Cina, migliaia di persone a rischio di sterilizzazione forzata
(23 aprile 2010)
Le autorità del sud della Cina non devono violare i diritti umani portando avanti il loro programma di sterilizzazione forzata di migliaia di persone previsto per questo mese, ha dichiarato Amnesty International.
Secondo quanto riportato dagli organi di stampa cinesi, funzionari della città di Puning, provincia del Guangdong, intendono sterilizzare 9559 persone, alcune contro la loro volontà, entro il 26 aprile. La campagna di sterilizzazione è iniziata il 7 aprile.
Quattro giorni dopo, le autorità hanno riferito di aver raggiunto almeno il 50 per cento del loro obiettivo. Un medico locale ha riferito agli organi di stampa che il suo team aveva pianificato di lavorare dalle 8.00 del mattino alle 4.00 del giorno successivo.
Secondo quanto riportato, le autorità di Puning avrebbero trattenuto 1337 parenti delle coppie individuate per la sterilizzazione nel tentativo evidente di fare pressione su di loro affinché acconsentano all'operazione.
Le autorità giustificano la campagna, sostenendo che c'è un ampio numero di lavoratrici migranti incinte nella zona e che alcuni residenti non hanno compreso i regolamenti per la pianificazione e, pertanto, non vi si adeguano.
La Cina ha introdotto la legge sulla pianificazione familiare e della popolazione nel settembre 2002 nel tentativo di standardizzare le politiche di pianificazione familiare nel paese e salvaguardare i diritti delle persone. La coercizione, inclusa la detenzione di membri della famiglia nell'attuazione della legge, è proibita.
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