Candidati Premio “A qualcuno piace caldo 2009″
Come tutti gli anni, riparte il tradizionale premio “A qualcuno piace caldo”, assegnato “alla persona o all’organizzazione italiana che più si è distinta nel diffondere argomentazioni e notizie errate sulla fenomenologia dei cambiamenti climatici con l’intento di impedire, posticipare o rallentare le azioni di mitigazione contro i cambiamenti climatici”.
Da quest’anno il vincitore sarà scelto dal Comitato Scientifico fra i dieci candidati selezionati per l’anno 2009, in seguito elencati.
La proclamazione avverrà il giorno in cui il ghiaccio marino artico raggiunge la sua estensione minima, circa a metà settembre.
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- fornire indicazioni per il voto ai membri del Comitato Scientifico
- proporre una motivazione per il premio.
Grazie e buone vacanze
Il Giornale
Per i due titoli a caratteri cubitali dell’8 gennaio e 23 dicembre 2009, in cui si è approfittando delle nevicate invernali per mettere in discussione il riscaldamento globale, per l’editoriale “La balla spaziale” (sarebbe quella del riscaldamento globale), nonché per aver ospitato un numero impressionante di articoli irragionevoli sul tema dei cambiamenti climatici, a firma Antonio Zichichi, Franco Battaglia e Paolo Granzotto.
La Stampa
per una strabiliante intervista sull’arrivo dell’era glaciale nonché per un articolo “Tutti sbagliati i calcoli sui gas serra” non scritto dall’autore a cui non è stata concessa la possibilità di una replica
Il Corriere della Sera
per il titolo in cui si informa che “L’effetto serra sembra svanito” nonché per la strana teoria sul “clima immutato”
I Senatori D’Alì, Possa, Malan e Fluttero
per aver presentato in Senato una mozione con molti riferimenti negazionisti e per i discorsi tenuti nell’aula del Senato a suo supporto
Franco Battaglia
per l’intervento nel convegno del 3 marzo 2009 e per le straordinarie tesi sull’inutilità del risparmio energetico e delle pubblicazioni scientifiche, nonché per gli articoli contenenti la solita accozzaglia di dati sbagliati e di tesi infondate
Antonio Zichichi
per l’intervento nel convegno del 3 marzo 2009 e per i deliri negli articoli in cui ha proposto la tesi dei “batteri dormiglioni” o in cui ha citato previsioni passate sulla “Morte del mediterraneo entro il 2000”
Il Principe Carlo D’Inghilterra
per aver rilanciato una teoria secondo cui “Restano 99 mesi per salvare la Terra”
Giuliano Ferrara
Per il suo intervento radiofonico in cui ha sostenuto che le preoccupazioni del problema climatico possono essere superate guardando dal finestrino dell’aereo il cielo che “è enorme”, nonché per l’azione del quotidiano da Lui diretto di disinformazione sul tema clima, con articoli e specifici blog.
Nicola Scafetta
Per l’intervista a il Giornale in cui ha negato le importanti responsabilità umane sulle variazioni climatiche con teorie azzardate sull’aumento della CO2 atmosferica e altre affermazioni poco fondate
L’istituto Bruno Leoni
Per una serie da primato di articoli indecenti fra cui spiccano le moderate osservazioni del suo Direttore Generale, secondo cui il riscaldamento globale è “Una nuova superstizione pare pronta a capitalizzare come mai nessuna sulla credulità del mondo” e il clima è “il nuovo oppio dei popoli”, o le acute analisi del Direttore Studi e Ricerche, secondo cui “Il global warming è una grande fonte di rendite economiche” e “Disonestà intellettuale e bugie nella corrispondenza dei climatologi sollevano pesanti dubbi sulla credibilità delle loro tesi”
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