Nei primi nove mesi del 2010, considerato uno degli anni più caldi di sempre, sono state 21mila le persone morte a causa di disastri naturali legati al clima, più del doppio rispetto all'intero 2009. Inoltre nel 2010 sono stati già registrati più eventi climatici estremi della media degli ultimi dieci anni (circa 770 l'anno).
"Quest'anno abbiamo visto intere popolazioni soffrire e perdere ciò che è a loro più caro a causa di disastri legati al clima estremo. Un fenomeno che probabilmente peggiorerà, perché i cambiamenti climatici stanno stringendo la loro morsa sul pianeta", ha dichiarato Tim Gore, autore del rapporto di Oxfam intitolato 'Ora più che mai: negoziati sul clima che fanno la differenza per chi ne ha più bisogno'.
"L'impatto umano dei cambiamenti climatici nel 2010 è un severo avvertimento, che da solo spiega perché il progresso a Cancun è più urgente che mai".
Sebbene i cambiamenti climatici non possano essere considerati responsabili di uno specifico disastro legato al clima, studi scientifici indicano che questi saranno responsabili di un aumento dell'intensità e della frequenza di avvenimenti meteorologici estremi.
E vittime di questi eventi saranno purtroppo i paesi più deboli com'è già successo in Pakistan con le inondazioni che hanno colpito più di 20 milioni di persone, sommergendo circa un quinto del paese e causando 2mila morti e 9,7 miliardi di dollari di danni oppure l'aumento delle temperature estive in Russia che hanno superato di 7,8 gradi la media del lungo periodo raddoppiando il tasso di mortalità giornaliero a Mosca (700 decessi) e provocato incendi che hanno distrutto il 26% del raccolto di grano del paese.
Per questo, a Cancun,
Oxfam chiede la creazione di un
fondo destinato al clima, basato su regole eque, che abbia come priorità le donne, perché sono vitali nell'aiutare le comunità ad adattarsi all'impatto del clima.
E, sebbene le voci che girano attorno al vertice di Cancun non siano proprio rassicutanti Farida Bena, portavoce di Oxfam Italia, ha dichiarato "Ora non è il momento di abbandonare le Nazioni Unite. Sono il solo forum dove il mondo può formulare una risposta globale efficace alla crisi in corso. Negli ultimi anni, il processo Onu ha contribuito a generare pressione internazionale e ha spinto i paesi ad avviare le loro politiche interne per il clima. Sotto questa pressione, i paesi hanno stabilito obiettivi che altrimenti non avrebbero previsto e hanno cominciato ad affrontare i bisogni delle comunità povere e vulnerabili che devono adattarsi a un clima in continuo cambiamento".
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