Ritornano le proteste per i costi di pane e energia
In Mozambico il governo spara sulla folla
Quanto è successo ieri a Maputo, la capitale del Mozambico, potrebbe essere un brutto segnale su come sta avvenendo (e sulle spalle di chi) la faticosa "ripresa" mondiale, visto che ricorda molto i disordini che sconvolsero meno di due anni fa diversi Paesi in via di sviluppo (anche il Mozambico) all'epoca della speculazione finanziaria sui prezzi del cibo e dei biocarburanti. Proprio ieri l'Onu ha detto che i prezzi alimentari internazionali sono saliti al livello più alto da due anni, con un aumento del 5% tra luglio e agosto. La speculazione sulla pelle dei più poveri dei poveri pare ripartita alla grande, con la scusa degli incendi russi, ma a prendere fuoco è nuovamente la disperazione dell'Africa.
Secondo il governo del Frelimo, nei disordini avvenuti il primo settembre a Maputo ci sono stati almeno 7 morti (uno è un poliziotto) e 248 feriti durante una manifestazione contro l'aumento dei prezzi di acqua, elettricità, pane, carburante che sono in forte crescita da almeno due mesi. I mozambicani, di solito molto pacifici dopo aver subito sulla loro pelle la guerra di liberazione dai portoghesi e la successiva infinita guerra civile tra il marxista Frelimo e la destra della Renamo, sono scesi spontaneamente in piazza, ma la loro protesta è stata violentemente repressa dalla polizia che ha arrestato anche almeno 142 persone.
I manifestanti hanno bruciato pneumatici, rovesciato i contenitori dell'immondizia, distrutto vetrine di negozi, danneggiato auto e occupato il quartiere dell'aeroporto, battendosi sul ventre per mostrare i loro stomaci vuoti. La gente, soprattutto giovani, che in Mozambico sono la stragrande maggioranza della popolazione, ha preso d'assalto e saccheggiato diversi negozi di alimentari e incendiato alcuni distributori di benzina
L'aumento del costo della vita è insostenibile, un'impiegata intervistata in mezzo alla protesta da Rfi International ha spiegato che arriva a guadagnare appena 60 euro al mese: «Siamo stanchi di tutto quel che stiamo subendo: i prezzi dell'energia, del pane, dell'acqua... E' assurdo, nessuno gli sta dietro. Quando è l'ora di votare allora siamo tutti fratelli, ma in momenti come questo non esistiamo più. Alcuni non pagano l'acqua, l'elettricità, la casa, loro non pagano nulla. Ma lo sanno come vivono I mozambicani? Non ce la facciamo più, è ingiusto».
Il primo settembre sino nuovamente aumentati i prezzi dell'acqua e dell'elettricità ( 13%), la prossima settimana il costo di 250 grammi di pane passerà da 5 a 7 meticais. All'inizio di agosto i carburanti erano aumentati dell8%, soprattutto perché il governo, in attuazione della politica di liberalizzazione e privatizzazione, sta progressivamente smettendo di sovvenzionare la benzina. L'inflazione è alle stelle e la moneta locale, il metical (Mt) ha perduto gran parte del suo valore negli ultimi mesi: a giugno un euro valeva 40 mt, ad agosto ne valeva già 50.
In un Paese poverissimo come il Mozambico l'esplosione dei prezzi del cibo è insostenibile per gran parte della popolazione: un sacco di riso da 25 kg attualmente costa 2.000 Mt, 40 euro, i due terzi dello stipendio dell'impiegata intervistata da Rfi, che è già una privilegiata, visto che il 90% della popolazione mozambicana vive con molto meno di 2 euro al giorno.
Di fronte a questa rabbia montante alimentata dalla disperazione, la polizia non ha trovato niente di meglio che sparare sulla folla, non solo con pallottole di gomma, ha colpito alla testa e ucciso anche un ragazzino (nella foto) che tornava da scuola e scatenando così ancora di più la gente che ha cominciato ad urlare «Assassini».
Ma secondo il portavoce della polizia, Pedro Cossa, «Gli ufficiali hanno fatto solo il loro lavoro: i nostri regolamenti sono stati applicati e la polizia ha sempre utilizzato proittili veri, vuole ristabilire l'ordine pubblico e la sicurezza pubblica. Se le persone continuano a comportarsi come si sono comportate fino ad ora, è evidente che I poliziotti non resteranno al loro post. Andranno per la strada».
La folla ce l'aveva soprattutto con il presidente della repubblica: «Guebuza lascia il governo!», urlavano in molti, e chiedeva il ritorno dell'ex presidente Chissano, anche lui del Frelimo.
In effetti sembra che il nuovo governo del Frelimo, il cui socialismo è più che annacquato e che ha dimenticato i suoi ideali rivoluzionari, abbia dichiarato Guerra al popolo che voleva portare al potere. Per evitare che il movimento popolare ingrossi le proprie fila ha dato ordine di pattugliare le strade di Maputo durante la notte e di arrestare chiunque protesti. Eppure il governo del Frelimo, nonostante sia ritenuto corrotto ed incapace, ha vinto facilmente le ultime elezioni e Guebuza ha preso il 75% dei voti.
Oggi il portavoce del governo, Antonio Mkutumula ha detto: «Ci dispiace la perdita di vite umane e per la distruzione di proprietà pubbliche e private. Il governo del Mozambico esorta i cittadini a mantenere la calma e non impegnarsi in ulteriori dimostrazioni . I voli da Maputo per il vicino Sudafrica e le altre destinazioni sono ripresi dopo essere stati sospesi mercoledì, visto che la strada per l'aeroporto principale era stata trasformata in un campo di battaglia».
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