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[Data: 07/07/2010] [Categorie: Documenti;Ecologia ] [Fonte: Eco dalle città] |
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Rapporto Ecomafie 2010: passa dalla Lombardia il traffico illecito di rifiuti Legambiente ha presentato a Milano il report sulle ecomafie. In Lombardia un terzo delle grandi inchieste italiane sul traffico di rifiuti. La criminalità organizzata si è radicata in varie zone lombarde nel settore dell'illegalità criminale La Lombardia sempre più crocevia dei traffici illegali di rifiuti. È quanto emerge dal focus lombardo del rapporto Ecomafia 2010 stilato da Legambiente e presentato nella sede della Regione Lombardia. Secondo i dati contenuti nel report, un terzo delle grandi inchieste italiane sui traffici illeciti di rifiuti passa dalla Lombardia, che vede tra l'altro aumentare le infrazioni accertate nella gestione dei rifiuti (153 nel 2009 contro le 144 del 2008) e il numero di persone denunciate (241 nel 2009 contro le 164 del 2008). Da quando, nel 2001, è stato introdotto il reato che punisce le attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, «in Italia - ha spiegato Sergio Cannavò, vice presidente di Legambiente Lombardia - si sono svolte 153 inchieste, di cui 14 sono i casi esclusivamente lombardi». «Ci sono poi 39 altri casi che hanno visto la Lombardia in qualche modo coinvolta, o perchè luogo di transito dei traffici illeciti di rifiuti - ha aggiunto - o sede delle imprese o luogo di residenza dei trafficanti, o ancora perchè sede temporaneo di stoccaggio». Dati che, secondo Legambiente Lombardia, confermano «la presenza di criminalità organizzata nel settore dell'illegalità ambientale in varie zone della Lombardia». Da qui l'appello in vista dell'Expo. «La preoccupazione forte - ha precisato Enrico Fontana, del direttivo nazionale di Legambiente e autore del rapporto Ecomafia 2010 - è il rischio di inserimento delle imprese della criminalità organizzata nel ciclo degli appalti. Per questo serve un patto forte con le istituzioni e anche con le imprese, perchè gli eco-furbi venga allontanati dalle associazioni di categoria». L'appello di un patto forte con le istituzioni è stato subito raccolto dall'assessore regionale al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Daniele Belotti, che ha annunciato «tolleranza sotto zero nei confronti di coloro che, mafiosi o non, creano danni nell'ambiente o nella gestione dei rifiuti». Anche in vista dell'Expo l'attenzione, come conferma Belotti, sarà «massima: l'Expo deve essere un'opportunità per la Lombardia, non una mangiatoia per speculatori spregiudicati o organizzazioni criminali». |
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