India, stop ai future sul cibo. - 06/05/2008 (Rassegna Stampa

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[Data: 06/05/2008]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: Il Sole 24 Ore – 6 maggio 2008]

[Autore: Marco Maciaga]

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Crisi alimentare

India, stop ai future sul cibo.

Sotto la spinta dei propri alleati comunisti, il Governo indiano potrebbe escludere, oltre a riso e frumento, altre materie prime alimentari come zucchero e olio dal mercato dei future. Lo ha lasciato intendere il Ministro delle Finanze Palanappian Chidambaram nel corso di un'intervista. “Se, a torto o a ragione, l'opinione pubblica ha la sensazione che il mercato dei futures stia contribuendo ad un incremento dei prezzi di natura speculativa è necessario, in una democrazia, prestare attenzione a queste voci”. Il Ministro delle Finanze ha aggiunto che “ci sono pressioni perché la sospensione sia estesa ad altri prodotti”, senza però specificare quali. Parlando a margine di una riunione della Banca Asiatica di sviluppo, Chidambaram ha anche criticato duramente l'utilizzo di molte coltivazioni per ottenere biocarburanti, definita “la ragione principale di questa grave crisi: a dir poco una pazzia, a metterla più seriamente un crimine contro l'umanità”.
Il tema del repentino aumento dei prezzi di alcuni beni di prima necessità è da alcune settimane di attualità anche in india, dove circa 300 milioni di persone vivono al disotto della linea di povertà e l'inflazione, salita al 7,57% nella settimana conclusa il 19 aprile, è ai massini da tre anni. In questo clima non stupisce che le recenti dichiarazione del presidente americano George W. Bush, che incolpavano le economie emergenti come l'India per l'impennata dei prezzi, siano state accolte con rabbia da alcuni esponenti del Governo. I partiti di maggioranza, dopo una serie di sconfitte a livello locale, entro un anno dovranno affrontare un temuto voto politico.
in mancanza di un rialzo dei tassi d'interesse da parte della Reserve bank of India, una manovra che rischierebbe di rallentare un'economia che quest'ano crescerà a un tasso inferiore al 9% per la prima volta nell'ultimo triennio, il Governo è intervenuto ripetutamente per contenere la corsa dei prezzi, alzando i dazi all'esportazione di alcuni prodotti e abbassando quelli all'import di altre commodities.
La decisione di estendere il divieto ai contratti che consentono di prefissare data e prezzo di compravendita di una merce potrebbe venire presa nonostante il parere contrario dell'apposita commissione istituita per studiare gli effetti del mercato dei futures sui prezzi delle commodities, che non ha individuato indizi conclusivi per incolpare questo mercato. “L'impatto sui prezzi della sospensione – spiega Sdharad Joshi, un parlamentare che siede nella commissione – non durerà più di una settimana. Quello che il Governo deve fare è adoperarsi per aumentare la disponibilità di questi prodotti”.

Vedi anche:
www.alimentazionesostenibile.org
www.iofacciolamiaparte.org

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