8.org - webmaster@genoa-g8.org
Il
GSF continua il servizio di assistenza legale e sanitario per tutte le persone che hanno
partecipato alle manifestazioni del 19-20-21 luglio 2001.
I riferimenti utili sono:
- X Assistenza LEGALE (arresti - denunce) Riccardo Lertora tel. 010 267312 (dalle 8.30
alle 18.30) cell. 328 1166766 e.mail rlertora@libero.it
- X Assistenza SANITARIA (feriti - dispersi) Enrico Cordano cell. 338 9658746 e.mail
enricocordano@inwind.it
Il sito ufficiale del GENOA SOCIAL FORUM
CARTA - RETE DI LILLIPUT - RASSEGNA STAMPA - INDYMEDIA
(aggiornamento continuo) |