c Cani senza padrone, la carica dei 600 mila - 28/07/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 28/07/2010]
[Categorie: Animali ]
[Fonte: Corriere.it]
[Autore: Giorgia Rozza]
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Tante le iniziative di sensibilizzazione. La campagna sms «Io l'ho visto»

Cani senza padrone, la carica dei 600 mila
Il lavoro dei volontari, il business dei canili privati. E con l'estate alle porte torna l'emergenza abbandoni

Johnny, uno dei tanti cani che si sono ritrovati senza padrone e ora vive in un canile (foto G. Rozza)
Johnny, uno dei tanti cani che si sono ritrovati senza padrone e ora vive in un canile (foto G. Rozza)
MILANO - Sono in tanti, contarli è impossibile. Sono sparsi in tutta la penisola, riuniti in associazioni non profit piccole o grandi oppure semplici privati che ogni giorno operano per proteggere, sterilizzare, curare, portare a passeggio e trovare casa al silenzioso esercito dei cani senza padrone. Nel nostro Paese quest’ultimo ammonta, stando ai dati forniti dalle Regioni al Ministero del Welfare, a 600mila, 450mila dei quali vivono in stato di abbandono in strada, soprattutto al Sud. Senza i volontari, che molto spesso spendono di tasca propria per cure veterinarie e cibo, il problema randagismo sarebbe assai più grave, con conseguenze pesanti per la sicurezza delle persone, vedi fenomeno dei cani vaganti nel Mezzogiorno, e per le tasche degli italiani. Perché è con i soldi delle nostre tasse che i comuni, per legge proprietari dei cani senza padrone, mantengono questi ultimi dopo che nel 1991 fu approvata la legge 281 che vieta la soppressione degli animali accalappiati.

IN STRADA E NEI CANILI - I problemi connessi al randagismo sono essenzialmente due: quello dei cani di strada e quello degli animali rinchiusi nei canili. Silvia Esposito, trentunenne veterinaria di Somma Vesuviana, fa i conti con tutti e due. Da sempre raccoglie cani malati dalle strade del Parco Nazionale del Vesuvio, li cura, li sterilizza e cerca per loro un’adozione. Ma non si limita a questo: negli ultimi anni ha cercato un dialogo con il sindaco della sua città per entrare senza problemi nel canile convenzionato con il suo comune a fotografare gli animali, preparare appelli per la loro adozione e pubblicarli sul sito www.canidisomma.com, dando loro la possibilità di essere visti e adottati in tutta Italia. Mentre la Asl 4 di Napoli sterilizza i cani di Somma ospitati nei canili, Silvia si concentra su quelli di strada effettuando una media di cinque sterilizzazioni settimanali. A più di duecento cani, inoltre, ha trovato una famiglia. Questo è un esempio di felice collaborazione tra privati volontari e istituzioni ma non sempre le cose filano così lisce.

GALLINE DALLE UOVA D'ORO - Il problema, infatti, è insito nella stessa legge 281/91. Oltre a impedire la messa a morte dei cani nei canili, la 281 puniva amministrativamente l’abbandono (che dal 2004 è sanzionato penalmente grazie alla legge 189), imponeva ai proprietari di tatuare il proprio cane e registrarlo all’anagrafe canina (ma dal 2005 è obbligatorio il microchip), ai comuni di risanare i canili, alle Asl di effettuare le sterilizzazioni e alle Regioni di emettere leggi proprie nel quadro della legge nazionale.

Un pesante freno a questa legge è però insito nella stessa che dà la possibilità ai comuni di appaltare la gestione dei cani a imprenditori privati di contro a un contributo giornaliero che varia da 2 a 7 euro per cane secondo quanto riferisce la Lav. Su questi ingenti appalti molti proprietari di canili iniziarono a lucrare pesantemente, spendendo il meno possibile per i cani e intascando il resto, spesso con la complicità di amministratori pubblici corrotti. Fu questo il motivo per cui non fu dato impulso alle sterilizzazioni che avrebbero concretamente ridotto il numero di cani abbandonati, divenuti, invece, vere e proprie “galline dalle uova d’oro”. E fino a che la legge non cambierà, rendendo tutti i canili pubblici oppure gestiti da associazioni no profit, per i volontari italiani e i loro protetti il destino sarà sempre poco gentile. Per fortuna l'ingegno degli amanti degli animali più sfortunati si è appropriato delle straordinarie potenzialità di Internet e ha creato siti come www.misha.cc dove vengono pubblicati appelli per i cani in cerca di famiglia di tutta Italia, dando loro una visibilità che senza la "grande rete" non avrebbero mai avuto.

L'EMERGENZA ABBANDONI - I volontari lottano anche contro un altro fenomeno, quello degli abbandoni, a cui il randagismo è direttamente collegato, che fa i conti con un’arretratezza culturale che in Italia porta i proprietari di animali da compagnia a sbarazzarsi ogni anno, soprattutto in estate, di 50mila cani e 80mila gatti. Oggi, però, la sensibilità nei confronti di questo fenomeno è aumentata e tante sono le campagne contro l’abbandono. Un’iniziativa interessante è chiamata “Io l’ho visto”, promosso da Prontofido in collaborazione con Radio 105, Radio Monte Carlo, Virgin Radio, Radio Bau & Co e Aidaa, e consta di un numero di sms (3341051030) al quale si possono segnalare cani vaganti in autostrada. Dal 13 agosto, poi, sarà sugli schermi del cinema, la commedia Sansone ispirata al fumetto di Brad Anderson che, insieme alla Lav e al Ministero del Turismo, invita tutti a portare con sé in vacanza il proprio animale da compagnia e ad adottarne uno senza padrone.

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