c La scommessa “verde” - 13/10/2009 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 13/10/2009]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: La Stampa del 13.10.2009]
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La scommessa “verde”
Chiude con 35 mila visitatori la kermesse dell’energia sostenibile organizzata dalla Regione Piemonte. Siglato un accordo con la multinazionale spagnola Opde: saranno costruite 17 centrali fotovoltaiche

Sachs: «Gli investimenti di oggi determinano il benessere, non solo economico, del domani»

Wolfgang Sachs, scienziato tedesco che lavora e insegna al Wuppertal Institute a capo di un progetto trasversale chiamato “globalizzazione e sostenibilità”, ospite d’onore a Uniamo le Energie 2009, ha chiuso la rassegna con un messaggio che è soprattutto un insegnamento: «Gli investimenti fatti oggi determinano il futuro, non solo economico, del domani». E’ come tracciare un bilancio ai cinque giorni che hanno fatto di Torino - e del Piemonte - il laboratorio del pensiero “verde”.
Un successo. Oltre le aspettative. Per seguire conferenze, biennale dell’Eco-Efficienza, mostre fotografiche, spettacoli, musica e cinema, oltre 35 mila persone hanno unito le loro energie a Torino Esposizioni per cinque giorni. Tra queste 2500 studenti, arrivati per vivere da vicino, e contribuire alla manifestazione sulla sostenibilità ambientale promossa dalla Regione Piemonte.
Un evento totalmente a impatto zero: le emissioni prodotte da Uniamo le Energie infatti, stimate in circa 430 tonnellate di anidride carbonica pari a un’emissione giornaliera di 86 tonnellate, saranno compensate con la piantumazione di 800 piante. Un successo che dimostra come si possa parlare di economia, di sviluppo e di energia in modo sostenibile, cambiando progressivamente la nostra mentalità non solo sul piano dell’innovazione tecnologica, ma anche su quello delle politiche, dell’avanzamento culturale e dell’equità sociale.
In 35 mila hanno partecipato all’evento; 5 mila gli accreditati a convegni e workshop; 1.700 i partecipanti alle due serate, tutte esaurite, di Rivoluzione Vegetale e Cinemambiente; 6 mila piedi hanno alimentato il Sustainable Dance Floor, la discoteca ecologica; piena soddisfazione anche da parte dei 20 espositori che hanno risposto all’appello del Circuito dell’energia sostenibile di Energethica.
Uno dei momenti salienti della rassegna - a testimonianza che, oltre alla riflessione sui temi della sostenibilità energetica il Piemonte è leader nelle buone pratiche - è stato l’accordo tra la Regione e la multinazionale spagnola Opde per la realizzazione di 17 centrali fotovoltaiche per una potenza complessiva installata di 75MWp. L’azienda presenterà anche domanda per l’installazione sul territorio regionale di un sito per la produzione di inseguitori solari, annesso a un magazzino per la distribuzione di componenti fotovoltaici su scala nazionale ed a un centro di ricerca e studio sulle tecnologie per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. Il sito produttivo dovrà rimanere in esercizio per un tempo minimo di 20 anni come centro specializzato per la manutenzione e l’esercizio dei parchi solari realizzati in Piemonte e nel resto d’Italia. «Il fotovoltaico è una delle componenti della “guerra” che abbiamo dichiarato al petrolio. Il settore delle energie rinnovabili è quello che nei prossimi anni produrrà i maggiori benefici per l’economia e l’occupazione. Lo sviluppo è rapidissimo e abbiamo la necessità, essendo una regione industriale, non solo di produrre energia elettrica, ma anche componenti per le aziende», hanno spiegato la presidente Bresso e l’assessore all’Energia Andrea Bairati.
Il Piemonte è al quarto posto in Italia per potenza di impianti fotovoltaici, un risultato raggiunto in pochi anni partendo da zero. Con questo accordo si gettano le basi per un ulteriore incremento. Entro la fine dell’anno diventerà la prima regione d’Italia per potenza installata per centrali solari. La dimostrazione esemplare che unire le energie significa innanzitutto investire e programmare il futuro giorno dopo giorno.


La strategia per migliorare il futuro

La Regione Piemonte conferma la sua svolta a favore dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e lo fa in un contesto globale sempre più favorevole all’indirizzo tecnologico e culturale che abbiamo adottato più di un anno fa.
Quando diciamo che vogliamo essere il motore ecologico dell’Italia, non affermiamo soltanto la nostra ambizione a produrre tecnologie idonee alle nuove modalità di produzione di energia né ci limitiamo a dire che intendiamo produrre più elettricità da pannelli fotovoltaici. Le naturali interconnessioni, l’integrazione con le altre regioni italiane ed europee, la complessità delle questioni ci obbligano a lavorare per fare in modo che il nostro punto di vista sia condiviso e fatto proprio dalla comunità nazionale ed europea di cui facciamo parte.
La scelta a favore delle energie rinnovabili deve diventare una strategia. Un orientamento che tiene conto degli aspetti ambientali, tecnologici e produttivi, occupazionali e persino geopolitici del problema energia. Il nostro rifiuto del nucleare non è ideologico. Anzi, oggi è la scelta della produzione di elettricità dalla fissione dell’atomo a essere il frutto di un dogma smentito dalla scienza: fino a qualche anno fa si trattava di una tecnologia pericolosa, oggi non ha smesso di esserlo, ma in più è diventata obsoleta.
La green economy significa meno costi per chi consuma energia, più lavoro per chi la produce, il tutto combinato con una riduzione delle occasioni di conflitto a livello internazionale.
Se non meno guerre, almeno meno occasioni per combatterle.
La sfida che abbiamo lanciato lo scorso anno contro la dipendenza dal petrolio non è vinta, ma i nostri strumenti si stanno affinando e l’edizione 2009 di Uniamo le energie ci conferma nelle migliori speranze: in questa battaglia non siamo soli. Abbiamo con noi la comunità del Piemonte, quella che qui vive e che qui vuole continuare a vivere e prosperare. E questo era, e resta, il requisito indispensabile.

Mercedes Bresso presidente Regione Piemonte

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