c
Home
Capitolo |
RASSEGNA STAMPA Invia questa notizia ai tuoi conoscenti |
Home
Sito |
[Data: 10/06/2010] [Categorie: Equità ] [Fonte: Amnesty International] |
[Autore: ] |
Social network: e decine d'altri attraverso addthis.com |
Spazio autogestito Google |
Rafforzare gli Obiettivi di sviluppo del millennio: Amnesty International sollecita gli stati a non ignorare i diritti umani nell'azione per porre fine alla povertà Amnesty International ha dichiarato oggi che i gruppi più vulnerabili e poveri del mondo rischiano di esser tagliati fuori dagli sforzi per sradicare la povertà, se gli stati non porranno i diritti umani al centro della loro azione. Il rapporto di Amnesty International chiede ai governi di garantire che tutte le iniziative relative agli Osm siano coerenti con i diritti umani, affrontare la discriminazione che colpisce le donne, istituire obiettivi nazionali da raggiungere, favorire il diritto di partecipazione e rafforzare i meccanismi di accertamento delle responsabilità. Uguaglianza di genere, salute materna e insediamenti abitativi precari sono i tre temi principali messi in evidenza nel rapporto, allo scopo di mostrare lo scarto esistente tra l'attuale struttura degli Osm e gli standard internazionali sui diritti umani. Si calcola che le donne costituiscano il 70 per cento delle persone che vivono in povertà. Il rapporto di Amnesty International denuncia come donne e bambine continuino a subire discriminazione di genere, violenza e ulteriori violazioni dei diritti umani in tutte le società. Violazioni dei diritti umani quali i matrimoni forzati e precoci e la violenza contro le donne e le ragazze impediscono alle donne di prendere decisioni sulle loro vite. Gli Osm, inoltre, non prestano sufficiente attenzione ai diritti sessuali e riproduttivi. Dal Perú alla Sierra Leone, il rapporto di Amnesty International illustra gli ostacoli in cui le donne che vivono in povertà s'imbattono nell'accesso alle cure per la salute materna. Gli Osm si pongono il traguardo di migliorare la vita di almeno 100 milioni di residenti negli insediamenti abitativi precari: un traguardo che Amnesty International giudica "fortemente inadeguato e debole", dato che nel 2020 si ritiene che un miliardo e quattrocento milioni di persone si troveranno in quelle condizioni. Anche in questo caso, gli Osm non tengono conto degli obblighi derivanti per gli stati dal diritto internazionale. Amnesty International ha documentato sgomberi forzati di comunità che vivono negli insediamenti abitativi precari in ogni parte del mondo, con effetti catastrofici per persone che già si trovavano in condizioni di povertà. Gli Osm ignorano gli obblighi, di grande importanza, di prevenzione e protezione. Dal Burkina Faso al Brasile, il rapporto denuncia le lacune esistenti nei meccanismi di accertamento delle responsabilità, lacune che rendono più arduo e talvolta impossibile l'accesso alla giustizia per le persone che vivono in povertà. "I diritti umani sono un elemento decisivo per dare concretezza agli Osm" - ha concluso Cordone. "I governi devono essere chiamati a rispondere del fatto che i loro sforzi per raggiungere gli Osm siano coerenti con i diritti umani". Ulteriori informazioni Il rapporto "Dalle promesse ai fatti" viene pubblicato nell'ambito della campagna "Io pretendo dignità", lanciata da Amnesty International il 28 maggio 2009. La campagna intende denunciare e combattere le violazioni dei diritti umani che rendono le persone povere e le intrappolano nella povertà, mobilitando persone di ogni parte del mondo affinché chiedano ai governi, alle grandi aziende e ad altri soggetti di ascoltare la voce di chi vive in povertà e riconoscere e proteggere i loro diritti. Gli Osm sono la più importante iniziativa globale per affrontare la povertà e derivano dalla Dichiarazione del Millennio, adottata 10 anni fa. |
Per il nostro
Emporio...
clicca!
Spazio autogestito Google