c India: incendio in un impianto della Bayer CropScience - 16/03/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 16/03/2010]
[Categorie: Alimentazione ]
[Fonte: Attac]
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India: incendio in un impianto della Bayer CropScience

Comunicato Stampa, 15 marzo 2010

Un incendio è scoppiato giovedi in un impianto della Bayer CropScience per la fabbricazione di pesticidi, in India. Dalla fabbrica, situata nei pressi di Ankleshwar, sono fuoriusciti mercaptano e tricloruro di fosforo, due gas tossici. Un tecnico dell’Impianto, un uomo di 27 anni, è rimasto ucciso. I gas sono fuoriusciti dall’impianto appestando col loro odore le aree vicine. Le cause dell’incendio non sono ancora note.

Secondo i soccorritori, l’incendio è avvenuto nell’impianto per la preparazione di Ethoprophos. La fuga di gas è durata circa 90 minuti. L’Ethoprophos, che è classificato come "estremamente tossico" (Classe 1) dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, è il principio attivo dell’insetticida Mocap, prodotto dalla Bayer. Questa sostanza altera seriamente il funzionamento del sistema nervoso. A bassi livelli di esposizione, l’Ethoprophos causa tremori, nausea e debolezza; ad alti livelli, paralisi e morte.

Philipp Mimkes della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG Germania), una organizzazione che da trent’anni sta monitorando le attività della Bayer, dice: "La Bayer è il leader mondiale nel mercato dei pesticidi, molti dei quali sono responsabili di inquinamento e avvelenamenti in tutto il mondo. Solo poche settimane fa abbiamo chiesto il ritiro di tutti i pesticidi in Classe 1 dell’OMS, tra cui l’Etoprophos". Già nella sua Relazione Annuale del 1995, la Bayer aveva promesso di "sostituire i prodotti in Classe 1 dell’OMS con prodotti a più bassa tossicità". A quindici anni di distanza, la Compagnia non ha ancora mantenuto la sua promessa.

Un portavoce della polizia, M.S.Shukla a detto al Times of India: "A seguito delle numerose segnalazioni, è stato attivato un monitoraggio dell’aria che ha confermato come, nelle ore mattutine fosse presente un’alta concentrazione di gas. A causa del cattivo odore sono stati riportati molti casi di nausea e vomito. La situazione è tornata alla normalità a partire dalle 9 della mattina".

Nell’agosto del 2008, in un impianto della Bayer CropScience vicino a Charleston, negli Stati Uniti, è esploso un serbatoio. Due lavoratori hanno perso la vita e i tremori sono stati avvertiti nel raggio di oltre 15 chilometri. L’Ente per la salute e la sicurezza sul lavoro degli Stati Uniti, dopo una analisi dell’incidente, ha criticato " i sistemi di sicurezza malfunzionanti, le procedure di emergenza seriamente carenti e la mancanza di preparazione del personale". Secondo una inchiesta governativa, l’area è scampata per poco a una catastrofe che avrebbe potuto superare quella di Bhopal, del 1984. Gli inquirenti del Congresso sono giunti alla conclusione che l’esplosione era andata "pericolosamente vicina" a danneggiare un serbatoio pieno di MIC (isocianato di metile). Se il serbatoio esploso avesse colpito il serbatoio di MIC, le conseguenze avrebbero potuto essere anche peggiori di quelle del disastro del 1984 in India.

vedere anche:

Times of India: http://timesofindia.indiatimes.com/...

* Chiediamo alla BAYER di ritirare i pesticidi più pericolosi * Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer

www.cbgnetwork.org (anche in italiano)
CBGnetwork@aol.com Fax: ( 49) 211-333 940 Tel: ( 49) 211-333 911

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