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[Data: 09/03/2010] [Categorie: Sostenibilità ] [Fonte: MISNA] |
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Dopo l'8 marzo: cambiamenti climatici, donne in prima linea Colture distrutte, insicurezza alimentare delle famiglie e pozzi d’acqua contaminata sono le manifestazioni più concrete dei cambiamenti climatici subite dalle donne, in prima linea nelle attività agricole e non solo, dal Sud al Nord del mondo. A darne testimonianza un gruppo di donne provenienti da Senegal, Uganda, Perù e altri paesi ricevuto ieri dal Congresso degli Stati Uniti, a Washington, in occasione della Giornata internazionale della donna. Storie di vita quotidiana spesso all’insegna della povertà e ulteriormente complicata dal riscaldamento globale che colpisce ovunque manifestandosi però con maggiore gravità nelle zone già disagiate dall’Asia all’Africa. “Piove quando non deve, temperature polari quando dovrebbero essere più elevate. Risultato, i nostri terreni sono danneggiati e difficilmente riusciamo a sfamare i nostri figli” ha raccontato la peruviana Marisa Marcavillaca, aggiungendo che “i più giovani abbandonano i centri agricoli per cercare lavoro in città” con pesanti conseguenze sulla produttività. Altra latitudine, l’Uganda, stesse difficoltà: “Il ritorno delle alluvioni nel 2009 seguite da otto mesi di siccità hanno distrutto le colture, ipotecando la sicurezza alimentare delle popolazioni, oltre ad aver distrutto scuole, infrastrutture e inquinato pozzi di acqua” ha detto l’ugandese Constance Okollet. Altrove, in Senegal, le piantagioni sono minacciate dall’innalzamento del livello del mare che introduce nei terreni elevate quantità di sale, rovinando le attività agricole. Da Biloxi, nel Mississipi, l’esperienza di Sharon Hanshaw, la cui vita è stata drammaticamente segnata dall’uragano Katrina che ha colpito la zona nell’Agosto 2005. Storie di vita diverse, tutte segnate dai cambiamenti climatici, con un medesimo appello rivolto al Congresso americano: maggior impegno dei governanti per ridurre emissioni di gas ad effetto serra, a favore di politiche ecosostenibili, in particolare nell’ambito dei negoziati internazionali sul clima e del prossimo incontro internazionale previsto a Dicembre in Messico. |
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