c In agosto la terra ha esaurito le risorse naturali del 2010 - 24/08/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 24/08/2010]
[Categorie: Sostenibilità ]
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In agosto la terra ha esaurito le risorse naturali del 2010

ROMA- "Il 21 agosto l'umanità avrà consumato tutte le risorse che la natura può fornire in un anno". Ciò vuol dire che da quel giorno in poi, consumeremo risorse oltre la capacità della Terra di reintegrarle. E non si tratta solo di derrate alimentari o acqua potabile, ma anche della "capacità di trattenimento e filtraggio dell'anidride carbonica (la CO2)" che ha il nostro pianeta. Cosa significa tutto questo? Che "fino alla fine dell'anno consumeremo stock di risorse aggiuntive accumulando gas a effetto serra in atmosfera". Lo denuncia Global Footprint Network, l'organizzazione internazionale che promuove la sostenibilità attraverso 'l'Impronta ecologica', uno strumento di contabilità ambientale che misura quante risorse naturali abbiamo e quante ne usiamo.

Insomma, consumiamo troppo, più di quanto la Terra sia in grado di fornirci, e il fragile equilibrio fra consumo di risorse e la loro ricostituzione, e tra emissione di gas serra e la capacità di assorbirli, si romperà sabato 21 agosto.

"Quando si esauriscono in nove mesi le risorse di un anno si dovrebbe essere seriamente preoccupati", commenta Mathis Wackerhagel, presidente di Global Footprint Network. "La situazione- avverte- non è meno urgente sul fronte ecologico: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e carenza di cibo e acqua sono tutti chiari segnali di come non potremo più continuare a consumare 'a credito'".

WWF: DEFICIT ECOLOGICO PIU' GRAVE DELLA CRISI

"Quest'anno ci abbiamo messo meno di nove mesi per esaurire il budget di risorse naturali che il pianeta era in grado di offrire". Questo vuol dire che "il deficit ecologico che abbiamo accumulato e' molto piu' grave di qualunque crisi economica che abbiamo attraversato e che potremo attraversare in futuro". Lo afferma in una nota Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia, commentando i dati del Global Footprint Network, che ha calcolato che domani l'umanita' avra' consumato tutte le risorse che la natura puo' fornire in un anno.

Bologna lamenta che una volta oltrepassata la soglia del 21 agosto "fino alla fine dell'anno soddisferemo la nostra domanda ecologica attingendo alle riserve di risorse naturali e accumulando gas serra in atmosfera". Cio', per l'ambientalista, non va bene. "Non possiamo piu' chiedere 'prestiti' alla natura per finanziare i nostri consumi: gli sconvolgimenti climatici e naturali degli ultimi tempi- sostiene- lo confermano". L'uomo, continua il direttore scientifico del Wwf Italia, "deve porre fine allo stile di vita consumistico che sta drammaticamente impoverendo il pianeta, con ricadute evidenti anche sul benessere umano". Per cui "e' ora che governi, imprese e consumatori colgano al piu' presto tutte le opportunita' offerte dalla green economy e da uno stile di vita sostenibile".

Il Wwf Italia invita percio' a "ridurre le emissioni di CO2" cosi' da "bilanciare il budget ecologico".
Questo perche', spiega l'associazione del Panda, i cambiamenti climatici "sono probabilmente i segnali piu' importanti della nostra 'bancarotta' ecologica". Come spiegano gli ambientalisti, "la nostra impronta di carbonio rappresenta la fetta maggiore dell'impronta ecologica umana, ed e' di gran lunga quella in maggiore aumento".

La nostra impronta di carbonio, continua il Wwf Italia, "e' piu' che raddoppiata dal 1970". In questo periodo "e' aumentata a una velocita' tre volte maggiore rispetto al consumo del suolo, il secondo ambito in cui la nostra impronta ecologica e' cresciuta piu' velocemente". In tutto questo le emissioni di CO2 "oggi hanno la responsabilita' di oltre la meta' della domanda dell'uomo nei confronti della natura". Cio' perche', conclude il Wwf, "stiamo producendo molta piu' anidride carbonica di quanto i sistemi naturali del pianeta possano assorbire e cosi' la Co2 si sta accumulando nell'atmosfera contribuendo ai cambiamenti climatici".

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