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[Data: 27/01/2010] [Categorie: Animali ] [Fonte: Terra] |
[Autore: Simonetta Lombardo] |
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Il governo ci riprova: al Senato arriva oggi la caccia "no timing" LEGGE COMUNITARIA. Un emendamento presentato dal Pdl introduce l’abolizione dei limiti temporali per il calendario venatorio. Con il fucile tutto l’anno, ma a guadagnare sono le aziende faunistiche e i candidati leghisti per le regionali. Sfondamento del calendario venatorio. Cacciatori in giro per campagne ad agosto a sparare alle tortore e per paludi a febbraio, a riempire il carniere con uccelli acquatici. Rischia di passare come al solito sottobanco, travestito da norma filo ambientalista, l’allungamento no limits dei tempi dell’attività venatoria: stavolta è nella legge Comunitaria che viene discussa al Senato oggi e votata, presumibilmente, tra stasera e domani mattina. L’articolo 38 sostanzialmente annulla i due limiti temporali all’attività venatoria, che oggi - con tutte le deroghe regionali – non può essere permessa prima del primo settembre e oltre il 31 gennaio. Dopo quella data si entra in epoca di nidi e passaggio di migratori in buona parte protetti dalle norme europee, e prima è la piena stagione degli amori e dell’allevamento dei piccoli. Ha quindi un senso, la scelta operata a suo tempo dalla legge 157, vero obiettivo dei numerosi tentativi operati in questa legislatura di rivedere e riscrivere più o meno parzialmente le norme venatorie.
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