Pasti "Bio" e a km zero nelle scuole di Forlimpopoli e San Lazzaro
La frutta e la verdura non percorre più di 50 km, la carne al massimo 100. Filiera corta che privilegia la produzione biologica, garanzia di salubrità e tracciabilità. Grazie alla collaborazione dell'assessorato all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna e di Pro.B.E.R. (l’associazione di produttori biologici e biodinamici dell’Emilia Romagna), i Comuni di Forlimpopoli e di San Lazzaro di Savena portano nelle scuole alimenti sani, sicuri, locali, prodotti nel rispetto dell'ambiente.
Forlì-Cesena, 26 marzo 2010 - Carne biologica locale nelle scuole di Forlimpopoli (Fc) e San Lazzaro di Savena (Bo): sana, a chilometri zero grazie ad una filiera corta. Proveniente da bovini nati in zona, allevati e alimentati con prodotti locali. E grazie alla consulenza di Sportello Mense Bio - servizio di Pro.B.E.R. promosso e finanziato dalla Regione Emilia Romagna e dedicato alle mense biologiche in Emilia Romagna - ugualmente competitiva, perché i risparmi nella gestione compensano i maggiori costi del prodotto di qualità.
Mele e pomodori coltivati nel raggio di 50 chilometri, la carne da allevamenti che al massimo ne distano 100. Possibilmente biologici. Di qualità certicata. Con un appalto biennale per il rifornimento alle mense di tutte le scuole (escluse le superiori), il Comune di Forlimpopoli ha fissato nuovi requisiti nei bandi di gara (in linea con le prescrizioni regionali) per l’assegnazione di prodotti alimentari al centro di cottura comunale di via Allende, struttura che sforna 500 pasti al giorno per gli studenti.
Le aziende aggiudicatarie si distinguono proprio perché garantiscono performance di sostenibilità, come l’utilizzo di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, la vicinanza chilometrica, la riduzione degli imballaggi, la certificazione di qualità e l’utilizzo di prodotti biologici.
Le aziende selezionate sono: Ricci di Cesenatico per i prodotti freschi da forno e uova; l'azienda agricola Mengozzi di Forlì per la frutta e la verdura; il Conad Giardino di Forlimpopoli per le carni fresche; la ditta Man di Rimini per i surgelati; Mst di Carpena per il latte e i suoi derivati.
Nell’ambito del progetto “Forlimpopoli: città artusiana, città degli stili di vita”, è stato poi siglato un protocollo con Pro.B.E.R. (l’associazione di produttori biologici e biodinamici dell’Emilia Romagna) per il mercato Biologico Itinerante Artusiano e la valorizzazione dell’alimentazione sostenibile e sana.
Anche a San Lazzaro - primo comune in Regione - la bistecca a scuola è biologica, già dall’inizio del 2010. Nei nidi, nelle materne e nelle primarie arriva quindi carne proveniente da animali alimentati con mangimi da agricoltura biologica e curati con sistemi naturali. Dieci gli allevamenti dell’Appennino coinvolti nel progetto di filiera corta attivato da Pro.B.E.R insieme alla società di ristorazione Concerta e al Comune attraverso all’istituzione Sophia, che gestisce i servizi e la mensa scolastica.
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