La Fao punta sul riutilizzo delle acque reflue urbane in agricoltura
E' in corso a Stoccolma la "Settimana mondiale dell'acqua" dove la Fao (Food and agriculture organization) ha presentato il rapporto "La ricchezza dei rifiuti: l'economia dell'utilizzo delle acque reflue in agricoltura". Esiste una sostanziale consapevolezza da parte di tutti che il riciclo dell'acqua reflua urbana per un suo utilizzo nel settore agricolo può contribuire ad alleviare i problemi legati alla scarsità dell'acqua e a ridurre l'inquinamento nell'ambiente, ma tale pratica non è attualmente diffusa (per varie cause) come conferma anche il rapporto Fao.
L'utilizzo in agricoltura delle acque reflue trattate risulta esser praticato in circa 50 paesi, per una superficie complessiva pari al 10% di tutte le terre irrigate. «I case studies analizzati nel rapporto mostrano che il riutilizzo sicuro delle acque reflue per la produzione alimentare può contribuire ad alleviare la competizione tra città e settore agricolo per l'uso dell'acqua nelle regioni caratterizzate da una crescente scarsità di risorse idriche- ha dichiarato Pasquale Steduto, vice-direttore della Divisione "Terra e acqua" della Fao- Nei contesti adeguati, può anche aiutare a gestire il problema dello smaltimento delle acque di scolo urbane e dell'inquinamento dell'acqua da esse causato». In Italia una normativa eccessivamente "prudenziale" in termini di salvaguardia della salute (anche in confronto ad altre norme che riguardano le acque) e la distanza tra le centrali di produzione (i depuratori) e i potenziali utilizzatori (imprese agricole) sono alcune delle cause che non hanno mai fatto decollare questo settore. In attesa che la norma di settore (decreto 185/2003) venga adeguatamente aggiornata è bene rimarcare i vantaggi che l'adozione di questa pratica comporta: gli agricoltori, potrebbero evitare almeno in parte i costi del pompare acqua dalle falde sotterranee mentre la presenza di sostanze nutrienti nelle acque reflue ridurrebbe le loro spese per i fertilizzanti; a fronte di investimenti per la realizzazione di adeguati sistemi per il trattamento e il riciclaggio delle acque reflue ci sarebbe il maggior vantaggio (anche economico per la collettività) di avere disponibilità di acqua potabile per gli altri usi.
«Sebbene il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura non sia l'unico modo per affrontare i problemi della scarsità di risorse idriche e dell'inquinamento- ha ripreso Steduto- esso costituisce in molti contesti una soluzione estremamente vantaggiosa in termini costi-benefici, come dimostra il sempre crescente numero di programmi di riutilizzo che troviamo testimoniati nel rapporto» ha concluso l'esponente della Fao.
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