Pannolini lavabili, perché no?
Dal 24 aprile al 2 maggio, quattordici Paesi coinvolti nella Settimana Internazionale del Pannolino Lavabile, un evento di informazione e sensibilizzazione sull’alternativa ecosostenibile al classico “usa e getta”. Tra i promotori anche il gruppo NonSoloCiripà, animato da famiglie di tutta Italia che apprezzano il vantaggio economico di avere per casa un “ecobimbo”.
Bologna, 14 aprile 2010 - Sette giorni per provare a cambiare abitudini quotidiane e rendere più “green” la gestione famigliare di un bambino piccolo. Scocca il 24 aprile la Settimana Internazionale del Pannolino Lavabile, un evento di informazione e sensibilizzazione sull’alternativa ecosostenibile al classico “usa e getta” che coinvolge 14 Paesi fino al 2 maggio con una serie di iniziative sul territorio. Tra gli aderenti e promotori della settimana - ormai iniziativa di educazione ambientale internazionale dal 2005 - anche “NonSoloCiripà”, un gruppo di genitori di tutta Italia che consiglia a tutti la “rivoluzione” del pannolino lavabile e offre consulenza, assistenza e materiale informativo a enti e asili, pediatri e rivenditori.
Per avere sempre più “ecobimbi" che impattano meno sull’ambiente.
I punti di forza del pannolino lavabile? “NonSoloCiripà” li divide in 4 ordini di motivazioni: medico-sanitarie, economiche, ambientali ed educative.
Il pannolino lavabile mette la pelle del bambino a contatto con tessuti traspiranti e
assorbenti, mentre quello “usa e getta” contiene varie sostanze
sintetiche e composti chimici. Senza contare che l’effetto “asciutto” ritarda l’abbandono del pannolino. Effetto ottenuto con un materiale superassorbente - il polyacrilato - che secondo il Gruppo disidrata la cute del bambino e la rende facilmente irritabile.
I pannolini lavabili costano dai 150 agli 800 euro
(a seconda del modello scelto) dalla nascita al vasino, contro i 1.500 -3.000 euro
per i pannolini “usa e getta”. Anche aggiungendo i costi del detersivo e dei lavaggi, l’opzione “eco” resta più conveniente.
L’impatto sull’ambiente dei pannolini monouso è elevatissimo: si tratta di prodotti che sprecano risorse (consumo di cellulosa, consumo di acqua ed energia e utilizzo di sbiancanti chimici e materie plastiche), destinati a diventare rifiuti che non si possono differenziare e che costituiscono ormai fino al 10% del totale dei rifiuti solidi urbani. In più, per degradarsi totalmente impiegano
500 anni.
Infine, il contenuto simbolico ed educativo: fare del pannolino lavabile un’abitudine di tutti i giorni è in sé un modo per veicolare - anche all’interno delle proprie reti sociali - un messaggio e un mezzo di promozione della cultura del riutilizzo.
Per partecipare alla Settimana del Pannolino Lavabile e promuovere un'iniziativa ad hoc, contattare “NonSoloCiripà” all’indirizzo di posta elettronica info@nonsolociripa.it. Il gruppo fornisce supporto per organizzare insieme l’evento, oltre a materiale divulgativo ed eventualmente alla presenza di uno di genitori associati che potrà affiancare gli interessati portando la propria testimonianza diretta.
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