c Eccezionale scoperta: 230mila specie nei nostri mari - 04/10/2010 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 04/10/2010]
[Categorie: Animali ]
[Fonte: Alternativa Sostenibile]
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Eccezionale scoperta: 230mila specie nei nostri mari
Dopo molti anni di lavoro si e' scoperto a quanto ammonta la popolazione marina: in tutto le specie censite da 360 ricercatori sono state ben 230 mila. Tra i mari piu' popolosi del mondo ci sono l'Australia ed il Giappone, segue la Cina e il Mediterraneo con 17 mila specie animali, in coda si piazza il Messico.

Dal censimento dei nostri fondali marini è emerso che nelle acque del nostro pianeta ci sarebbero 230mila specie. Il censimento è stato coordinato dal Census of marine life (Coml) ed ha preso in esame 25 aree. L’obiettivo del Coml quello di creare una enciclopedia online con tutte le specie, vecchie e nuove, e una pagina web per ogni varietà. Il lavoro è stato portato avanti da 360 ricercatori provenienti da 80 nazioni e in 10 anni hanno svolto questa ricerca per capire la diversità e la distribuzione della vita nei nostri mari.

Il Coml oggi mostrerà i risultati inediti, insieme al National Geographic, al Royal institution di Londra. Secondo i primi dati del censimento, al primo posto fra i mari più popolati emergono l'Australia ed il Giappone con circa 33mila specie, segue la Cina con 22mila forme di vita e poi il Mediterraneo il quarto mare per ricchezza di biodiversità con 17mila unità, in coda il golfo del Messico con 15mila specie, prima del disastro ambientale della Bp.

Tra le popolazioni più numerose dei mari la fanno da padroni i crostacei con il loro 19% seguiti da molluschi (17%), pesci (12%) e alghe e i protozoi (10%). Inoltre da quest'analisi sono emerse anche delle curiosità: il trono come pesce più cosmopolita dei mari, spetta al pesce vipera che abita il 25% delle zone esaminate. Il Census of marine life con questo progetto intende disegnare mappe per segnalare dove gli esseri viventi sono stati osservati e dove potrebbero vivere, in relazione anche alle possibili conseguenze del cambiamento climatico.

Ma secondo il Coml, il 70% dei fondali sarebbe sconosciuto e ci sarebbe ancora parecchio da scoprire. Ad esempio le acque che circondano l’Italia sono tra le più ricche di vita ma anche le più a rischio, infatti la massiccia presenza dell’uomo, con le molteplici rotte commerciali presenti nel nostro mare, minaccia e non poco la grande biodiversità di questi mari.

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