c Scioglimento del permafrost, la Siberia si rimpicciolisce - 25/11/2009 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 25/11/2009]
[Categorie: Sostenibilità ]
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Scioglimento del permafrost, la Siberia si rimpicciolisce

Il permafrost si scioglie a causa dell’innalzamento delle temperature. Di conseguenza la Siberia si rimpicciolisce.

La Russia perde così ogni anno decine di chilometri quadrati di territorio. Inoltre è costretta a sborsare valanghe di quattrini per riparare le infrastrutture che consentono di estrarre e trasportare petrolio e gas naturale. Ha fatto i calcoli Greenpeace.

Ma soprattutto lo scioglimento del permafrost non è solo una conseguenza dei cambiamenti climatici: ne mette in moto altri, generando un circolo vizioso. Il problema è il metano, un gas serra molto più potente dell’anidride carbonica.

Il permafrost è suolo ghiacciato in profondità. Copre il 60% del territorio russo. Sul permafrost sorgono 20 città, sul permafrost abitano decine di migliaia di persone. Il disgelo estivo dovrebbe riguardare soltanto lo strato più superficiale, lasciando il sottosuolo compatto come roccia.

Dovrebbe. Negli ultimi 50 anni, l’area in cui il clima è favorevole al permafrost si è ristretta di circa un terzo. Nel permafrost sono intrappolati resti vegetali e animali. Quando il disgelo arriva in profondità, il materiale organico si decompone rilasciando nell’atmosfera metano, un gas serra 25 volte più potente dell’anidride carbonica. Col risultato di accelerare ancor più i cambiamenti climatici.

Ma oltre ai rischi per il clima globale lo scioglimento del permafrost già provoca danni economici evidenti alla Russia, dice il rapporto di Greenpeace. Ogni anno il Paese perde circa 40 chilometri quadrati di territorio: sono aree che si sciolgono lungo le coste della Siberia orientale e lungo l’Artico.

E poi, sul permafrost sono costruite infrastrutture, a cominciare da quelle per l’estrazione e il trasporto di idrocarburi. Con lo scioglimento del permafrost, le loro fondamenta diventano come posate sul fango. Sono famosi i pali del telegrafo “ubriachi” della Siberia. Figuratevi cosa succede a un oleodotto o a un gasdotto…

Infatti secondo i calcoli di Greenpeace la Russia spende ogni anno l’equivalente di 1,9 miliardi di dollari per riparare le infrastrutture petrolifere danneggiate in seguito allo scioglimento del permafrost.

Da Greenpeace Russia scioglimento del permafrost, la Siberia si rimpicciolisce

Su Agence France-Presse scioglimento del permafrost, la Russia perde territorio e denaro

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