Finanziaria in divisa
06.12.2007
Ventun miliardi alla Difesa, Natale ricco per le aziende belliche
Le minacce del Ventunesimo secolo, evocate con forza sempre maggiore, dopo l'11
settembre, ad ogni vertice annuale della Nato, si chiamano terrorismo e armi di
distruzione di massa. Entrambe hanno fatto della paura un elemento di strategia
politica. E per contrastare la paura si affinano e si consolidano i sistemi di
difesa. Ovvero: ci si arma. Secondo il Sipri (Istituto di studi per la pace di
Stoccolma), nel mondo le spese militari sono cresciute nel 2006 del 3,5 percento
rispetto all'anno precedente, superando i mille miliardi di dollari (quasi 680
milioni di euro). Nella classifica dei Paesi produttori di armi, l'Italia è al
settimo posto, con 20 miliardi di euro. Il nostro Paese destina al settore difesa
l'1,5 percento del proprio prodotto interno lordo.
Risorse sparse. Le spese militari rappresentano una delle voci più onerose nel bilancio del
nostro Paese. Grazie alla Finanziaria, passata a fine estate al Senato per un
pugno di voti e in attesa della votazione alla Camera, sono previsti stanziamenti
per 23 miliardi e 352 milioni di euro (21 miliardi nel bilancio preventivo della
Difesa, 2.424 aggiunti dalla Finanziaria). L'aumento rispetto al 2007 (la misura
allora ammontava a 21 miliardi e 11 milioni) è dell'11,1 percento. Le previsioni
di spesa per il comparto militare, invece di far capo solo al ministero della
Difesa, sono disseminate nelle più disparate allocazioni: oltre alla Finanziaria
e al bilancio della Difesa, come detto, i contributi spaziano dal ministero per
l'Economia a quello dello Sviluppo economico. Essendo sparse in vari bilanci,
le risorse rendono opaca la loro interpretazione. Vediamo di cominciare a far
luce sulla loro allocazione, andando a verificare, punto per punto, dove e a cosa
sono destinate le risorse stanziate nella Legge Finanziaria.
L'articolo 5, comma 12, stanzia un fondo di 107 milioni di euro per il pagamento dell'accisa
(imposta) sui prodotti energetici delle Forze Armate.
All'articolo 21 del Disegno di Legge, il comma 1 cita: "Per l'organizzazione del vertice G8
previsto per l'anno 2009 è stanziata la somma di euro 30 milioni per l'anno 2008."
Il vertice si terrà alla Maddalena, in Sardegna, da dove il mese scorso sono partiti
1.500 soldati Usa, nell'ambito della dismissione della base militare, che verrà
definitivamente lasciata dalla Marina statunitense nel febbraio 2008.
L'articolo 22 integra con 30 milioni di euro il taglio del 15 percento della scorsa Finanziaria
per la 'professionalizzazione' delle Forze Armate; stanzia inoltre 140 milioni
di euro per 'garantire la capacità operativa' delle stesse. Venti milioni di euro
vanno poi all'arsenale della Marina militare di Taranto e 40 per il funzionamento
dell'Arma dei Carabinieri.
Nell'articolo 31 si propone l'allocazione di risorse per: 15 velivoli addestratori Aermacchi
M346; 12 elicotteri Agusta Westland EH101; sistema di comunicazioni Sicote per
i Carabinieri in funzione anti-terrorismo; progetto Soldato futuro; partecipazione,
con la Francia, alla costruzione del satellite di comunicazioni Sicral 2. Per
l'attuazione di tale piano sono autorizzati contributi quindicennali per un totale
di 1 miliardo e 50 milioni di euro.
All'articolo 31, comma 2, figurano, per la partecipazione al programma del Caccia Eurofighter: 318 milioni
di euro per il 2008, 468 per il 2009, 918 per il 2010, 1.100 per il 2011 e 1.100
per il 2012. Aggiunti a quelli già previsti dalla Tabella F della Finanziaria
(importi da iscrivere in bilancio alle autorizzazioni di spesa delle leggi pluriennali),
si raggiungono, per 5 anni, 4.884 milioni di euro. Al comma 3, si dispone l'erogazione
di ulteriori fondi per il programma di sviluppo delle fregate multiruolo Fremm,
in cooperazione con la Francia. Il totale è di un miliardo e 50 milioni in 15
anni. Sempre nella Tabella F della Finanziaria vi sono fondi aggiuntivi per le
fregate Fremm di circa 800 milioni di euro.
Nell'articolo 93, per esigenze legate alla tutela dell'ordine pubblico, è previsto, per un piano
di assunzioni, uno stanziamento di 50 milioni di euro per il 2008, di 120 per
il 2009 e di 140 per il 2010. Risorse, queste, destinate all'Arma dei Carabinieri,
alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza, alla Polizia penitenziaria e al
Corpo forestale.
L'articolo 95 destina 200 milioni di euro in più per 2008, 2009 e 2010 ciascuno per i rinnovi
contrattuali e la 'valorizzazione delle specifiche funzioni svolte nella tutela
dell'ordine pubblico e della difesa nazionale. Destinatari il corpo di Polizia
e le Forze Armate. Nella tabella del ministero per l'Economia è inoltre iscritto
oltre un miliardo di euro per il finanziamento delle missioni italiane all'estero.
In conclusione, le spese militari aumentano, a dispetto delle promesse del governo
Prodi. Che nel programma pre-elettorale si era impegnato, "nell’ambito della cooperazione
europea, a sostenere una politica che consenta la riduzione delle spese per armamenti".
Promesse da marinaio.
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