Italiani all'attacco: 'vittime civili'
Afghanistan - 04.2.2008 Lo sostiene il governatore di Farah. Nel raid Nato con soldati italiani, secondo la fonte, uccisi donne e bambini
Il governatore della provincia occidentale di Farah, Ghulam Mohaidun Balouch,
ha dichiarato questa mattina all'agenzia France Press che “truppe Nato italiane” hanno preso parte all’attacco avvenuto la scorsa notte
nel distretto di Bakwa contro un abitazione nella quale si trovavano alcuni talebani,
tra cui un loro comandante locale, il mullah Abdul Manan.
Secondo il governatore, le vittime del raid, condotto con il supporto aereo dell’aviazione
alleata, sono otto talebani e almeno due civili: una donna e un bambino, moglie
e figlio di uno dei guerriglieri.
Ma il governatore del distretto di Bakwa, Khan Agha, sostiene che le vittime
civili dell’attacco italiano sono di più: “Nell’operazione – ha dichiarato – sono
state uccise nove persone, tra cui due donne e due bambini. Mullah Manan non è
tra le vittime”.
Secondo Khialbaz Sherzai, comandante provinciale della polizia, “nel raid sono
stati uccisi sette civili, tutti membri di una stessa famiglia, tra cui una donna
e due bambini”.
Zona di operazione italiana. Nel distretto di Bakwa, nel sud della provincia di Farah, operano le forze speciali
italiane della Task Force 45 impegnate nell’ operazione Sarissa e, in situazioni di emergenza, i bersaglieri italiani della Forza di Reazione
Rapida, dotati di elicotteri da combattimento Mangusta e carri armati Dardo.
Già un anno fa, nel febbraio 2007, le forze italiane presero parte a un’offensiva per la riconquista del distretto
di Bakwa.
Lo scorso novembre, sempre nella provincia di Farah, le truppe italiane sono state impegnate per
tre settimane nelle operazioni di guerra contro i talebani che avevano conquistato
i distretti di Bakwa e Gulistan.
Il comando italiano smentisce. Il comando italiano di Herat si è precipitato a smentire, con un comunicato,
le dichiarazioni del governatore della provincia di Farah.
“In relazione alle notizie riportate da un articolo di PeaceReporter dal titolo
‘Italiani all’attacco: vittime civili’ e ripreso successivamente da alcune agenzie
di stampa e giornali on line, il Comando della Regione Occidentale a guida italiana
precisa che la notizia è falsa e priva di ogni fondamento. In particolare nessuna
unità delle forze armate italiane ha partecipato ad alcuna operazione svolta la
scorsa notte nel distretto di Bakwa.
Conferme e nuovi particolari. Successivamente, un altro lancio d’agenzia della France Presse, ripreso anche dal sito di Le Monde, riportava le dichiarazioni testuali del governatore della provincia di Farah,
Ghulam Mohaidun Balouch. “L’esercito afgano e gli italiani della Forza internazionale
d’assistenza alla sicurezza della Nato hanno condotto un’operazione contro una
presunta cellula di talebani, riunita nell’abitazione di un comandante talebano
di nome Namanat: dieci persone sono state uccise, di cui otto talebani e la moglie
e il figlio del comandante”.
Il lancio d’agenzia prosegue riportando le dichiarazioni del governatore del
distretto di Bakwa, Khan Agha: “Il raid ha causato nove morti, tra cui due donne
e tre bambini. Solo uno dei nove era un talebano. Le vittime sono state
uccise da colpi d’arma da fuoco”. Quindi dalle truppe afgane e italiane, non dalle
bombe dell’aviazione Nato si diceva in un primo momento.
Il comando dell’Isaf, aggiunge il lancio dell’Afp, ha dichiarato che indagherà
sull’accaduto.
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