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[Data: 08/03/2010] [Categorie: Scienza ] [Fonte: ilvelino] |
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Clima, nuovo studio mostra origine umana riscaldamento Le prove su una origine da attività umana del riscaldamento globale sono sempre più evidenti. A ribadire il concetto, secondo quanto riporta la “Bbc”, è un’analisi pubblicata sul Wiley Interdisciplinary Reviews Climate Change Journal dal Met Office britannico in collaborazione con l’università di Edimburgo, di Melbourne e della Victoria University canadese. Secondo i ricercatori del centro meteorologico di Sua Maestà, da uno studio compiuto su oltre 100 analisi effettuate sul tema, risulta che il clima della terra sta cambiando rapidamente a causa dei gas a effetto serra e il fatto che le attività umane siano responsabili dell’aumento della temperatura è molto più palese che in passato. Tanto che ci sono “meno del 5 per cento di probabilità che siano le variazioni naturali le responsabili dei mutamenti climatici”. A dimostrarlo, per Peter Stott del Met Office, sarebbero i cambiamenti registrati nei ghiacci del Mare Artico, l’umidità atmosferica, la salsedine in alcune zone dell’Oceano Atlantico e i cambiamenti di temperatura nell’Antartide: tutti fenomeni “coerenti” con l’influenza umana sul clima. Per gli scienziati infatti cause naturali quali eruzioni vulcaniche, o variazioni solari, non sarebbero da soli in grado di spiegare i cambiamenti climatici. Lo studio, partito un anno fa, arriva in un momento in cui parte della scienza ufficiale ha messo in dubbio le conclusioni raggiunte dall’Ipcc e dall’università dell’East Anglia, accusate di aver manipolato i dati sul riscaldamento globale. In un altro studio pubblicato su “Science” – riferisce il “Daily Mail” - Natalia Shakhova, una scienziata dell’università di Fairbanks, in Alaska, ha invece rilevato che il metano congelato nell’Artico starebbe per fuoriuscire nell’atmosfera a causa del riscaldamento terrestre, in quantità paragonabile a quello che attualmente viene prodotto dagli oceani di tutto il mondo. Un fenomeno che se dimostrato porterebbe a immettere nell’atmosfera 8 milioni di tonnellate di metano considerato il più potente gas a effetto serra, 30 volte più potente della CO2 nell’intrappolare il calore del sole. Una tesi avversata tuttavia da Martin Heimann dall'Istituto Max Planck che ha sottolineato come non esistano prove di un aumento di queste emissioni che tuttavia sarebbero trascurabili considerato che le emissioni globali sono di circa 440 milioni di tonnellate di metano. |
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