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[Data: 16/09/2010] [Categorie: Alimentazione ] [Fonte: Italia Terra Nostra] |
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Barilla: Italia Terra Nostra non accetta censure “Milano, 14 settembre 2010 … A tutela dei diritti della Barilla, con la presente sono ad intimare di rimuovere immediatamente l’articolo Melfi addio a San Nicola”: firmato avvocato Vincenzo Mariconda. La redazione di ITALIA TERRA NOSTRA respinge al mittente questo diktat, poiché l’ inchiesta di Gianni Lannes incriminata preventivamente dal noto studio legale milanese è corroborata da una miriade di prove assolutamente oggettive, oltre alla cinquantina di foto già pubblicate e scattate in loco il 7 settembre 2010 (anche alla presenza di testimoni oculari) e ad un filmato non ancora reso di dominio pubblico. Ragion per cui il tentativo della Barilla o di chi per essa, di voler mettere a tacere una voce libera e indipendente appare del tutto pretestuoso, illegittimo ed intimidatorio nei confronti di chi con palese onestà intellettuale e morale racconta da oltre due decenni in Italia e all’estero le maleffatte commesse quotidianamente dalla casta dei potenti a danno della società civile. Questa testata che non ha padroni né padrini o sponsor esprime concreta solidarietà a Gianni Lannes, oggetto anche di telefonate anonime dello stesso tenore ed invita lettori, cittadine e cittadini, a far sentire adeguatamente la propria legittima protesta. Non è in gioco soltanto la qualità della vita (il cibo che mangiamo) ma anche la libertà di espressione e di diffusione delle notizie, ossia dei fatti (non dei commenti). Si invita ancora una volta la Barilla a dar corso immediato alla bonifica del proprio stabilimento situato a San Nicola di Melfi in provincia di Potenza e a desistere istantaneamente da tali avvertimenti dal sapore “mafioso”. La legge italiana 257 ha messo al bando l’amianto (cancerogeno) già nel 1992. Ai fratelli Barilla, infine, chiediamo di rendere nota all’opinione poubblica la compartecipazione attiva (quota azionaria e non solo) alla propria holding alimentare della società Unaxis (Oerlikon-Buhrle) della famiglia elvetica Anda, nota internazionalmente agli addetti lavori per vendita di armi e ordigni bellici (a paesi notoriamente in guerra o dove non vige la democrazia). Si invitano i fratelli Barilla e l’avvocato Mariconda con annessi associati (ferrati in diritto) a ri-leggere quanto segue: DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO (10 dicembre 1948) articolo 19:
COSTITUZIONE ITALIANA articolo 21:
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