Clima, la Cina lavora per modificare le precipitazioni meteo
La Cina intende incrementare sensibilmente le azioni finora intraprese per modificare localmente il regime delle piogge. In particolare l’impegno è per aumentare le precipitazioni in alcune regioni chiave per la produzione di cereali.
Lo ha dichiarato il direttore dell’amministrazione meteorologica cinese, Zheng Guoguang, precisando che è in forte aumento nel Paese la domanda di interventi tecnologici per contrastare tanto la siccità, quanto i rischi di grandine.
Da queste azioni, ha affermato Zheng, ci si aspetta un rilevante contributo al programma governativo che mira a incrementare l’attuale produzione nazionale di granaglie di circa 50 milioni di tonnellate annue, pari a circa il 10% della produzione attuale.
Il metodo consiste nel procurare la pioggia “bombardando” le nuvole con particelle di ghiaccio secco (cioè anidride carbonica ghiacciata) o filamenti ioduro d’argento.
La tecnica è già stata usata in non solo contro la siccità, ma anche per contrastare gli incendi e per garantire cieli sereni in occasione di eventi importanti (es: la cerimonia inaugurale e quella finale delle Olimpiadi di Pechino).
In tutto, nel 2009, sono stati effettuati 840 voli di “inseminazione” dei cieli, cui vanno aggiunti 16.000 razzi e 890.000 “bombe” sparate da terra, che hanno coperto un’area di 3,6 milioni di km quadrati (circa un terzo della Cina, pari a 11 volte l’Italia). La spesa complessiva è stata di 910 milioni di yuan (quasi 100 milioni di euro), ma secondo il Centro per le modifiche meteorologiche ha generato guadagni 30 volte superiori.
Gli interventi sulle condizioni meteorologiche sono iniziati in Cina nel 1958, ma le tecniche sono ancora in pieno sviluppo.
Secondo le fonti cinesi, i monitoraggi successivi ai vari interventi hanno verificato che queste azioni non creano inquinamento.
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