Da Hansen ulteriori conferme sui cambiamenti climatici. Per chi ne avesse bisogno...
La Commissione europea vede la necessità di dare nuovo impulso alle iniziative globali volte ad affrontare i cambiamenti climatici, di mettere in atto in tempi brevi il testo dello scorso dicembre di Copenaghen e soprattutto come sia indispensabile l' assistenza finanziaria accelerata ai Paesi in via di sviluppo.
La presa di coscienza è significativa ma se è vero quanto affermato da James Hansen occorrerebbe un altro tipo di reazione, più immediata e "allarmata" «Il cambiamento climatico è una bomba a orologeria, ma con un impegno urgente e concreto a livello globale possiamo ancora disinnescarla, prima che le conseguenze ricadano irrimediabilmente sui nostri nipoti».
Il climatologo della Columbia university, direttore del Goddard institute for space studies (Giss) della Nasa e al contempo divulgatore verso il grande pubblico dei complessi temi ambientali (tra l'altro per primo ha parlato del legame tra cambiamenti climatici e attività umana) è stato ospite oggi a Roma del Wwf Italia e della Fondazione Aurelio Peccei, per la Aurelio Peccei Lecture 2010.
La lecture, dal titolo "L'impatto umano sul sistema climatico", è stata anche l'occasione per presentare il primo libro di Hansen "Storms of my grandchildren" ("Le tempeste dei miei nipoti. La verità sulla catastrofe climatica che verrà e la nostra ultima possibilità per salvare l'umanità"), che sarà presto pubblicato anche in Italia. Nella circostanza Hansen ha fornito il quadro in termini numerici sulla situazione in atto: «per evitare effetti disastrosi e insospettati su tutti i sistemi economici e sociali e sui sistemi naturali che sono alla loro base, la concentrazione di CO2 in atmosfera non dovrebbe oltrepassare le 350 parti per milione (ma siamo già a 388) e la differenza tra l'energia solare che entra nel nostro sistema climatico e quella che ne esce non dovrebbe superare 1 watt per metro quadro (ma siamo già a 1,6). E ora che questi limiti sono stati superati, solo un'azione urgente e decisa da parte di tutti i governi potrà ridare all'umanità la necessaria sicurezza climatica».
Il richiamo ai grandi della Terra e alla richiesta globale di azione contro il cambiamento climatico, è confermata dal Wwf che ha annunciato l'adesione record all'Ora della Terra 2010, che il 27 marzo a partire dalle 20.30, vedrà spegnersi le luci di città, monumenti, abitazioni di almeno 1.100 città in oltre 100 Paesi del mondo, un risultato mai eguagliato nelle edizioni precedenti. In Italia si spegneranno oltre 60 comuni, tra cui città come Roma, Milano, Firenze, Bologna, Genova, Palermo. «Nel momento in cui stanno per riprendere i negoziati sul clima, la testimonianza scientifica e l'accorato richiamo all'azione di uno dei più grandi climatologi al mondo ribadiscono la gravità del riscaldamento globale in atto sempre più documentata dai migliori studi scientifici nonostante il continuo clamore dell'industria professionale del negazionismo» ha affermato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia.
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