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[Data: 13/10/2010] [Categorie: Sostenibilità ] [Fonte: ] |
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Il Comitato per la Sicurezza Alimentare contro la svendita delle terre Una persona su sei, nel mondo, soffre di malnutrizione. Le cause la svendita delle terre ai privati e l'innalzamento del prezzo del cibo
Non a caso il titolo della 30a Giornata mondiale è 'Uniti contro la fame', perché come recita il documento di presentazione «Unirsi contro la fame diventa realtà quando stato, organizzazioni della società civile e settore privato lavorano in associazione a tutti i livelli per sconfiggere la fame, la povertà estrema e la malnutrizione». L'incotro del CFS L'incontro affronterà due temi principali, il primo 'land grabbing': lo scorso anno circa 45 milioni di ettari di terra -un territorio pari alla superficie della Svezia- sono stati venduti a investitori privati, con un impatto devastante sui contadini poveri. Si stima che il fenomeno sia aumentato di dieci volte rispetto agli anni precedenti, se a questo si somma alla volatilità dei prezzi alimentari, causa e al tempo stesso effetto della recente crisi alimentare globale. Infine, il Comitato discuterà la mappatura degli investimenti agricoli e alimentari nei Paesi in via di sviluppo. I dati Nonostante il problema sia evidenziato da anni, e proprio lo scorso ottobre il direttore generale della Fao, Jaques Diof abbia fatto appello perché gli stati versassero annualmente 44 miliardi di dollari l'anno per fare fronte alla crisi della fame nel mondo, i dati sono ancora estremamente allarmanti. Si stima che più di un bilione di persone, una ogni sei esseri umani, soffra per mancanza di cibo e malnutrizione. L'ultimo rapporto Sofi pubblicato dalla Fao, evidenzia che ci siano almento 22 Paesi in 'crisi prolungata'. L'innalzamento dei prezzi del cibo tra 2007 e 2008 e la crisi economica dello scorso anno, hanno aumentato i casi di fame nel mondo. Il punto centrale indicato dalla Fao per risolvere questo problema sarebbe l'aumento degli investimenti di ciascun governo verso la produzione agricoltura e il rilancio delle zone rurali nei paesi in via di sviluppo. Le azioni Spazzare via lo spettro della fame nel mondo rimane un obiettivo alquanto chimerico soprattutto fino a che le abitudini alimentari dei paesi sviluppati non cambieranno. Già lo scorso anno la Fao aveva segnalato una sconfitta rispetto agli Obiettivi del millennio e il direttore Diouf aveva lanciato un'azione internazionale dal basso per mobilitare i governi. Ciascun cittadino può infatti esprimere la propria indignazione sottoscrivendo la petizione www.1billionhungry.org firmata da quasi un milione di persone e che verrà presentata a novembre 2010 alle Nazioni Unite. |
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