Nef: la crescita e il clima non vanno d’accordo…
La crescita globale dell’economia non è compatibile con i programmi di contrasto al cambio climatico. Lo sostiene l’ultimo rapporto della New Economics Foundation (Nef), un think tank indipendente di base a Londra.
Secondo gli analisti, l’obiettivo fissato dall’Unione Europea, che prevede di limitare a 2° la crescita delle temperatura media globale, non sarebbe già di per sé raggiungibile mantenendo gli attuali livelli di espansione economica. Per conseguire l’obiettivo, si legge infatti nel rapporto, “anche ad un tasso di crescita del 3% (un livello basso per molte nazioni emergenti), l’economia mondiale dovrebbe ridurre i suoi impieghi energetici e le sue emissioni del 71% entro il 2050 ovvero del 2,7% all’anno. Tutto ciò significherebbe più che raddoppiare l’incremento medio dell’efficienza energetica realizzato tra il 1965 e il 2002. Ma anche così il livello di CO2 presente nell’atmosfera si attesterebbe a quota 500 microparticelle per milione, un livello in grado di far alzare la temperatura ben oltre il limite dei 2 gradi”.
Per il direttore del Nef Andrew Simms «la crescita senza fine sta spingendo la biosfera oltre i suoi limiti». Per questo, ha affermato in un intervento ripreso dal Guardian, «dobbiamo cambiare la nostra economia allo scopo di farla convivere con i suoi vincoli ambientali. Nessuna “banca centrale dell’ambiente” potrà mai venirci in soccorso in caso di bancarotta ecologica».
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