LETTERA APERTA
AL GENOA SOCIAL FORUM

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Per uno sviluppo sostenibile
PRIMO:
ABOLIRE LA CARNE!

Perché tra le centinaia di Organizzazioni aderenti al Genoa Social Forum nessuna ha il coraggio e la coerenza per affermarlo?

Abbiamo letto due documenti della Rete di Lilliput, una delle Strutture più rappresentative del Genoa Social Forum, siamo rimasti sbalorditi!


SI EVIDENZIANO I SEGUENTI DATI:

1 - La coscienza di un disastro ecologico provocato dai nostri consumi eccessivi e disordinati;
2 - La ricerca di uno sviluppo sostenibile e democratico.


TUTTO BENE, SIAMO D'ACCORDO SULLE CONCLUSIONI, MA...
...c'è qualche problema:


1 - La concezione del mondo di base rimane quella del Meccanicismo borghese del 1600:
a) L'ambiente è formato da oggetti;
b) Gli altri animali fanno parte dell'ambiente (dunque sono oggetti);
c) Gli uomini sono i padroni della Terra;
d) Devono trattarla bene solo perché è il loro "patrimonio naturale";
e) Dovranno lasciarla integra e funzionale per i propri figli (cioè per se stessi);

2 - Le scelte individuali indicate per migliorare la situazione riguardano i problemi minori;

3 - Viene del tutto trascurata la causa maggiore di distruzione ambientale: non una parola sulla produzione di carne;

4 - Non una parola sulla nostra relazione con gli altri animali che rimangono oggetti ad uso degli uomini e il cui dolore non conta niente (vedi Cartesio);

5 - Non una parola sulla necessità di riduzione numerica della popolazione umana.


NE DISCUTIAMO?

1 - Non si cambia il modo di vivere di una società, cioè non si cambia epoca, se non si dispone di una concezione del mondo capace di produrre una Cultura alternativa a quella dominante;

2 - La Teoria di Gaia descrive il mondo come un sistema fisiologico, la vita è un unico sistema, gli uomini ne costituiscono solo una piccola parte, si tratta della prima vera descrizione del mondo dopo quella del Meccanicismo di Cartesio
;

3 - Nel nostro modo di pensare dobbiamo avere come riferimento il Sistema, tutto ciò che è positivo per il Sistema e per le sue singole parti, è utile anche per noi, tutto quello che lo danneggia
, o danneggia le singole parti, crea problemi anche agli uomini;

4 - Se le Organizzazioni che si raccolgono (noi compresi!) nel Genoa Social Forum non saranno in grado di riconoscere rapidamente un nuovo punto di riferimento culturale, non potranno cambiare niente!


VEDIAMO NEL DETTAGLIO ALCUNE FRASI,
sono tratte dai documenti della Rete di Lilliput.


Da notare come le parole Ambiente e Natura si riferiscono ad oggetti, quando si parla di vita, di interessi, di difesa si parla solo degli uomini... gli animali sono del tutto assenti. In realtà gli animali ci sono... ma sono dentro le parole Ambiente e Natura, cioè oggetti!
Siamo in pieno Meccanicismo! Cartesio, anno 1600!


In nero o in rosso tra parentesi quadre i nostri appunti


Da: L'IMPRONTA ECOLOGICA

Un dato, per cominciare: nel 1900, più o meno quando Orwell nasceva, ogni individuo aveva a disposizione in media 5,6 ettari di terra produttiva; oggi ne abbiamo un ettaro e mezzo a testa: tre volte meno. E non solo perché ci siamo moltiplicati, ma anche perché la terra produttiva si è drammaticamente ridotta a causa dell'erosione e della desertificazione (sei milioni di ettari di terra fertile che ogni anno si trasforma in deserto) dovute all'agricoltura intensiva, al sovraconsumo di acqua, al riscaldamento del clima da accumulo di gas serra, alla deforestazione, insomma al generale degrado dell'ambiente legato alle attività umane [Quali in particolare?]. Possiamo aggiungere, tra i danni più visibili, il collasso delle riserve ittiche e l'estinzione di specie vegetali e animali (17mila circa all'anno) [Riserve nostre?]. Se la popolazione mondiale continua a crescere al ritmo attuale, nel 2040 saremo 10 miliardi di persone, ognuna delle quali avrà a disposizione meno di un ettaro [Quando lo diremo che bisogna diminuire?].
...
Il paradosso, invece, è che si continua a propagandare la religione della crescita economica illimitata, senza tener conto di un dato inoppugnabile: l'economia, e la nostra stessa sopravvivenza, dipendono completamente dalle risorse naturali, che invece sono limitate. [E allora perché non dirlo? Evitiamo carne e pesce e diminuiamo di numero!].
...
Siamo una società miope, incapace di guardare oltre se stessa e i propri immediati vantaggi sia nel tempo - e infatti ignoriamo del tutto i diritti delle generazioni future - che nello spazio - ignoriamo tranquillamente anche i diritti delle altre comunità umane [Meccanicismo! Stiamo violando i Diritti del Pianeta!].
...
(la frase seguente è citata da Wackernagel. Ndr) La nostra tendenza a "sentirci fuori dal problema" appare evidente nella resistenza che opponiamo all'idea che il genere umano sia solo una delle moltissime specie che occupano il pianeta. Cartesio ipotizzava che l'intero mondo materiale esistesse solo per essere conosciuto, manipolato e sfruttato dagli uomini. La sostenibilità invece richiede la percezione profonda che il destino dell'ecosfera si identifica col destino dell'essere umano. Noi non abbiamo un corpo, noi siamo corpo; noi non siamo "circondati" dall'ambiente, siamo parte integrante dell'ecosfera" [Ci siamo finalmente! Questa dovrebbe essere la nuova Cultura, la Cultura del Genoa Social Forum!]
...
È chiaro che invertire la rotta richiederebbe una vera rivoluzione, un cambiamento radicale della mentalità dominante [La Teoria di Gaia!]
...
È la "società dell'accesso" delineata dall'economista Jeremy Rifkin: invece di acquistare, si tratta di utilizzare più intensamente - e collettivamente - strumenti e infrastrutture  [Anche noi citiamo Rifkin... leggete cosa dice! Clicca a sinistra su: "Ecocidio"  di J. Rifkin]

Finché l'egoismo e l'insaziabilità regolano la nostra società, nemmeno la migliore delle rivoluzioni dell'efficienza ci potrà salvare" [L'egoismo è anche non pensare agli altri... tutti gli altri, compresi gli animali!]

Fondamentale, per il consumatore che voglia davvero ridurre la propria impronta, limitare o abolire il consumo di carne e pesce, ridurre quello di latticini e mangiare soprattutto cereali e legumi, dando spazio alla varietà (così aiutate il mantenimento della biodiversità), consumare il più possibile biologico e locale (per evitare l'inquinamento, altissimo, legato al trasporto di merci). Controllate che le uova siano di galline allevate a terra, meglio ancora all'aperto. [Avete scritto Fondamentale! Allora lo sapete! Perché avete dato a questo argomento solo 4 righe su 13 pagine?!]

Latte, yogurt           1.470,0000
Burro, formaggi   14.700,0000
Carne (manzo)     21.428,5714
Carne (maiale)      1.122,8571
Pesce                   21.428,5714
[Queste sono le uniche voci il cui fattore di conversione per il calcolo dell'Impronta ecologica è più alto di 1000... guarda caso carni e prodotti degli allevamenti!]


Da: Per uno sviluppo sostenibile

IL CONCETTO DI SOSTENIBILITÀ SI FONDA SU TRE PRINCÌPI:

1) giustizia inter-generazionale: significa che le varie generazioni che vivranno su questa Terra nel futuro (in concreto, i nostri figli, i nostri nipoti) hanno diritto alle sue risorse e ad un ambiente sano; [Meccanicismo! Significa che dobbiamo rinunciare all'antropocentrismo!]

2) giustizia intra-generazionale: non solo tra generazioni, ma anche all'interno di una stessa generazione, tutti individualmente abbiamo uguale diritto di godere di un
ambiente intatto, come pure di usare le risorse disponibili sfruttandole in modo da mantenere intatti i fondamentali processi naturali;  [Meccanicismo! Per Tutti intendete anche le altre parti del Sistema? O solo gli umani?!]

3) mantenimento del "capitale naturale": questa Terra viene per così dire "affidata" ad ogni generazione che ha la responsabilità di tramandarne intatte le risorse alle generazioni future   [Meccanicismo! Chi ci "affida" questo "capitale naturale"?!]

TUTTI NOI ABBIAMO UNA PARTE DA GIOCARE: COME?

Praticando la sobrietà
Impegnandoci nella ricerca di uno stile di vita semplice, essenziale che sappia distinguere tra bisogni reali e bisogni imposti. Ma come realizzare nelle nostre azioni quotidiane come consumatori e utilizzatori di beni (acqua, gas, elettricità, …) la sobrietà? Ci viene in aiuto la regola delle "quattro erre":

1. riduzione: è fondamentale partire da un ripensamento della quantità di beni e risorse utilizzate. Risparmio energetico, riduzione dei consumi superflui, diminuzione dei rifiuti prodotti [E allora la carne proprio non la possiamo produrre!], limitazione dell'uso dei mezzi di trasporto privati a favore di quelli pubblici.

...

3. riciclo: la Terra ha risorse limitate. Prevedere il riciclo dei materiali utilizzati è una misura che rispetta l'
ambiente  [Anche le altre forme viventi?] ed i bisogni delle generazioni future.

4. rispetto: le materie prime e i processi di produzione utilizzati per la realizzazione delle merci includono oltre alle risorse ambientali anche il lavoro di tanti operai e impiegati  [...ma esistono anche gli altri animali, rispettarli significa non rispettare gli uomini?]

DIVENTANDO CONSUMATORI CRITICI

Nei nostri acquisti non dobbiamo basarci solo sul criterio qualità/prezzo, ma anche sulla storia del prodotto e la condotta della casa produttrice. Occorre chiedersi se la tecnologia impiegata è ad alto o a basso consumo energetico, quanti e quali veleni sono stati prodotti durante la sua fabbricazione, quanti ne produrrà durante il suo utilizzo ed il suo smaltimento, se é stato ottenuto con materie prime riciclate o di primo impiego, qual è il "peso ambientale" dell'imballaggio  [...e delle sofferenze causate? No?]

Se si tratta di prodotti provenienti dal Sud del mondo è d'obbligo chiedersi in quali condizioni di lavoro sono stati ottenuti (esposizione senza protezioni a situazioni pericolose e a sostanze tossiche, repressione sindacale e rifiuto di ogni contrattazione collettiva), quale prezzo è stato pagato ai contadini, se è stato prodotto dai bambini. Spesso i prodotti che provengono dai paesi del Sud del mondo costano poco a noi, ma hanno un prezzo molto alto in quei paesi: 15 ore al giorno di lavoro, 7 giorni alla settimana, pause proibite, minacce e botte, lavoro di bambini dai 5 ai 12 anni, salari irrisori che non bastano a coprire i bisogni fondamentali. Il consumo critico è possibile, ma richiede coerenza e informazioni.
[Perché non bisogna tenere conto anche del trattamento riservato agli altri animali, non li avete nemmeno accennati!]


Da: ti spieghiamo chi siamo

Gli obiettivi
La Rete di Lilliput si batte per l'affermazione di nuove e più giuste relazioni internazionali dell'economia e per individuare regole che a partire dalla salvaguardia dell'
ambiente, dall'equo accesso alle risorse e dal riconoscimento dei fondamentali diritti sociali e politici si pongano l'obiettivo di garantire a tutti gli abitanti dei pianeta [Naturalmente gli abitanti del pianeta sono solo gli uomini!], attuali e futuri, il soddisfacimento dei bisogni fondamentali [degli uomini!] e la possibilità di ereditare e lasciare un pianeta vivibile e bello [per gli uomini!].
...
I Metodi
Crediamo nel metodi nonviolenti. Non abbiamo nulla in contrario verso le attività economiche umane, ma proprio perché‚ "umane" vogliamo che siano effettuate nel rispetto dell'uomo e dell'
ambiente [non ci sono altre forme viventi?!]. Crediamo che altri valori come la solidarietà, la partecipazione democratica, la vita sociale, la bellezza, la cultura, vadano riscoperti, valorizzati e diffusi. [e il rispetto dei nostri coinquilini?]
...
Le Campagne concrete
...
"Banche Trasparenti": per avere informazioni su dove le banche investono ed evitare che i prestiti finiscano in armamenti distruzione dell'
ambiente, nello sfruttamento degli indifesi;
"Acquisti trasparenti": per far approvare una legge che permetta al consumatore di sapere se un prodotto è stato realizzato nel rispetto dei diritti dei lavoratori e nel rispetto dell'
ambiente [e degli altri animali?];
...
Azioni di "Boicottaggio" verso le Multinazionali che non rispettano i diritti dei lavoratori e dei popoli [e degli altri animali?].


Da: ...col G8 non ci sto!

Dobbiamo Cambiare rotta
Il nostro primo dovere e interesse è proteggere gli equilibri naturali, salvaguardare il bene comune [degli uomini!]: i diritti umani, l'ambiente, la giustizia, la pace e l'equità. Assieme possiamo costruire una nuova economia che si concili con la qualità della vita.[nostra!]
...
Siamo attivisti della Rete di Lilliput, una rete creata, tra gli altri da: Beati Costruttori di Pace, Bilanci di Giustizia, Campagna chiama l'Africa, Campagna dire mai al MAI - Stop Miliennium Round, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, CTM Altromercato, Mani Tese, Nigrizia, Pax Christi, WWF, ... per collegare persone, gruppi e associazioni che si battono per una economia di giustizia e per la salvaguardia della dignità umana, della salute e dell'
ambiente. [e degli altri animali?]
...
Cosa chiediamo per cambiare
La Rete di Lilliput, assieme a molte altre realtà, si batte per l'affermazione di nuove e più giuste relazioni internazionali e per individuare regole che a partire dalla salvaguardia dell'
ambiente, dall'equo accesso alle risorse e dal riconoscimento dei fondamentali diritti sociali, politici e sindacali, si pongano l'obiettivo di garantire a tutti gli abitanti del pianeta attuali e futuri, il soddisfacimento dei bisogni fondamentali [nostri, quelli degli altri abitanti?!].
...
Per questo richiediamo con urgenza di:
...
Eliminare i "paradisi fiscali" e introdurre la Tobin Tax (tassa sulle transazioni finanziarie a breve termine) con la quale finanziare politiche nazionali a favore dei servizi sociali, per l'occupazione, ecc., e politiche internazionali: la lotta alla povertà, la salvaguardia dell'
ambiente, la tutela dei diritti umani [e degli altri animali?];
Riscrivere i Trattati Commerciali impedendo che si apra un nuovo negoziato all'interno della Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) sui servizi e sugli investimenti e riaffermare che l'acqua, l'aria, la vita  [tutta? O solo la nostra?!] non possono essere oggetto di alcun trattato commerciale.

Hai già aderito al Movimento e firmato la Dichiarazione?!
Movimento in Internet ANIMALI COME NOI !!! Per la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale