Scenderanno in piazza per dire che l’acqua deve restare fuori dal mercato. Sabato 20 marzo le cento associazioni nazionali e i mille comitati territoriali che aderiscono al Forum nazionale movimenti per l’acqua manifesteranno a Roma per chiedere ancora una volta di fermare il processo di privatizzazione delle reti idriche. Ci hanno provato con le 400 mila firme raccolte per una proposta di legge di iniziativa popolare, ci proveranno con un corteo, e sono pronti anche a ricorrere al referendum. Perché se sarà fatta la volontà del governo, entro il 2012 tutto il servizio idrico nazionale potrebbe essere affidato, tramite gara, a soggetti interamente privati.
“Dopo l’emanazione del decreto Ronchi abbiamo deciso di riunirci per una grande manifestazione nazionale – spiega Paolo Carsetti, segretario del Forum italiano dei movimenti per l’acqua – consapevoli che quanto stava accadendo era solo un tassello di una politica molto più ampia, che in breve avrebbe toccato tutti i beni comuni, fino a mettere sul mercato la vita delle persone” (
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Il comitato promotore ricorda che le adesioni all’iniziativa sono moltissime: dal Coordinamento nazionale enti locali per l’acqua pubblica - che nella sola Sicilia raccoglie 112 comuni - all’Associazione nazionale dei comuni virtuosi, alla Legautonomie-Associazione nazionale autonomie locali, alla Legautonomie del Veneto e della Campania, e ancora l’Associazione Rete del Nuovo Municipio, all’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Benevento sono ad oggi 169 gli enti e 179 le istituzioni locali che hanno fatto pervenire la propria adesione ai promotori della manifestazione nazionale del 20 marzo a Roma. E in tutta Italia – ricorda sempre il comitato - “si moltiplicano le iniziative organizzate in preparazione di quest’appuntamento”.
In Veneto, in Liguria, in Puglia, in Lombardia, in Toscana, in Umbria, in Emilia Romagna, in Campania i vari comitati locali promuovono assemblee, incontri, concerti per sensibilizzare i cittadini e informarli dell’avvio del percorso che dalla manifestazione porterà al deposito dei quesiti referendari e alla raccolta delle firme.
Quella di Roma sarà una manifestazione/spettacolo, con artisti di strada, bande musicali, gli slogan e i colori di “quel popolo che non si arrende alla mercificazione di diritti umani essenziali, come l’acqua, l’aria che respiriamo, la terra su cui viviamo”.
Il corteo partirà alle 14 da Piazza della Repubblica e si concluderà a Piazza Navona. Il corteo seguirà il seguente percorso: Piazza Repubblica, Via delle Terme di Diocleziano, Via G. Amendola, Via Cavour, Largo Visconti Venosta, Via Cavour, Largo Corrado Ricci, Via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia, Via di San Marco, Via delle Botteghe Oscure, Largo di Torre Argentina, Corso Vittorio Emanuele II, Piazza di San Pantaleo, Via della Cuccagna, Piazza Navona. Verso le 18:00 circa è previsto arrivo a Piazza Navona. Verso le 18:00-19:30 circa inizieranno gli interventi dei promotori (
guarda qui il percorso).
“Mentre la nostra proposta di legge d’iniziativa popolare giace nei cassetti delle commissioni parlamentari – ricorda il comitato nel suo appello -, l’attuale governo ha impresso un’ulteriore pesante accelerazione, approvando, nonostante l’indignazione generale, leggi che consegnano l’acqua ai privati e alle multinazionali (art. 23bis, integrato dall’ art. 15-decreto Ronchi). Non abbiamo alcuna intenzione di permetterglielo”.
Il comitato chiama tutti alla manifestazione del 20 “per bloccare le politiche di privatizzazione della gestione dell’acqua, per riaffermarne il valore di bene comune e diritto umano universale, per rivendicarne una gestione pubblica e partecipativa, per chiedere l’approvazione della nostra legge d’iniziativa popolare, per dire tutte e tutti assieme ‘L’acqua fuori dal mercato!’”.
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