c Le leggende di Caserini - 26/01/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
Home Capitolo
APRE CAPITOLO RASSEGNA STAMPA
RASSEGNA STAMPA
Invia questa notizia ai tuoi conoscenti
Home Sito
APRE IL SITO DI PROGETTO GAIA
[Data: 26/01/2010]
[Categorie: Iniziative ]
[Fonte: AspoItalia.it]
[Autore: Ugo Bardi]
Social network:                e decine d'altri attraverso addthis.com Tutti gli altri con: addthis.com 

Spazio autogestito Google


Le leggende di Caserini
Segnaliamo l'iniziativa di domani, Mercoledi' 27 Gennaio, alle 17:30 presso la biblioteca del convento delle Oblate, a Firenze, dove Stefano Caserini presenterà il suo ultimo libro sulle leggende climatiche.

Stefano Caserini sta facendo un ottimo lavoro di divulgazione sul riscaldamento globale.
Docente al Politecnico di Milano e studioso di problemi climatici , Caserini non si limita a fare quello che fanno la maggior parte dei ricercatori in questo campo, ovvero a pubblicare il loro lavoro sulle riviste scientifiche. Caserini, invece si lancia attivamente all'attacco dei negazionisti, così come ha fatto nel suo libro precendente "A qualcuno piace caldo" (Edizioni Ambiente, 2008) dove è andato a fare le bucce ai tanti negazionisti della domenica che si sentono in grado di pontificare sulla scienza del clima senza saperne un piffero.

Con questo libro, "Guida alle leggende sul clima che cambia" (edizioni ambiente, 2009), Caserini è andato a fare un'utile opera di sbugiardamento delle tantissime sciocchezze che girano sul clima. Dalla Groenlandia verde al tempo dei vichinghi, al "punto caldo della troposfera" al vino in Inghilterra nel medio evo, Caserini ci offre una guida ragionata delle fesserie dei negazionisti. La storia è ben scritta, sarebbe divertente se non fosse che qui si scherza col fuoco. Ma vale la pena di leggerla, se non altro per capire a quali livelli di idiozia si può arrivare quando si confonde la politica con la scienza.

Caserini è uno dei pochi scienziati italiani che si è reso conto della necessità di scendere in campo e sporcarsi le mani rispondendo anche in modo aggressivo alle campagne propagandistiche dei negazionisti. Purtroppo molti scienziati rimangono confinati nella loro torre d'avorio e la recente vicenda del furto delle email del Climate Research Units dimostra che la torre non è un rifugio sicuro. C'è gente, la fuori, che non si ferma davanti a nulla, neanche ad azioni illegali e infami. Bisogna tenerne conto e agire di conseguenza.

PARTECIPA ALLA CAMPAGNA "IO FACCIO LA MIA PARTE"

 

Per il nostro Emporio... clicca!CLICCA PER IL NOSTRO EMPORIO

 

Spazio autogestito Google