c Una storia semplice - 01/03/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 01/03/2010]
[Categorie: Scienza ]
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Una storia semplice

Il Prof. Adriano Mazzarella, in un comunicato pubblicato sul sito dell’Università di Napoli sostiene che la fusione della calotta artica sia dovuta ad un’ attività vulcanica sottomarina. Attribuisce tale scoperta ad una recente spedizione scientifica diretta dal dott. Robert Sohn della Woods Hole Oceanographic Institution.
Contattato da Ugo Bardi il dott. Sohn smentisce in modo categorico: l’energia dei vulcani è largamente inferiore a quella necessaria per fondere quei ghiacci, e in ogni caso i vulcani sono molto distanti dalla zona della fusione dei ghiacci.

.Secondo il Prof. Mazzarella “il colossale fornello geotermico si accende e si spegne sotto i ghiacciai dell’Artico in maniera del tutto naturale e questo giustifica pienamente la variabilità areale dei ghiacciai artici che da tempo i mass media imputano solo all’azione forsennata di produzione dell’anidride carbonica (CO2) da parte dell’uomo”..

No, le cose non stanno così (purtroppo).

Sarebbe quindi auspicabile che dal sito dell’Università di Napoli venisse tolto il comunicato, o almeno la sua conclusione, in cui è scritto: “I vari convegni internazionali che cercano di fissare un tetto alle emissioni di CO2 passeranno alla storia come la più inutile manifestazione di presunzione dell’uomo”.

.

Per approfondire la vicenda si può leggere il racconto di Ugo Bardi sul blog “Effetto Cassandra”.

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