I Verdi sfidano il governo: "Ecco i siti dove sorgeranno i rettori nucleari. Ora smentiteci"
Monfalcone (Friuli Venezia Giulia), Chioggia (Veneto), Caorso (Emilia Romagna), Fossano e Trino (Piemonte), Scarlino (Toscana), San Benedetto del Tronto (Marche), Montalto di Castro e Latina (Lazio), Termoli (Molise), Mola di Bari (Puglia) o sito tra Nardò e Manduria, Scanzano Ionico (Basilicata), Oristano (Sardegna), Palma (Sicilia).
Sono queste, secondo i Verdi, le località che ospiteranno i siti dove verranno posizionati i reattori nucleari. Per il partito del Sole che ride è l'ora di farla finita di giocare a nascondino. «Noi Verdi abbiamo reso noti da tempo l'elenco dei siti dove verranno costruite le centrali e sfidiamo il governo a smentirci» ha dichiarato il presidente nazionale Angelo Bonelli.
La sfida all'esecutivo è stata lanciata a seguito dell'ennesimo tentativo di mischiare le carte e prendere tempo, in cui è coinvolto anche Enel. «L'imbroglio ai danni dei cittadini sul ritorno al nucleare dell'Italia ha raggiunto la sua apoteosi. Mentre il 5 dicembre scorso l'Amministratore delegato dell'Enel Fulvio Conti diceva nella trasmissione "Effetto domino" di avere l'elenco dei siti ma che non li avrebbe rivelati nemmeno sotto tortura, adesso, dopo una tirata d'orecchie da parte del governo, fa marcia indietro e dice che è davvero prematuro parlare di siti».
Ma se il governo vuole mettere la prima pietra per il nucleare di "nuova" generazione nel 2013, non è affatto prematuro incominciare a "pensare" dove posizionarla. Il motivo del ritardo di comunicazione è spiegato dal presidente nazionale dei Verdi «L'elenco dei siti delle centrali atomiche è stato già redatto ed è al sicuro negli uffici dell'Enel ed in quelli del ministro Scajola. Gli italiani, però, ne verranno a conoscenza solo dopo il 28 e 29 di marzo, ossia dopo le elezioni regionali» ha concluso Bonelli.
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