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[Data: 25/08/2010] [Categorie: Sostenibilità ] [Fonte: Equo] |
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Piogge torrenziali e deforestazione: dramma in Cina. Evacuate 250 mila persone Non si attenua la violenza della stagione monsonica in Cina. Dopo gli acquazzoni nel sud e nell’ovest del gigante asiatico che hanno ausato la morte di 3.900 persone dall’inizio dell’estate, è la volta della regione nord-orientale, flagellata nel week end da piogge torrenziali che hanno gonfiato il fime Yalu, frontiera naturale tra Cina e Corea del Nord, a livelli pericolosi. Almeno 250mila persone sono state evacuate nella provincia di Liaoning. Nel fine settimana le piogge torrenziali hanno fatto crescere l’acqua del fiume al suo massimo livello da un decennio. Al suo apice sabato sera il flusso dell’acqua era di 27mila metri cubi al secondo e resta a livelli elevati con previsioni di altre piogge nei prossimi giorni. La prima diga di contenimento è stata travolta e le acque hanno allagato parte della città di frontiera cinese di Dandong; solo grazie a una seconda diga si è evitata l’inondazione della zona centrale della città. La televisione di stato ha mostrato elicotteri dell’esercito che portavano in salvo persone e soldati che rinforzavano dighe con sacchi di sabbia. Nonostante i livelli dell’acqua abbiano cominciato a scendere nella notte, le autorità provinciali hanno avvertito che la zona rimane in pericolo. Sul lato cinese del fiume, l’area più gravemente colpita è il Kuandian, dove tra l’altro ci sono state quattro vittime: una coppia di anziani e una madre con il bambino, tutti spazzati via dalla furia delle acque. Meno chiara la situazione sul lato della Corea del Nord, dove c’è un rigido controllo sui media e sui movimenti. Secondo l’agenzia di stampa locale KCNA, almeno 5mila persone sono state evacuate e alcune zone di Sinuiji, la città più vicina al confine, sono state inondate. Il leader Kim Jong-il, come riferito dall’agenzia, ha ordinato ai militari di portare soccorso alle persone rimaste bloccate sui tetti e le collinei. Il Paese è particolarmente soggetto a inondazioni, perchè molte zone hanno subito ampie deforestazioni a causa della penuria di energia elettrica e della carestia alimentare degli ultimi due decenni. Il ponte sul fiume Yalu a Dandong, che è un passaggio di transito vitale per le forniture e il combustibile destinato alla Corea del Nord, rimare aperto, ma i servizi ferroviari sono stati interrotti. |
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