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[Data: 12/11/2007] [Categorie: Politica ] [Fonte: Peace Reporter] |
[Autore: Luca Galassi] |
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Non demonizzate i Rom Europa - 07.11.2007 Intervista alla parlamentare europea Viktoria Mohàcsi, ungherese di origini Rom
Come ha accolto il decreto di espulsione per i rumeni accusati di 'pericolosità
sociale' emesso nei giorni scorsi dal governo italiano? Il decreto di emergenza facilita l'espulsione dei rumeni e dei rom con pochissime
garanzie procedurali. Mi aspetto che vi sia la piena conformità alle normative
europee e internazionali per la tutela dei diritti umani. Spero che le autorità
italiane stiano applicando il decreto in modo misurato e mi auguro che si eviti
di connotare il provvedimento con caratterizzazioni di tipo razziale. Anche le
rappresaglie collettive nei campi Rom sono un fatto deprecabile. Spero inoltre
che il governo italiano mantenga tutte le garanzie contro le espulsioni collettive
e l'applicazione arbitraria della giustizia. Numerosi legali hanno espresso forti
dubbi sulla legalità del decreto stesso. Quali sono, a livello politico, le azioni da intraprendere per evitare un deterioramento
dei rapporti tra il governo italiano e i suoi omologhi europei, specialmente quello
rumeno? Prima di tutto, i politici e i media italiani devono smetterla di demonizzare
i cittadini rumeni, inclusi i Rom. Credo fermamente che il cosiddetto 'pacchetto
sicurezza' e le 'espulsioni' non siano la risposta ai problemi della comunità
rumena in Italia. Sia il vostro Paese che tutti i Paesi dell'Unione europea dovrebbero
formulare strategie che abbiano come obiettivo l'inclusione sociale e l'anti-discriminazione.
Tali politiche dovrebbero essere elaborate e adeguatamente finanziate per incoraggiare
l'integrazione dei migranti di qualsiasi provenienza. Credo che questo sia l'unico
modo per contrastare la povertà e l'esclusione, e a seguito di ciò anche abbattere
la predisposizione a delinquere. Sfortunatamente, la discriminazione e l'inazione
dei politici giocano un ruolo preponderante nel contribuire all'insuccesso di
politiche di integrazione. Già dall'inizio del mio mandato avevo chiesto all'Unione
Europea un approccio collettivo al problema. Credo che Italia e Romania dovrebbero
cominciare ad affrontare il problema seriamente, altrimenti si verificheranno
conflitti sociali ben peggiori nin futuro. Credo che l'Unione Europea sia il luogo
deputato per affrontare la questione. alcune settimane fa, con altri 50 colleghi
parlamentari, abbiamo inviato una lettera al governo sloveno, attuale presidente
della UE, chiedendo una conferenza intergovernativa sui Rom. Ancora non abbiamo
ricevuto risposta. La mia raccomandazione al governo italiano è che elabori una
seria proposta da presentare all'Unione Europea.
Vi sono fondi che l'Unione Europea destina alla minoranza Rom in Europa? Se sì,
come vengono spesi? I fondi ci sono, ma sono esigui. Lo scorso anno la mia collega Els De Groen ha
chiesto alla Commissione di relazionare al Parlamento sulla questione. La Commissione
ha riferito che i vari fondi, tra cui quello per lo sviluppo regionale, hanno
ammontato, nel periodo 2000-2005, a 250 milioni di euro. Se consideriamo che i
Rom nel territorio dell'Unione Europea sono 100 milioni, per ciascuno di loro
sono stati spesi, in cinque anni, meno di tre euro. Come funziona il 'Decennio per l'inclusione dei Rom'? Quali azioni concrete sono
state adottate da questa istituzione? Il Decennio per l'inclusione dei Rom non è un'istituzione. E' un progetto di
nove stati dell'Europa dell'Est - inclusa la Romania e 4 Stati membri della Ue
- per facilitare l'integrazione dei Rom entro il 2015. Il Decennio è un'iniziativa
giovane e il suo reale potenziale non è stato ancora raggiunto. Alcune politiche
sono state avviate, ma senza il pieno coinvolgimento dell'Unione Europea, ci sono
poche chances che l'inziativa, per quanto importante, abbia successo. La situazione dei Rom in Ungheria è migliore rispetto a quella degli altri Paesi? Direi di no. In Ungheria i Rom hanno gli stessi problemi che in tutti gli Stati
membri. Sono soggetti a discriminazione ed esclusione sociale. Tuttavia, il governo
ungherese ha messo in atto una serie di politiche, specialmente nel campo dell'istruzione,
che sono una prima risposta alle esigenze dei Rom. In questo campo, l'Ungheria
è molto più avanti dell'Italia. Rimango costernata di fronte a un Paese membro
dell'Unione Europea e del G8 incapace di gestire problemi relativi ai più elementari
diritti umani.
Quali sono le soluzioni possibili, secondo lei? Italia e Romania devono trovare delle strategie per integrare sia i Rom che tutti
gli altri migranti. Poi è necessario il coinvolgimento dell'Unione Europea nello
sviluppo di politiche di integrazione sostenibili. L'Italia, inoltre, dovrebbe
agire subito per accogliere la direttiva europea sull'uguaglianza razziale. Vorrei,
in conclusione, sottolineare il fatto che, per gli episodi recenti accaduti in
Italia, il crimine commesso è assolutamente da condannare. Ma non possiamo permettere
che l'azione di alcuni individui faccia degenerare la situazione in xenofobia
e razzismo. I pericoli di tali irresponsabilità sono ben noti, nella nostra storia. |
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