Green Economy: in regione duemila imprese e 230mila addetti
A Ravenna 2010 i primi risultati di un'indagine condotta da Ervet sull'economia verde. L'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli: "Conoscenza, innovazione, ricerca e qualità ambientale saranno il vantaggio competitivo per affrontare le sfide future e sostenere l'uscita dalla crisi".
Ravenna, 30 settembre 2010 - Quasi duemila imprese, circa 230mila addetti, oltre 61 miliardi di euro di fatturato. Sono solo alcuni dei numeri che emergono nel rapporto “Green Economy in Emilia-Romagna-Risultati e prime indicazioni sulla caratterizzazione del settore green in regione” realizzato da Ervet nell’ambito della convenzione con la Regione Emilia-Romagna, che fotografa sul territorio il fenomeno del “business verde”.
I primi risultati dell’indagine sono stati presentati nell’ambito di Ravenna 2010, la terza edizione della manifestazione dedicata alle buone pratiche di utilizzo dell’acqua, delle energie, della gestione dei rifiuti e sulla sostenibilità ambientale.
"Conoscenza, innovazione, ricerca e qualità ambientale saranno il vantaggio competitivo per affrontare le sfide future e sostenere l’uscita dalla crisi. Per essere coerenti con questi obiettivi- ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli intervenendo all'iniziativa -, gli investimenti della Regione nel 2010 sul versante della “green economy” hanno superato i 95 milioni di euro. Inoltre, il nostro impegno prosegue e trova conferma nel supporto e nel finanziamento al sistema della rete dell’Alta tecnologia Regionale e dei 10 Tecnopoli. Insieme a questo, il Piano energetico regionale per il triennio 2011-2013 sarà decisivo per trasformare pienamente l’Emilia-Romagna in una regione sempre più verde. Più “verde” nelle politiche industriali, abitative, nel modo di produrre, nel modo stesso di vivere dei cittadini e nell’agricoltura settore le cui imprese hanno un ruolo importante in questo processo".
In Emilia-Romagna sono ben 647 le imprese che operano in maniera esclusiva in mercati prettamente ambientali, con 25mila addetti e oltre 4,5 miliardi di euro di fatturato: tra queste, aziende impegnate nei settori rifiuti e ciclo idrico integrato (ovvero fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti), nelle energie rinnovabili, nella mobilità sostenibile, nella rigenerazione e ricostruzione di pneumatici e nella gestione degli orti botanici, dei parchi naturali e del patrimonio naturale.
A queste si aggiungono altre 1.345 imprese che lavorano, sia pure parzialmente, in mercati green, danno lavoro a oltre 200 mila addetti e realizzano un fatturato di quasi 57 miliardi di euro. Fanno parte di questo gruppo aziende agroalimentari che operano con materie prime provenienti da agricoltura biologica e biodinamica, legate alla bioedilizia e all’efficienza energetica, produttrici di tecnologie. Ma anche imprese che possiedono rami di attività in settori "core green" (rifiuti, energie rinnovabili, gestione ciclo idrico integrato), aziende afferenti il campo della pulizia delle aree pubbliche, della decontaminazione e del disinquinamento dell'ambiente.
La Regione Emilia-Romagna nel 2010 ha destinato: 25,9 milioni di euro alla riqualificazione energetica degli enti pubblici e le cui convenzioni sono in corso di sottoscrizione; 64 milioni di euro per le Aree ecologicamente attrezzate (di cui 53 per progetti energetici e 11 per progetti di riqualificazione ambientale); 5 milioni di euro per i progetti di filiera nel campo energetico-ambientale.
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