Legambiente: Crescono piste ciclabili, ma uso bici è fermo al 3,8%
Roma, 15 set (Il Velino) - In città cresce la voglia di spostarsi in bicicletta, soprattutto nelle metropoli, e crescono anche le piste ciclabili che hanno raggiunto nel 2009 il record assoluto di 3.227 km (circa 380 km più del 2008 e 730 km più del 2007). Reggio Emilia e Lodi sono le città più ciclabili d’Italia insieme a Modena, Mantova, Vercelli, Cremona, Forlì, Ravenna, Cuneo, Ferrara e Piacenza. A Padova invece c’è la più alta densità di vie ciclabili, ci sono 140mila spostamenti ciclistici giornalieri, con uno share per i pedali del 17% e l’obiettivo dell’amministrazione comunale di arrivare al 25% nei prossimi cinque anni. A fare il punto sulle ‘due ruote’ in Italia è la ricerca di Legambiente L’a-bici, che per oltre un anno ha indagato la situazione della mobilità dolce nei capoluoghi italiani, stilando la classifica dei centri più a misura di ciclista. Come termometro l’associazione ambientalista ha usato l’indice di ciclopedonalità, un nuovo parametro politico che in pratica misura quanto hanno lavorato gli amministratori per integrare i vari mezzi di spostamento all’interno del loro territorio. Reggio Emilia, non è la città dove ci sono più chilometri di piste ciclabili e nemmeno quella dove si va di più in bicicletta ma è la città dove ogni 100 abitanti ci sono oltre 30 “metri equivalenti” di percorsi ciclabili, tra piste, zone pedonali e con moderazione di velocità a 30 km/h.
Lo studio, che Legambiente ha presentato oggi a Padova alla vigilia dell’apertura dell’ExpoBici, la fiera internazionale dedicata al mondo delle biciclette, mette in evidenza come, aldilà di qualche segnale positivo e alcune eccellenze, la mobilità sostenibile in Italia non sia ancora una realtà diffusa. Infatti, nonostante tra il 2000 e oggi l’estensione delle piste ciclabili urbane italiane sia praticamente triplicata, nello stesso periodo la percentuale di spostamenti urbani in bicicletta - calcolata sul totale degli spostamenti – è rimasta identica: era il 3,8% nel 2000, è il 3,8% adesso. La proposta di Legambiente punta su un obiettivo riassumibile nella formula 30-30-30. Il traguardo da proporre, per il 2020, è quello di portare al 30% sul totale degli spostamenti la percentuale di spostamenti in bicicletta in ambito urbano; trasformare in corsia preferenziale almeno il 30% della rete del servizio di trasporto pubblico locale di superficie; ampliare le zone 30, le ztl e le isole pedonali.
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