"Al circo gli elefanti erano torturati"
Denuncia choc di un ex lavoratore
Protesta animalista contro Ringling Brothers
Mentre è appena arrivato a Roma e poi a Milano il circo «Ringling Brothers, Barnum and Bailey», un ex lavoratore del Ringling Brothers, Tom Rider, si unisce ad Adi (Animal Defenders International) e AgireOra nel lancio di una nuova campagna per porre fine alla sofferenza degli animali nei circhi itineranti. Tom Rider è arrivato dagli Usa per portare la sua shockante testimonianza di quanto ha visto in prima persona all'interno dei circhi negli Usa, in Spagna, in Olanda e in Polonia, e ha invitato i lavoratori dei circhi italiani a testimoniare le crudeltà che vedono ogni giorno.
Nauseato, dopo aver assistito per anni a ogni sorta di abuso sugli animali all'interno dei circhi itineranti, Tom ha denunciato quanto ha visto. Quest'anno, Tom ha testimoniato presso il Tribunale Distrettuale del Distretto di Columbia (Usa) contro il circo Ringling Brothers, il verdetto non è ancora stato emesso. Tra le crudeltà di cui Tom è stato testimone troviamo animali colpiti con bastoni uncinati per costringerli a fare certi esercizi, o a comportarsi in un certo modo, e metodi estremi di reclusione, in piccoli container o recinti. Adi ha investigatori sotto copertura che lavorano in decine di circhi in tutto il mondo, e come risultato ha a disposizione riprese video di orribili maltrattamenti sugli animali. Le investigazioni hanno evidenziato un livello molto alto di violenza, sia sistematica sia gratuita, il che significa che un numero enorme di lavoratori del circo sono stati testimoni delle scene shockanti mostrate nel film.
Tim Phillips, il Direttore delle Campagne di Adi, che ha lavorato sotto copertura nella più grande struttura d'Europa per l'addestramento di tigri e leoni, dichiara: «Ci sono migliaia di lavoratori dei circhi in Europa che non commettono loro stessi delle crudeltà, ma di fatto sostengono in modo passivo le crudeltà degli altri, col loro silenzio. Le nostre investigazioni hanno mostrato che la violenza e la prigionia sono endemiche nei circhi con animali, è ora di farsi sentire e mettere fine a questa crudeltà».
Massimo Tettamanti, autore del libro «(DIS)Educazione alla violenza» un saggio sulla «violenza a scopo ludico» sottolinea che: «Portare i bambini e ragazzi a vedere spettacoli basati sulla violenza verso gli animali è altamente diseducativo perché porta a una diminuzione dell'empatia, della capacità cioè di immedesimarsi negli altri. Ridere degli animali imprigionati e divertirsi nel vederli costretti con la frusta a fare esercizi innaturali non è certo qualcosa da insegnare ai ragazzi».
Tom dichiara: «Ho visto picchiare gli elefanti, prendere a pugni i cavalli, le tigri frustate e prese a bastonate. Ho visto elefanti legati alla catena per 22 ore al giorno, e tigri tenute in piccolissime gabbie». «Quando vedi che cosa accade a questi animali, questa cosa inizia a distruggerti dentro. Chiedo a tutti i lavoratori dei circhi di smettere di guardare dall'altra parte quando vedono delle crudeltà e di prendere posizione per difendere gli animali. So che è difficile denunciare un maltrattamento quando vedi i tuoi colleghi di lavoro farlo, ma gli animali non hanno voce, è necessario che qualcuno li difenda». «Per favore, trova il coraggio di denunciare le crudeltà, contattaci, anche anonimamente se vuoi, per porre fine alla sofferenza».
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