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[Data: 11/05/2010] [Categorie: Ecologia ] [Fonte: DIRE] |
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Pd nucleare, 72 intellettuali e scienziati a Bersani: "Una soluzione" "No a posizioni antiscientifiche, va considerato fra le opzioni possibili". Fra i firmatari, Veronesi, Hack, Debenedetti. Gli Ecodem: 'Il partito è contrario' ROMA - "Tutte le opzioni dovrebbero essere considerate, nessuna esclusa, inclusa quella nucleare, non come 'la' soluzione ma come 'parte della' soluzione". E' quantosi legge nella lettera di 72 tra intellettuali, scienziati, giornalisti, docenti universitari e manager indirizzata al segretario del Pd, Pier Luigi Bersani (oggi in bell'evidenza sulla prima pagina del 'Riformista', a pagina 25 sul 'Corriere della Sera'), nella quale si chiede al partito, in sostanza, di puntare anche sul nucleare evitando la "sbrigatività e il pressapochismo" di alcuni esponenti democratici, nel quale, stigmatizzano si parla anche di "masserie fosforescenti" per dire no al ritorno all'atomo. Certo, concedono i firmatari dell'appello a Bersani, il programma del governo per la 'revanche atomica' contiene "forzature e punti sbagliati", ma non è "in alcun modo giustificata l'avversione al reingresso dell'Italia nelle tecnologie nucleari" da parte del Pd. Perciò, i firmatari, "raccolti su iniziativa di due nostri collaboratori- vanta il 'Riformista'- Chicco Testa e Umberto Monopoli", chiedono al segretario del Pd di evitare "un atteggiamento elitario e snobistico", prendendo atto che "il nucleare non è di sinistra, né di destra" e garantendo che "le sedi nazionali e locali del Pd, gli organi di stampa, le sedi di riflessione esterna consentano un confronto aperto e pragmatico", ritenendo infine "innaturale e incompremsibile ogni chiusura preventiva". Tra i firmatari della lettera, Umberto Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia; Margherita Hack, astrofisica; Carlo Bernardini, professore emerito di Fisica; Franco Debenedetti, economista; i deputati Pd Erminio Quartiani e Francesco Tempestini e i senatori Pd Enrico Morando, Tiziano Treu, Pietro Ichino. ECODEM: "PD CONTRARIO, I FAVOREVOLI LO DICANO E SI VOTI" - "Sul nucleare la posizione del Pd, contrario all'attuale nucleare, è assolutamente chiara ed è la stessa di grandi forze progressiste europee, dai socialdemocratici tedeschi ai liberali inglesi alle forze emergenti dell’ecologismo riformista". Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, senatori Pd ed esponenti Ecodem, rispondono così all'appello con cui alcuni parlamentari e scienziati chiedono a Pier Luigi Bersani di rivedere il 'no' all'atomo. Per Ferrante e Della Seta, "se qualcuno, sulla base di visioni ed analisi francamente un po' datate, vuole cambiarla, lo proponga nelle sedi democratiche del partito e si voti". Il Pd, continuano gli esponente di Ecologisti democratici, "è contrario alle attuali tecnologie nucleari". Ciò, spiegano Ferrante e Della Seta, perché "a fronte di costi di investimento esorbitanti e tali da richiedere il sussidio più o meno diretto di finanziamenti pubblici, non hanno risolto nessuno dei problemi di sicurezza e di impatto ambientale, a cominciare da quelli legati allo smaltimento delle scorie radioattive". Inoltre, tornare al nucleare per l'Italia "vorrebbe dire spendere tra i 20 e i 30 miliardi di euro per avere forse tra quindici anni quattro centrali, che contribuirebbero per meno del 5% ai consumi energetici". Per Ferrante e Della Seta, "è legittimo che iscritti e simpatizzanti del nostro partito la pensino diversamente, ma questa è la posizione del Pd". Quindi, ribadiscono, "se qualcuno chiede un rovesciamento di questa linea, più che promuovere appelli non ha che da proporlo nelle sedi deputate, come l’assemblea programmatica del 21 e 22 maggio". |
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