Combattere il cambiamento climatico con gli “appalti pubblici sostenibili”
Come possono le Pubbliche Amministrazioni utilizzare il proprio potere di mercato per rendere più efficiente la spesa pubblica?
Come possono affrontare il cambiamento climatico attraverso gli appalti pubblici?
Come possono affrontare il cambiamento climatico attraverso gli appalti pubblici?
Il 22 e 23 ottobre scorso, 65 rappresentanti di Pubbliche Amministrazioni provenienti da 15 Paesi europei si sono incontrati a Zurigo per discutere di questi argomenti nell’ambito del seminario internazionale “Tackling Climate Change through Sustainable Procurement” organizzato dalla Città di Zurigo e dal Segretariato europeo di ICLEI - Local governments for sustainability.
Il seminario ha affrontato le principali conclusioni della conferenza “Ecoprocura 2009”, che si è svolta a Reykjavik (Islanda) dal 25 al 27 marzo 2009:
* armonizzare i criteri di sostenibilità da utilizzare negli appalti pubblici, compreso gli standard di efficienza energetica;242 - 1
* considerare il costo del ciclo di vita dei prodotti/servizi (“life-cicle costing”) e valutare le emissioni di CO2 nei processi di approvvigionamento pubblico;
* migliorare la conoscenza circa la disponibilità di mercato di prodotti ad alta efficienza energetica;
* promuovere l’edilizia sostenibile a basse emissioni di CO2 (sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni).
Il 23 ottobre, a margine del seminario, si è svolto l’incontro annuale dei partecipanti alla campagna europea “Procura ”.
ARPAT ha partecipato all’incontro presentando l’esperienza relativa all’appalto del servizio di pulizia delle proprie sedi (vedi ARPATnews n. 202 del 22 ottobre 2009).
Di seguito alcune testimonianze di impegni e progetti di città e regioni europee presenti all’incontro (scarica qui le varie presentazioni).
La Città di Zurigo
L’Amministrazione comunale di Zurigo ha stabilito gli obiettivi di medio-lungo periodo delle proprie politiche ambientali, energetiche e di lotta al cambiamento climatico, Questi gli obiettivi al 2050:
* diventare “una società a 2.000 watt”, cioè una comunità nella quale l’energia continua richiesta da ciascun cittadino sia inferiore a 2.000 watt (pari a circa 17.500 kWh di consumo annuo pro capite);
* ridurre le emissioni di CO2 (eq.) ad una tonnellata annua pro capite (Attualmente si stima che le emissioni di CO2 eq. annue pro capite dei cittadini di Zurigo siano pari a circa sei tonnellate. Per informazioni sull’andamento delle emissioni di gas serra in Europa, si veda ARPATnews n. 212 del 5 novembre 2009);
* produrre il 75% di energia attraverso fonti rinnovabili.
Per il raggiungimento di questi obiettivi vengono utilizzati anche gli appalti pubblici, integrando considerazioni relative alle emissioni di gas climalteranti nelle politiche di acquisto.
Alcuni esempi:
· edilizia: rispetto dei criteri di efficienza energetica del Ministero dell’Energia svizzero; utilizzo di energia geotermica, pompe di calore e biomasse come fonti di energia/calore; ottimizzazione dell’uso della luce naturale.
· abbigliamento: acquisto di camice per circa 1.000 agenti della polizia realizzate in tessuto 100% cotone biologico (la coltivazione biologica riduce le emissioni di CO2 eq. per il minore ammontare complessivo di energia utilizzata nel processo produttivo: es.: la non utilizzazione di fertilizzanti e pesticidi comporta la riduzione delle emissioni climalteranti connesse con la loro produzione);
· ristorazione: acquisto di alimenti biologici (vedi le considerazioni di cui al punto precedente);
· carta da ufficio riciclata per circa l’85% del fabbisogno: riduzione di circa il 50% delle emissioni di CO2 eq. rispetto all’acquisto del 100% di carta prodotta da fibre vergini;
· carta igienica riciclata per il 100% del fabbisogno: riduzione di circa il 75% delle emissioni di CO2 eq. rispetto all’acquisto del 100% di carta prodotta da fibre vergini;
Il governo regionale di Londra
Il team per gli “appalti responsabili” del governo regionale di Londra (GLA – Greater London Authority), è impegnato nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti dallo stesso governo: ridurre le emissioni di CO2 del 60% entro il 2025. Tra le iniziative principali in corso di realizzazione vi sono:
- il progetto BEEP (Building Energy Efficiency Programme), dedicato a fornire soluzioni finanziarie agli interventi per riduzioni radicali delle emissioni di CO2 nel settore edile (tramite le ESCO – Energy Service Company);
- il piano d’azione per la diffusione dei veicoli elettrici (installazione di 25.000 punti di rifornimento di energia elettrica ed acquisto di 1.000 veicoli elettrici entro il 2015).
Il GLA ha calcolato che nel biennio 2007-08 sono state evitate le emissioni di 2.290 tonnellate di CO2 (eq.) attraverso accurate scelte di approvvigionamento pubblico.
Il Governo olandese
Il Governo olandese ha stabilito gli obiettivi da raggiungere da parte dei diversi livelli di governo in termini di quote di appalti pubblici caratterizzati dall’inserimento di criteri di sostenibilità (espressi in valore economico dei contratti pubblici):
· Governo centrale: 100% entro il 2010;
· Province: 50% entro il 2010, 100% entro il 2015;
· Comuni: 75% entro il 2010, 100% entro il 2015;
Secondo la strategia del governo olandese, gli appalti vengono considerati “sostenibili” se i criteri usati dalle amministrazioni pubbliche sono conformi con quelli definiti dallo stesso Governo.
Nella quantificazione dell’indicatore vengono considerati solo gli appalti di beni, servizi e lavori che ricadono nei settori specifici per i quali sono stati definiti i criteri di sostenibilità governativi.
Questi gli obiettivi in termini di sostenibilità ambientale stabiliti dal Governo nella strategia degli appalti sostenibili:
- clima: raggiungere il 5% dell’obiettivo nazionale (pari alla riduzione di 3 milioni di tonnellate di CO2) di riduzione di emissioni di CO2 (l’obiettivo è del 20-25% – pari alla riduzione di 15 milioni di tonnellate di CO2 – nei settori stimolati dalla domanda pubblica);
- risparmio energetico: risparmiare energia fino a 5,7 di Pentajoule (circa il 20% del fabbisogno energetico complessivo delle amministrazioni pubbliche);
- sostenibilità delle fonti di energia: contribuire per l’1,8% all’obiettivo globale del 20% del consumo di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020 (l’obiettivo equivale a coprire il 50% del fabbisogno energetico della pubblica amministrazione attraverso energia prodotta da fonti rinnovabili).
La partecipazione di ARPAT
Nell’incontro periodico delle amministrazioni aderenti alla campagna europea “Procura ” che si è svolto a margine del seminario, ARPAT ha presentato l’esperienza del proprio appalto per la pulizia degli uffici e lavaggio delle vetrerie. Nella presentazione svolta, avvenuta in uno specifico gruppo di lavoro al quale hanno partecipato, tra gli altri, personale addetto agli appalti dei Comuni di Parigi e Zurigo e della Provincia di Barcellona, sono stati discussi i criteri ambientali adottati da ARPAT (e proposti dalla campagna europea), nonché la sperimentazione dell’introduzione dei criteri sociali, dedicati al tema delle pari opportunità. (scarica la presentazione)
Procura
Procura è una campagna lanciata nel 2004 da ICLEI - Local Governments for Sustainability con l’obiettivo di supportare una “massa critica” di amministrazioni europee impegnate nell’integrazione di criteri ambientali e sociali nelle loro politiche di appalti, in modo da stimolare un reale cambiamento sul mercato europeo. Le amministrazioni pubbliche partecipanti ricevono supporto tecnico (manuali, suggerimenti, accesso a database di materiali utili, opportunità di scambio di esperienze, ecc.) e supporto nella promozione dei loro risultati a livello internazionale.
Attualmente aderiscono 28 amministrazioni (ARPAT vi aderisce fin dal 2004) sia piccole (10.000 abitanti) che grandi (7 milioni di abitanti), situate in 9 diversi Paesi europei.
Testo di questo numero a cura di Simone Ricotta
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