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[Data: 11/02/2010] [Categorie: Sostenibilità ] [Fonte: Terranauta.it] |
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Petrolio assassino, la petizione per i popoli dell'amazzonia Vi proponiamo l'appello, con relativa petizione, scritto dal team di Avaaz.org in favore delle popolazioni della foresta amazzonica che hanno intentato causa a Chevron, colosso del petrolio accusato di aver avvelenato la foresta pluviale con tonnellate di rifiuti tossici. A seguire il testo integrale dell'appello: "Il gigante petrolifero Chevron rischia di perdere un’azione legale storica per aver scaricato rifiuti tossici in Amazzonia. Aiutiamo la popolazione della foresta pluviale a vincere di fronte all’opinione pubblica ed alla corte di giustizia, esercitando pressione sul nuovo amministratore delegato della Chevron per ripulire questo disastro e bloccare le sporche pressioni politiche della Chevron. La sentenza finale è imminente dopo una lunga battaglia legale tra il gigante petrolifero Chevron e le coraggiose popolazioni indigene dell’Amazzonia ecuadoriana, che chiedono un risarcimento per le tonnellate di rifiuti tossici scaricate nella foresta pluviale. Se Chevron sarà costretta a pagare miliardi come risarcimento danni, sarà un grande passo avanti per chiedere conto ai maggiori inquinatori del mondo. Messo alle strette di fronte all’imminente sconfitta, il gigante petrolifero ha lanciato un’aggressiva e disperata campagna di pressione politica nel tentativo di ribaltare la sentenza. Ma il nuovo amministratore delegato e presidente della Chevron, John Watson, sa bene che il marchio e la reputazione della sua società sono sotto tiro. È il momento di far salire la tensione e creare un precedente storico che lancerà ripercussioni nelle sale di consiglio delle compagnie in tutto il mondo! Firma la petizione per chiedere a Watson ed alla Chevron di pagare per ripulire il loro disastro in Ecuador, ed i nostri partner la consegneranno direttamente a loro, ai loro azionisti ed ai media americani. Dal 1964 al 1990, la Texaco – compagnia del gruppo Chevron – ha scaricato deliberatamente tonnellate di rifiuti tossici dai propri giacimenti petroliferi nell’Amazzonia ecuadoriana – poi si è ritirata senza ripulire adeguatamente per l’inquinamento provocato. Per timore di un’imminente sconfitta in sede giudiziaria, Chevron ha fatto ricorso a macchinazioni legali, potenti agenzie di relazioni pubbliche e lobbisti per ridurre al silenzio i propri accusatori e scrollarsi la responsabilità per il massiccio disastro ambientale e umano che ha innescato. Chevron ha giurato ripetutamente di volersi rifiutare di pagare per una decontaminazione anche se dovesse esservi obbligata da una corte di giustizia, dicendo “Ci opporremo a questa decisione fino a quando l’inferno non gelerà. E anche allora combatteremo sul ghiaccio”. La sua più recente strategia: spingere il governo USA a fare pressione sull’Ecuador per insabbiare il caso. I cittadini in Ecuador ed in tutto il mondo stanno riunendo i propri sforzi per affrontare una delle imprese più grandi e inquinanti del mondo. Se vinceremo, sarà un passo decisivo verso un futuro di reale responsabilità sociale e ambientale e difesa dei diritti umani. Aggiungiamo le nostre voci oggi! Con speranza e determinazione, PS – Questa campagna fa parte di uno sforzo congiunto di Amazon Watch, Rainforest Action Network ed altri partner dediti alla difesa dell’ambiente e dei diritti umani in tutto il mondo. Clicca qui per firmare la petizione e aiutaci a consegnare personalmente al nuovo direttore esecutivo della Chevron John Watson un mesaggio che non potrà ignorare. FONTI: ChevronToxico, La Campagna per la Giustizia in Ecuador, include un nuovo video di ecuadoregni debilitati che chiedono all’amministratore delegato della Chevron di ripulire l’inquinamento petrolifero. "CRUDE. The Real Price of Oil", il documentario di Joe Berlinger premiato da una giuria che documenta l’epica battaglia per incriminare il gigante petrolifero Chevron per la sua sistematica contaminazione dell’Ecuador." Articolo tratto dal sito www.avaaz.org. |
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