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[Data: 07/09/2010] [Categorie: Alimentazione ] [Fonte: Pianeta.it] |
[Autore: Luca Pistoiesi] |
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Uova a chilometri zero, basta saper leggere l’etichetta Le uova in commercio nei nostri supermercati sono tutte classificate tramite un’etichetta, della quale abbiamo già parlato diffusamente in passato. Nell’etichetta ci sono informazioni sul tipo di allevamento delle galline, sul Paese di provenienza, sul comune e sulla provincia di provenienza e, infine, sull’allevamento. Tutte queste informazioni sono tradotte in un codice. La cifra più importante, come sappiamo, è la prima, che varia da 0 a 3. Se è 0, le uova provengono da allevamento biologico (10 metri quadri a gallina e mangime biologico); se è 1 da allevamento convenzionale (2,5 mtq); se è 2 da allevamento intensivo (7 animali per mtq); se è tre da allevamento in gabbia (550 cmq a pennuto). Chi non si accontentasse di avere uova biologiche, ma le volesse anche a chilometri zero, può imparare a leggere anche le cifre seguenti. Innanzitutto, deve preoccuparsi che la provincia sia la stessa dove vive. In seguito, può leggere le tre cifre che riguardano il comune di provenienza (quelle che seguono le lettere che indicano la nazionalità, e che precedono le lettere che indicano la provincia) e andare a cercarsi a questo indirizzo a quale comune corrispondono. |
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