Clima, Italia sempre più calda: "Aumenteranno gli effetti estremi"
ROMA - Nel corso degli ultimi ventisette anni la temperatura media italiana è aumentata di un grado. Lo rivela l'Annuario Ispra 2009, realizzato dallo stesso Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale e presentato a Roma. Come ribadisce Stefano Laporta, subcommissario dell'Ispra, "si evidenzia un incremento della temperatura, dal 1981 al 2008, di circa un grado centigrado". Le conseguenze di questa variazione, sottolinea, "ricalcano in Italia un trend globale". Sono infatti "sempre più accentuati- continua Laporta- il fenomeno dell'erosione costiera, della desertificazione, della fusione dei ghiacciai, della riduzione della quantità e qualità delle risorse idriche, e del dissesto idrogeologico".
A causa di questi mutamenti globali, avverte il subcommissario Ispra, "alcune aree di piana costiera depresse (circa 1.400 chilometri di sviluppo lineare) potrebbero essere inondate, mentre le coste basse e sabbiose (circa 4.000 chilometri) potrebbero essere soggette a forte erosione, con infiltrazioni di acqua salata nelle falde di acqua dolce".
"AUMENTO DEGLI EFFETTI ESTREMI" - "A livello globale la temperatura continua a crescere. E' vero che abbiamo avuto un inverno piovoso e freddo, ma ciò non contraddice i mutamenti climatici". Lo afferma Domenico Gaudioso, responsabile settore Clima dell'Ispra: "La teoria dei mutamenti climatici- ricorda Gaudioso- ci dice che ci sarà un aumento degli effetti estremi". Ieri, intanto, è stata approvata dall'Aula del Senato la mozione di maggioranza sulle politiche ambientali, mozione definita 'negazionista' dei mutamenti climatici dal mondo ambientalista e dall'opposizione.
AUMENTA IL RISCHIO FRANE, INCOMBE SULL'1,7% DELLA POPOLAZIONE - In Italia "si è incrementato" il rischio frane, rischio che nel nostro Paese corrono attualmente 992.403 abitanti pari all'1,7% dell'intera popolazione italiana. A rilevarlo sempre l'Ispra nel suo annuario 2009 sui dati ambientali. Attualmente, precisa il Rapporto, sono state censite "più di 485 mila frane, che interessano un'area di oltre 20.700 chilometri quadrati, pari al 6,9% della Penisola. In Italia a essere interessati dalle frane sono 5.708 comuni italiani. Di questi, continua il rapporto Ispra, 2.940 sono a livello molto elevato di rischio, 1.732 a livello elevato e 1.036 a livello medio. A determinare le frane in Italia, precisa Luca Guerrieri, ricercatore del dipartimento Difesa del suolo Ispra, tre fattori. "Si tratta delle caratteristiche geomorfologiche del territorio italiano, delle condizioni metereologiche- spiega- e quindi ad esempio di inverni con piogge abbondanti, e delle politiche di edificazione". Inoltre, aggiunge Guerrieri, "quelli che una volta erano semplici fenomeni naturali, oggi diventano disastri perché si è costruito in aree ad elevato rischio frane".
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