Xoroxloo Duxee morta di disidratazione dopo la chiusura del pozzo dell'acqua dei Boscimani. © Survival |
I Boscimani hanno deciso di ricorrere in appello contro la decisione dell’Alta Corte del Botswana che ha negato loro il diritto di accedere alle fonti d’acqua del loro territorio.
In luglio, il giudice Justice Walia aveva respinto la loro richiesta di utilizzare il pozzo presente nelle loro terre, nella Central Kalahari Game Reserve, esprimendo simpatia per la posizione del governo secondo cui “avendo deciso di abitare in un luogo remoto e scomodo, [i Boscimani] sono responsabili di qualsiasi disagio gli capiti di soffrire”.
La sentenza era stata emessa solo una settimana prima che l’Onu riconoscesse quello all’acqua come un diritto umano fondamentale. È stata anche condannata dalla Commissione africana per i diritti dell’uomo e dei popoli, massimo organismo per i diritti umani dell’Africa, per la negazione del “diritto alla vita” sancito nella Carta africana.
Il governo del Botswana aveva sfrattato i Boscimani dalle loro terre nel 2002, compiendo un atto poi riconosciuto come illegale e incostituzionale dall’Alta Corte. Ciò nonostante, il governo continua a ostacolare il ritorno dei Boscimani a casa impedendo loro l’accesso al pozzo da cui dipendono per procurarsi l’acqua. Senza il pozzo, sono costretti ad affrontare duri cammini per procurarsi da bere fuori dalla riserva.
I Boscimani hanno intentato un caso giudiziario per vedersi riconoscere il diritto di utilizzare il pozzo che il governo ha smantellato e sigillato durante gli sfratti del 2002. Anche se i Boscimani si sono offerti di raccogliere i fondi per rimetterlo in funzione, il governo nega loro il permesso di farlo.
Contemporaneamente, però, ha fatto scavare nuovi pozzi nella riserva per abbeverare gli animali e ha autorizzato l’apertura di un omplesso turistico della Wilderness Safaris con bar e piscina nella terra dei Boscimani, ed è in procinto di dare il via libera all’apertura di una miniera di diamanti presso una delle comunità.
Il presidente del Botswana Ian Khama, membro del Consiglio dell’associazione ambientalista Conservation International, ha descritto lo stile di vita dei Boscimani come “un’arcaica fantasia”.
“Come ogni altro essere umano” ha dichiarato Jumanda Gakelebone, “non possiamo vivere senz’acqua. Noi, i Boscimani, ci appelliamo per un nostro diritto umano fondamentale, e il mondo sta a guardare.”