Ambiente è salute
Che cosa determina lo stato di salute di ognuno di noi e della comunità in cui viviamo? Oltre ai fattori genetici, sostanzialmente gli stili di vita e l’ambiente. Due elementi che s’incrociano, due valori inscindibili che devono essere al centro delle azioni di tutela sia nell’ambito delle politiche per la salute che di quelle ambientali. Il libro-agenda “Ambiente è salute in Emilia-Romagna” realizzato dal Servizio Comunicazione ed Educazione alla sostenibilità esplora questo mondo e propone una ricca rassegna di esperienze e progettualità.
La salute, la qualità dell’ambiente e della vita sono valori inscindibili e devono essere al centro delle azioni di tutela sia nell’ambito delle politiche per la salute che di quelle ambientali. In questi ultimi anni stiamo assistendo ad una progressiva convergenza tra aree tematiche che fino a qualche tempo fa vivevano in una relativa e sostanziale indipendenza.
La complessità del concetto di salute, che fa oggi ampio riferimento ai rapporti fra comunità e ambiente nel suo determinarsi e qualificarsi, e la parallela complessità delle interazioni fra le variabili ambientali - intese come fattori di rischio per la salute - rappresentano l’area concettuale in cui si collocano molte situazioni che costituiscono aree di criticità operativa, organizzativa e concettuale per i servizi pubblici chiamati a dare risposte ai cittadini.
Tutto ciò assume maggiore rilevanza se si tiene conto della crescita di consapevolezza dei cittadini che, sempre più, si aspettano dalle amministrazioni risposte integrate e orientate alla globalità dei problemi.
La crescita di consapevolezza, la richiesta di partecipazione e di informazioni chiare e fruibili sono le caratteristiche da incentivare per contrastare la sfiducia nelle istituzioni, la genesi di timori non sempre fondati, le percezioni incoerenti dei rischi. In questo ambito, le probabilità di successo si amplificano se si creano condizioni per un confronto costruttivo fra le opinioni e i modi di pensare della popolazione e i saperi provenienti dai settori tecnico scientifici.
Il passaggio dall’educazione ambientale all’educazione alla sostenibilità, prospettato dall’Unesco come un percorso per il decennio 2005/2014 particolarmente articolato, include attività di promozione della salute, di tutela dell’ambiente e di diffusione di buone pratiche responsabili verso la comunità in cui si vive e verso le future generazioni. Perché la qualità della vita e la salute della cittadinanza sono un obiettivo che richiede un approccio sempre più interdisciplinare, utilizzando contemporaneamente la lente ambientale e quella medica, la lente dell’amministratore e quella dell’educatore. Fattori come i rischi socio-ambientali, l’allungamento della vita media, le disparità nell’accesso alle cure e ai servizi chiamano infatti in causa attori diversi che mettono a disposizione competenze complementari.
Per questo la Regione Emilia-Romagna propone una vera e propria “politica per la salute” che evidenzi e incentivi il passaggio dal concetto di stato a quello di processo, intendendo la salute come il risultato di un percorso; capace di ragionare in termini di comunità e non soltanto di individuo; capace appunto di “abbandonare” la semplice prevenzione per dare una risposta più strutturata e multisettoriale.
L’impegno della Regione: la sfida dell’integrazione
Per favorire questo salto di qualità dall’educazione ambientale a quella per la sostenibilità, la Regione Emilia-Romagna nel 2009 ha varato anche una legge, la numero 27, dedicata appunto a Informazione ed educazione alla sostenibilità. Questa sarà, soprattutto, il motore per l’integrazione tra livelli di programmazione, nella comunicazione, nella formazione, nel marketing sociale e sul fronte delle attività che devono vedere marciare sempre più spesso insieme chi si occupa di ambiente e chi si occupa di salute.
Già dal 2005 è attivo il Gruppo Regionale Ambiente Salute Sostenibilità (GRASS), costituito per dare attuazione a un Progetto Laboratorio di sperimentazione sulla tematica “Ambiente è Salute”, finanziato dalla Regione all’interno degli annuali Bandi INFEA per i Centri di Educazione Ambientale (CEA).
Il gruppo di lavoro, costituito principalmente da CEA di diverse province che agiscono in partnership, si è arricchito nel corso delle due successive edizioni del progetto e riunisce anche altri soggetti tra cui ARPA, Associazioni di volontariato, Coordinamento Nazionale Marketing Sociale, Lega Italiana Lotta contro i Tumori, Istituto Oncologico Romagnolo, Coordinamento Italiano A21 locale.
Tra gli obiettivi raggiunti: censimento di un’articolata offerta di proposte educative e comunicative connesse al tema; sviluppo di un’azione di formazione ai formatori; diffusione della tematica per allargare la base dei soggetti coinvolti; sperimentazioni di modalità innovative di intervento nella società civile; modalità di trasferibilità delle esperienze; sviluppo di azioni di comunicazione rivolte alla cittadinanza; azione educativa rivolta alle scuole.
Sta poi per concludersi il progetto “Un modello, mille pratiche”, con un ricco programma di iniziative tra cui il concorso multimediale per ragazzi dagli 11 ai 25 anni “Ti conVinci” e l’appuntamento finale a Carpi (MO) il 6 giugno: un corsa podistica non competitiva e un evento presso il Parco della Resistenza al pomeriggio per festeggiare in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente i vincitori del concorso “TiconVinci” e quanti hanno partecipato all’intero progetto.
Tutti gli approfondimenti sono sul sito del progetto www.ambientesalute.net, dove si possono consultare le sintesi dei lavori svolti dal gruppo GRASS.
“Infanzia a colori”
È dimostrato che i figli di genitori fumatori hanno una propensione al fumo più alta di quelli i cui genitori, invece, tabagisti non sono. Il progetto pilota vuole sviluppare nei bambini - a partire dalla scuola dell’infanzia e dalla scuola primaria - la simbologia e l’immaginario idonei a costruire comportamenti (anche istintivi ed emozionali) di scelta del non fumo.
“Pancia globale”
Progetto sperimentale che porta alla scoperta delle relazioni che connettono le tematiche ambientali alla globalizzazione, l’alimentazione all’agricoltura, la salute al benessere generale.
“Far fruttare il capitale…sociale!”
Laboratori di formazione rivolti ai cittadini dedicati alle interazioni tra dimensione individuale, sociale ed ambientale. Nel laboratorio di Marzaglia (MO) ogni anno seminari e incontri su medicina naturale, linguaggio del corpo, alimentazione consapevole, nonché mostre, animazioni, spettacoli e uno spazio per le associazioni.
In attuazione del Programma INFEA 2008/2010 e della nuova L.R. 27/2009 sulla educazione alla sostenibilità, si prevede l’ulteriore ampliamento e consolidamento del gruppo interdisciplinare e l’attuazione di uno specifico programma di attività pluriennale.
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